giuseppe conte soldi

"DESTINARE IL 2X1000 AL MOVIMENTO? SE PREVARRANNO I NO, NON CAMBIERA' NULLA CONTINUEREMO CON L'AUTOFINANZIAMENTO" - TEMENDO LA SCOPPOLA, CONTE METTE LE MANI AVANTI SUL VOTO DELLA BASE GRILLINA - IL SENATORE M5S PRIMO DI NICOLA: "DICO NO ALL'UTILIZZO DEL 2X1000 CHIESTO DA CONTE. L'IDEA DI ATTINGERE A SOLDI PUBBLICI SAREBBE UN PASSO INDIETRO EPOCALE" - TONINELLI: "NON CI SERVONO SOLDI PUBBLICI E UNA STRUTTURA DI PARTITO"

CONTE TONINELLI

CONTE, M5S SCELGANO LIBERAMENTE, CON IL NO NON CAMBIA NULLA

 (ANSA) - "Affrontiamo questo passaggio in maniera serena, valutando liberamente e scegliendo consapevolmente. Se prevarranno i sì, ogni contribuente potrà decidere di destinare, per sua libera scelta, il 2x1000 al Movimento; nel caso in cui prevarrà il no, non cambierà nulla". Così il leader M5S Giuseppe Conte su Fb sul voto previsto oggi e domani online. Se prevarrà il voto favorevole aggiunge, "mi impegnerò personalmente per garantire" che i fondi vadano " a favorire l'azione politica sui territori". Con il voto contrario "continueremo a fare quel che abbiamo sempre fatto e lo faremo con l'autofinanziamento e le micro-donazioni".

 

PRIMO DI NICOLA

Il voto di oggi. spiega Conte, "riguarda un tema che è emerso con insistenza nel corso degli Stati Generali dello scorso anno e che mi è stato a più riprese e da più parti sollevato: la possibilità per il Movimento di accedere al 2x1000. Questa votazione è l'approdo di un percorso iniziato dalla richiesta di molti attivisti che, faticosamente e quotidianamente, si adoperano sui territori per fare quella politica sana, ma anche spesso dispendiosa, che necessita però di un sostegno economico per poter essere continua ed efficace.

 

La settimana scorsa, i Gruppi parlamentari di Camera e Senato, nel corso di un'assemblea congiunta, hanno concordato, pressoché unanimemente, di aprire a questa forma di finanziamento. Per parte mia, ho preso atto di questa richiesta e ho dichiarato subito che la decisione, com'è nella tradizione del Movimento per le scelte più significative, deve essere rimessa alla volontà degli iscritti".

toninelli

 

M5S: DI NICOLA, VOTO NO A 2XMILLE, È QUESTIONE DI IDENTITÀ

 (ANSA) - "Voto No all'utilizzo del 2 per mille chiesto dal presidente del M5S Giuseppe Conte. Un No convinto, netto e radicale. L'idea di attingere a soldi pubblici, oltre che sbagliata per la necessità contingente - il finanziamento della struttura interna che si sta mettendo in piedi - rischia di rappresentare un passo epocale, decisivo, verso l'omologazione del M5s alla vituperata partitocrazia".

 

Lo scrive su Facebook il senatore del M5s Primo Di Nicola. "Utilizzare risorse e finanziamenti pubblici significa farsi partito come gli altri, quasi rinunciare ad ogni speranza di cambiamento del sistema politico. Quegli altri che sul grande banchetto dei finanziamenti pubblici e sugli scandali relativi hanno costruito le fortune delle loro nomenklature e scavato la voragine di fiducia con i cittadini-elettori.

 

PRIMO DI NICOLA

Ricorrere al 2 per mille significa legittimare questo andazzo". Quella sul 2 per mille è "una consultazione interna che non doveva essere neanche proposta. Ci sono questioni identitarie nella vita delle forze politiche. E per il M5s il finanziamento pubblico, come la proroga dei 2 mandati elettivi, certamente lo è".

 

M5S:TONINELLI,VOTO NO A 2X1000, NON SIA PARTITO COME ALTRI

(ANSA) - "Io voterò no al 2X1000, e lo farò per rilanciare il M5S come forza visionaria e proiettata al futuro. Sono convinto che non ci servono più soldi pubblici e una struttura di partito, ma un rinnovato coraggio e la tanto promessa intransigenza per realizzare i sogni della gente. Il resto verrà da sé, comprese le donazioni libere di chi tornerà a credere in noi". Lo scrive su Facebook il senatore del M5s, Danilo Toninelli.

toninelli

 

"Il M5S deve evolversi, lo sappiamo tutti. Ma non è detto che lo debba fare diventando come gli altri partiti. Bisogna tornare a far sognare le persone con le nostre proposte e col nostro modo di essere leale e sincero. Non dobbiamo evolverci nei calcoli e nelle strategie politiche fine a sé stesse. Noi alle segreterie politiche preferiamo la democrazia diretta. Noi siamo quelli che fanno una cosa perché giusta, anche se non conveniente o difficile da realizzare".

 

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