"DIBBA" IL ROSICATORE – ALESSANDRO DI BATTISTA FA IL RIVOLUZIONARIO DALL’ESTERNO MA SOTTO SOTTO VORREBBE PIAZZARE IL SUO SEDERE IN UNA BELLA POLTRONA – E INFATTI AVREBBE CHIESTO IL MINISTERO DEGLI AFFARI EUROPEI AL GRIDO DI “TENGO FAMIGLIA” – MA DI MAIO E I SUOI NON LO SOPPORTANO PIÙ – VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

 

LUIGI DI MAIO ATTACCA DI BATTISTA - CHI CRITICA DESTABILIZZA IL GOVERNO

Ilario Lombardo per “la Stampa”

 

di maio di battista di maio di battista

«Potevo fare il ministro e invece...». «Ho rosicato quando i miei compagni sono diventati ministri ». Ogni volta che torna, Alessandro Di Battista non perde occasione di ricordare quanto ha perso scegliendo la strada del viaggio con la famiglia al seguito, per inseguire il sogno di scrittore. Poi l'«orizzonte lontano» che doveva raggiungere si è ristretto e l' ambizione è stata ridimensionata a una più prosaica questione di cassa. E così quel posto prestigioso da ministro è tornato a fargli gola.

 

alessandro di battista alessandro di battista

L' unico disponibile al momento è quello degli Affari europei, ancora vacante dopo il passaggio di Paolo Savona alla Consob. A Di Battista andrebbe più che bene, peccato però che - come gli ha spiegato Luigi Di Maio - non voglia Matteo Salvini, il quale pretende per la Lega la poltrona che per adesso è ancora nelle mani del premier Giuseppe Conte.

E allora la lite casalinga tra Di Battista e Di Maio acquista una luce inedita.

 

ALESSANDRO DI BATTISTA IN GUATEMALA ALESSANDRO DI BATTISTA IN GUATEMALA

Dopo il disastroso voto europeo, i grillini si sono posti la questione del rimpasto e, contemporaneamente, di quale ruolo affidare a Dibba, che stava riprendendo a scalpitare. Già a fine dicembre, al suo ritorno dal Guatemala, diversi 5 Stelle consigliarono al capo politico di coinvolgerlo nel governo. Un modo - si disse - per responsabilizzarlo e, di conseguenza, neutralizzarne la potenza di piazza. Si parlò di candidarlo a commissario Ue oppure di aggiungerlo ai sottosegretari alla presidenza del Consiglio, come contraltare al leghista Giancarlo Giorgetti.

ALESSANDRO DI BATTISTA ALESSANDRO DI BATTISTA

 

Rifiutò e preferì dare una mano guidando la prima fase della lunga campagna elettorale.

A gennaio arrivano i gilet gialli, i sondaggi che calano, la sconfessione di Di Maio, il suo esilio dai social e dai media, i corsi da falegname e l' idea di un nuovo viaggio, in India. Alla vigilia del voto, Di Battista riappare, partecipa defilato alla chiusura della campagna elettorale.

alessandro di battista intervistato foto di bacco (1) alessandro di battista intervistato foto di bacco (1)

 

Non sale sul palco, come se presagisse qualcosa. Quando il M5S si risveglia dalla batosta, lui è lì con l' indice puntato e il ghigno di chi dice «lo sapevo». Partecipa ai primi drammatici momenti di autonalisi del M5S. E certo non gli manca la schiettezza quando dice di voler monetizzare le sue performance politiche. Le cose con la scrittura e i reportage non gli vanno bene come credeva, e i progetti non decollano.

DI BATTISTA DI MAIO DI BATTISTA DI MAIO

 

Parla in due occasioni. Nella riunione ristretta dei vertici al Ministero dello Sviluppo economico. E poi all' assemblea congiunta dei parlamentari quando cala il gelo sulle sue parole. Chi lo ha ascoltato ricorda che ha detto così: «Ho posticipato il nuovo viaggio ma ho una famiglia adesso e se io non posso fare il mio lavoro, che è quello dello scrittore, ho bisogno di un' entrata sicura». La platea ascolta incredula.

di battista di battista

 

I parlamentari, soprattutto quelli alla prima legislatura, sono furiosi e gli uomini del capo politico alla Camera e al Senato non fanno nulla per nasconderlo. Alla richiesta di Di Maio, questa volta Di Battista si era detto disponibile a rientrare nel governo. Ma a delle condizioni considerate impossibili.

alessandro di battista in spiaggia con giulia sarti nel 2016 1 alessandro di battista in spiaggia con giulia sarti nel 2016 1

 

Quando chiede per sé gli Affari europei Di Maio gli ricorda che «Salvini non lo permetterà mai, perché quel dicastero tocca alla Lega». E infatti il leader del Carroccio da giorni preme su Conte per chiudere la faccenda al più presto. A Di Battista restano gli attivisti che tifano per la rottura del governo. In quel caso , l' ha già detto, tornerebbe parlamentare. Entrate sicure e un posto di rilievo all' opposizione di Salvini. Anche per questo, per contenerlo, Di Maio ha chiesto ai fedelissimi di ricordare sui social quante cose, nonostante tutto, ha realizzato il governo con la Lega .

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

ARCHEO-POMPINO - ANITA EKBERG IN AUTO CON FELLINI - VALENTINA CORTESE: “FEDERICO SI PORTÒ IN MACCHINA UNA DI QUELLE ATTRICIONE, CHE PIACEVANO A LUI: PROSPEROSE, ABBONDANTI, VISTOSE. INSOMMA, MENTRE ANDAVANO A OSTIA, LEI PARLAVA DELLA SUA VOCAZIONE ARTISTICA, NEANCHE FOSSE LA BERGMAN. A UN CERTO PUNTO FEDERICO COMINCIÒ AD ACCAREZZARLE I CAPELLI E POI CON LA MANO SULLA NUCA A SPINGERLA VERSO IL BASSO. FINALMENTE LA POVERETTA CAPÌ COSA STAVA ACCADENDO E, CON TUTTO IL FIATO IN GOLA, DISSE: "FEDDERICCO, IO ARTISTA, IO NO POMPETTO"

DAGOREPORT - BIDEN È MESSO MALISSIMO: IL 48% DEGLI ELETTORI DEMOCRATICI SI RICONOSCE NELLE RAGIONI DEI PALESTINESI DI GAZA (TRA I REPUBBLICANI SOLO IL 25%), E ACCUSA LA CASA BIANCA DI ECCESSIVA DEBOLEZZA NEI CONFRONTI DI NETANYAHU IN MODALITÀ “DOTTOR STRANAMORE” – HAMAS SI SPACCA: A DOHA, IL CAPO POLITICO HANIYEH VUOLE TROVARE UN ACCORDO; A GAZA, IL CAPO MILITARE YAYA SINWAR E’ CONTRARIO - NETANYAHU SI DICE FAVOREVOLE A UNA TRATTATIVA PER IL RILASCIO DEGLI OSTAGGI, MA ALLO STESSO TEMPO VUOLE SPIANARE RAFAH, L’ULTIMO FORTINO DI HAMAS, DOVE SI SONO RIFUGIATI 1 MILIONE E MEZZO DI SFOLLATI DAL NORD

ARCHEO-QUIZ - UN BELL'ANEDDOTO CHE LA DICE LUNGA SUL TIPO DI RAPPORTI CHE INTERCORRONO TRA STAMPA E POTERE - "QUALCHE TEMPO FA IL DIRETTORE DI UN GRANDE GIORNALE RICEVETTE LA TELEFONATA DEL CAPUFFICIO STAMPA DI UNA GRANDE INDUSTRIA: ‘’CARO DIRETTORE, SAPPIAMO CHE STA PER USCIRE UN SERVIZIO MONDANO DOVE COMPARE LA FOTO DI (E LÌ IL NOME DELL'AD DELLA GRANDE INDUSTRIA) ABBRACCIATO A (E LÌ IL NOME DI UNA SIGNORA, AL MOMENTO AMANTE NUMERO DUE DELL'AD). LEI CAPIRÀ, ALLA NOSTRA GRANDE INDUSTRIA QUESTO DISPIACE NON POCO" - "IL GIORNALE È GIÀ IN MACCHINA", OBIETTÒ IL DIRETTORE. CON LA VOCE DI CHI SA DI ESSERE AUTORIZZATO A TUTTO, IL CAPUFFICIO STAMPA DISSE: "VA BENE, QUANTO COSTA COMPRARE TUTTA LA TIRATURA DEL SUO GIORNALE?" – COME E’ ANDATA A FINIRE? BASTA LEGGERE DAGOSPIA…

A CASA DI CARLO DE BENEDETTI - COME SI FA, AVENDO I SUOI SOLDI, A POSARE DAVANTI A UNA PARETE A TROMPE-L'ŒIL CHE RIPRODUCE UN FINTO TRALICCIO CON VITE, DOVE C’È APPESO SOPRA UN FALSO CANALETTO IN CORNICE DORATA OSCURATO, PER GIUNTA, DALLE FOTO DEI PARENTI, DI CUI UNA IN CORNICE LEOPARDATA? - IL CUSCINO SUL DIVANO SEMBRA LA TOVAGLIA DI UNA PIZZERIA. NON PARLIAMO DEGLI ANIMALETTI POP SU UNA CONSOLLE DI MARMO - JOHN ELKANN AVRÀ DISTRUTTO “REPUBBLICA” MA LUI DEVE AVER IMPARATO DALL’ARCINEMICO BERLUSCONI A FAR FALLIRE IL BUON GUSTO… - VIDEO