xi jinping a hong kong

QUAL È IL COLMO PER UN DITTATORE COMUNISTA? LODARE LA “DEMOCRAZIA”! – XI JINPING PER LE CELEBRAZIONI DEI 25 ANNI DEL RITORNO DI HONG KONG SOTTO IL CONTROLLO CINESE: “LA VERA DEMOCRAZIA È INIZIATA CON IL RITORNO DEI TERRITORI ALLA MADREPATRIA. NON C’È MOTIVO DI CAMBIARE IL MODELLO UN PAESE DUE SISTEMI, È UN SISTEMA COSÌ BUONO CHE DEVE ESSERE MANTENUTO A LUNGO TERMINE”. E COSÌ BUONO CHE VUOLE PORTARLO ANCHE A TAIWAN, A SUON DI REPRESSIONE E CONTROLLO…

 

 

 

 

 

 

 

Xi a cerimonia dei 25 anni di ritorno di Hong Kong alla Cina

xi jinping a hong kong

(ANSA) - Il presidente Xi Jinping è arrivato alla cerimonia dedicata ai 25 anni del ritorno di Hong Kong dalla sovranità di Londra a quella di Pechino. Xi, al centro congressi della città, ha presieduto al giuramento del nuovo governatore John Lee, un veterano della sicurezza che ha supervisionato la risposta della polizia alle proteste di massa pro-democrazia di Hong Kong del 2019, e del nuovo governo locale.

 

Xi, vera democrazia Hong Kong iniziata con ritorno a Cina

xi jinping a hong kong 4

(ANSA) - La "vera democrazia" di Hong Kong è iniziata 25 anni fa, con "il ritorno dei territori alla madrepatria" che ha aperto "una nuova epoca nella sua storia": il presidente Xi Jinping ha affermato che la città ha superato varie difficoltà e sfide, proseguendo con passi costanti "a integrarsi attivamente" nello sviluppo del Paese. Negli ultimi 25 anni, Hong Kong ha goduto di una solida crescita economica e ha mantenuto il suo status di centro finanziario, marittimo e commerciale globale, grazie "alla pratica di 'un Paese, due sistemi' che ha ottenuto un successo riconosciuto da tutti".

 

 

Hong Kong: Xi, nessun cambiamento modello 'un Paese due sistemi'

xi jinping a hong kong 3

(ANSA) - Il presidente Xi Jinping ha assicurato che "non c'è motivo di cambiare il modello 'un Paese due sistemi" che da 25 anni regola i rapporti tra Hong Kong e Pechino, perché è "un sistema così buono che deve essere mantenuto a lungo termine". Quanto fatto dal governo centrale è "per il bene di Hong Kong", ha aggiunto Xi , rilevando "la necessità di attuare pienamente e fedelmente la politica 'un Paese due sistemi'". Sostenere sovranità nazionale, sicurezza e interessi di sviluppo sono i principi base: su questo, "Hong Kong e Macao mantengono il loro sistema capitalista a lungo termine e godono di un alto grado di autonomia".

 

Hong Kong: Xi chiede rispetto per sistema socialista e Pcc

polizia hong kong

(ANSA) - Il presidente Xi Jinping chiede a Hong Kong il rispetto del sistema socialista e della leadership del Partito comunista. "Il sistema socialista è il sistema fondamentale della Repubblica popolare. E la leadership del Partito comunista è la caratteristica distintiva del socialismo con caratteristiche cinesi", ha detto Xi nel discorso per i 25 anni del ritorno a Pechino dei territori. "Tutti i residenti devono rispettare coscienziosamente e sostenere il sistema fondamentale del nostro Paese e la piena e fedele attuazione della politica di 'un Paese due sistemi' creeranno immense opportunità di sviluppo per Hong Kong e Macao".

xi jinping a hong kong

 

Xi, 'essenziale mantenere Hong Kong nelle mani dei patrioti'

(ANSA) - Mantenere il potere di amministrare Hong Kong "saldamente nelle mani dei patrioti è essenziale per salvaguardare la stabilità e la sicurezza a lungo termine" della città: il presidente cinese Xi Jinping, nel suo discorso per i 25 anni della restituzione dei territori "alla madrepatria", ha ammonito che "in nessun momento questo principio dovrebbe essere compromesso".

 

Proteggere il potere di amministrare significa proteggere la prosperità e la stabilità di Hong Kong, nonché gli interessi degli oltre 7 milioni di residenti, ha aggiunto Xi, ricordando che "è fondamentale garantire sia la giurisdizione complessiva da parte delle autorità centrali sia un elevato grado di autonomia".

 

xi jinping a hong kong 2

Le autorità centrali, in questo modo, "esercitano una giurisdizione globale su Hong Kong, che costituisce la fonte di un elevato grado di autonomia. Allo stesso tempo, le autorità centrali rispettano pienamente e salvaguardano con forza l'alto grado di autonomia di cui gode la città come sancito dalla legge". Il rafforzamento della giurisdizione generale delle autorità centrali e il mantenimento dell'alto grado di autonomia di Hong Kong "sono aspetti integranti della stessa politica e solo garantendo entrambi possiamo gestire veramente bene" la città, ha affermato Xi.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…