attilio fontana gallera

QUESTA VITA È UNA GALLERA - È INIZIATA LA RESA DEI CONTI IN LOMBARDIA DOPO IL DISASTRO CORONAVIRUS: LA LEGA VUOLE SILURARE L'ASSESSORE DI FORZA ITALIA, DOPO AVER SOSTITUITO IL DIRETTORE GENERALE DELLA SANITÀ CAJAZZO CON IL CIELLINO MARCO TRIVELLI - LA REGIA DELL'OPERAZIONE È DEL GOVERNATORE LEGHISTA ATTILIO FONTANA, MA SOPRATTUTTO DI GIULIA MARTINELLI, SUA CAPO SEGRETERIA ED EX COMPAGNA DI SALVINI

Attilio Fontana e Giulio Gallera mejo di Bob Behnken e Doug Hurley di Space x by lughino

Andrea Montanari per ''la Repubblica''

 

Dopo la gestione del Covid in Lombardia, inizia il regolamento dei conti nel centrodestra. Il direttore generale della sanità lombarda Luigi Cajazzo, che era stato nominato da Fontana solo nel 2018 viene promosso a vice segretario generale della Regione. Per rimuoverlo da una poltrona, che nelle ultime settimane era diventata troppo scomoda. Al suo posto arriva dagli Spedali di Brescia il ciellino Marco Trivelli.

 

 La regia dell'operazione è del governatore leghista Attilio Fontana, ma soprattutto di Giulia Martinelli, sua capo della segreteria ed ex compagna di Matteo Salvini. Segno che il governatore si muove sempre più nell'ombra del leader leghista. L'assessore lombardo al Welfare forzista, Giulio Gallera pensa così di salvarsi, ma, in realtà, ormai il centrodestra vive la sua presenza con sempre più evidente sofferenza.

 

FONTANA GALLERA

Tra i sospetti di chi anche dentro Forza Italia lo vedeva ormai prossimo a imbarcarsi nella Lega e chi tra i leghisti continua a considerarlo un estraneo. «Promuoveatur ut amoveatur - ammette a denti stretti un dirigente leghista lombardo molto vicino a Salvini -. C'è stato solo un passaggio tecnico, manca ancora quello politico ». Segno che l'ipotesi di un rimpasto per sostituire anche Gallera sembra tutt' altro che tramontata. Fontana prende ancora tempo. Assicura che Cajazzo sarà al suo fianco «per coordinare tutte le fasi dell'evoluzione della riforma sanitaria e dell'integrazione socio sanitaria».

matteo salvini a cervia con l'ex compagna giulia martinelli

 

Una implicita ammissione di come la riforma voluta da Roberto Maroni nel 2015 non sia mai decollata. Soprattutto per quanto riguarda l'organizzazione della medicina territoriale e della presa in carico dei pazienti cronici. I più colpiti dal Covid. Anche Gallera promette: «La squadra socio sanitaria si rafforza per affrontare la sfida dell'evoluzione e della modernizzazione del sistema di Welfare». La giunta lombarda, però, ha approvato lunedì le nuove linee guida per la riapertura delle Rsa, che sconfessano la precedente delibera dell'8 marzo con cui l'assessore lombardo dava alle case di riposo la possibilità di ospitare gli anziani positivi in reparti separati. Tutti i provvedimenti proposti da Gallera ormai devono prima avere il nulla dei capigruppo della maggioranza. Caiazzo si dice comunque «onorato » per il nuovo incarico. Anche Trivelli.

 

Mentre l'opposizione di centrosinistra va all'attacco. Il Pd Fabio Pizzul parla di «inizio di cambio di rotta », ma aggiunge che «i veri responsabili sono in giunta». Mentre il Cinque stelle Gregorio Mammì taglia corto: «Si scrive Trivelli, si legge Formigoni. È solo una sostituzione di facciata». La riforma Maroni aveva trasformato le ex Asl in agenzie per la tutela della salute. E i grandi ospedali in Aziende sociosanitarie territoriali, ma i medici di base sono rimasti esclusi dai piani per la presa in carico dei anziani. Ecco perché il prossimo obiettivo di Fontana è superare quella riforma per far dimenticare la gestione dell'emergenza.

luigi cajazzo

 

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?