"FOSSE PER ME USCIREI DOMATTINA" – BERLUSCONI SCALPITA PER USCIRE DAL SAN RAFFAELE - AL SUO FIANCO C'E' SEMPRE MARTA FASCINA, LA MOGLIE MORGANATICA, CHE DA 24 GIORNI E' “RECLUSA” IN OSPEDALE CON LUI – CON IL PADRE ORAZIO E MARINA BERLUSCONI COMPONE LA TRINITÀ DEL BERLUSCONISMO NOSOCOMIALE - NEGLI ULTIMI GIORNI È ARRIVATA ANCHE LA MAMMA DI MARTA CHE SI CHIAMA ANGELA DELLA MORTE (UN COGNOME CHE METTE ALLA PROVA GLI SCARAMANTICI...)

-

Condividi questo articolo


BERLUSCONI E LE CHIAMATE NOTTURNE

Estratto dell’articolo di Tommaso Labate per il “Corriere della Sera”

 

MARTA FASCINA SILVIO BERLUSCONI MARTA FASCINA SILVIO BERLUSCONI

«Io sto benissimo, fosse per me uscirei già domani mattina. Però i medici, sai, la prudenza... Per cui sarò fuori da qui, a questo punto, poco dopo il primo maggio».

 

Che il piglio sia tornato quello di un mese addietro, di prima del ricovero in terapia intensiva del 5 aprile e dei giorni di tensione vissuti successivamente, lo dimostrano non tanto, o non solo, le decine di telefonate con cui dalla stanza del San Raffaele Silvio Berlusconi sta raggiungendo i vertici di Forza Italia e del governo. Ma anche gli orari delle telefonate stesse, che a volte sorprendono anche l’interlocutore di turno.

 

Lo smartphone di Paolo Barelli, mercoledì sera, ha squillato che erano le undici passate. E tutto poteva immaginarsi il capogruppo azzurro alla Camera meno che dall’altra parte del telefono, a quell’orario, potesse esserci l’ex presidente del Consiglio.

 

A lui, come ad altri parlamentari della nuova prima cerchia forzista, Berlusconi ha raccomandato «attenzione sul Def, in particolare sulle cose su cui stiamo impegnati noi in prima persona, dalle pensioni minime al taglio del cuneo fiscale», quasi ignorando le domande sullo stato di salute («Sto benissimo, fosse per me uscirei subito ma bisogna aspettare qualche giorno») e concentrandosi sull’attività parlamentare di Forza Italia e della maggioranza, per giunta inquadrando un problema che si sarebbe posto in tutta la sua forza aritmetica con la risoluzione poi respinta da Montecitorio qualche ora dopo.

berlusconi marta e orazio fascina berlusconi marta e orazio fascina

 

(…)

 

 

 

 

 

Estratto dell'articolo di Mario Ajello per “il Messaggero”

 

Non è solo una donna, la donna del Cav, Marta Fascina. E' ormai la protagonista di un presepe. Quello allestito all'ospedale San Raffaele, dove c'è Berlusconi ormai da 24 giorni ma con lui, senza lasciarlo un attimo da solo, c'è anche lei che veglia e dorme, lo assiste e lo accarezza, e convive con il semi-marito di 54 anni più grande di lei come una vestale, una musa e un'amica, una consigliera e un'infermiera, una donna innamorata e una «zarina» (definizione di chi non la predilige) di partito.

ORAZIO FASCINA ALL OSPEDALE SAN RAFFAELE DI MILANO ORAZIO FASCINA ALL OSPEDALE SAN RAFFAELE DI MILANO

 

E Marta, presenza fissa del sesto piano del San Raffaele dove c'è la suite privata berlusconiana di 300 metri quadrati a cui Silvio è arrivato partendo dal pianterreno della terapia intensiva, passando dal padiglione di mezzo e giungendo finalmente in cima all'ospedale dove tutti assicurano (ma chissà) che «la ripresa è ottimale», si è fatta in tre.

 

Nel senso che è supportata dal genitore Orazio Fascina (che Berlusconi chiama affettuosamente «papà» anche se è più giovane di lui e che considera ormai uno dei più fidati consiglieri politici) e negli ultimi giorni è arrivata anche la mamma di Marta (separata da tanto tempo con Orazio e in buoni rapporti con lui) che si chiama Angela Della Morte (un cognome non proprio propizio).

 

Lacrime, speranze, consigli: Super-Marta - come la chiama Silvio - vive in ospedale dimostrando nei fatti che cosa significa amare. Ma anche che cosa significa comandare: «Marta, vorrei parlare con il Presidente....», «Marta abbiamo un problema territoriale nel Sud...», «Marta, la sinistra la deve smettere di infierire su Berlusconi...», «Marta, che cosa dobbiamo fare?».

 

angela della morte angela della morte

Fascina con Orazio e Marina (la primogenita di casa d'Arcore) compone la trinità del neo-berlusconismo versione ospedaliera. A suo modo è una leader. Non vestita però alla Schlein. Anzi il suo dress code, vecchieggiante e retrò, ha nella cerchietto che è una sorta di corona una simbologia che Elly non adotterebbe mai. La leader dem potrebbe sembrare la figlia scapestrata, o comunque centrosocialina, di Marta regina d'Arcore. «Io faccio politica a distanza», dice a tutti mentre maneggia il suo pc dalla suite del San Raffaele: «Lavoro da qui». Come deputata, come si sa. E la devozione che porta a Silvio le attira la devozione degli affetti più cari del Cavaliere.

ORAZIO FASCINA - PADRE DI MARTA - AL SAN RAFFAELE ORAZIO FASCINA - PADRE DI MARTA - AL SAN RAFFAELE silvio berlusconi marta fascina silvio berlusconi marta fascina marta fascina silvio marina berlusconi marta fascina silvio marina berlusconi silvio berlusconi bacia marta fascina durante il discorso di giorgia meloni silvio berlusconi bacia marta fascina durante il discorso di giorgia meloni MARTA FASCINA MARTA FASCINA

 

(...)

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – LA MINACCIA DI GIORGIA MELONI DI PORTARE IL PAESE A ELEZIONI ANTICIPATE È UN PISTOLINO SCARICO. PER DUE MOTIVI: IL PRIMO È CHE SOLO MATTARELLA PUÒ SCIOGLIERE LE CAMERE (E NON È DETTO CHE LO FACCIA), E IL SECONDO È CHE RIPRESENTARSI DAVANTI AGLI ELETTORI È UN’ARMA A DOPPIO TAGLIO PER LA DUCETTA - LA “THATCHER DELLA GARBATELLA”, IN OGNI CASO, SARÀ OBBLIGATA A COALIZZARSI CON ALTRI PARTITI. E CON CHI, SE NON SEMPRE TAJANI E SALVINI? COME DAGO-DIXIT, SE SALTASSE IL GOVERNO, FORZA ITALIA POTREBBE...

DAGOREPORT – AVVISATE URSULA VON DER LEYEN: TRUMP NON HA INTENZIONE DI PERDERE TEMPO CON INUTILI INCONTRI CON I VERTICI DELLA COMMISSIONE UE. IL TYCOON PREFERISCE I RAPPORTI BILATERALI CON I SINGOLI STATI - QUALCHE INDIZIO SUL SECONDO MANDATO DEL CIUFFO ARANCIONE È ARRIVATO DAGLI INCONTRI CON ZUCKERBERG E TRUDEAU: TRUMP MINACCIA E ALZA IL TIRO PER POI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA - IL FUOCO E LA FURIA DI “THE DONALD” IN CASA: ALL’FBI ARRIVA KASH PATEL, CHE HA PROMESSO DI CHIUDERE LA SEDE DEL BUREAU E “TRASFORMARLO IN UN MUSEO DEL DEEP STATE”

DAGOREPORT – COSA È SUCCESSO A LUCA RUFFINO DALL’OTTOBRE DEL 2022, QUANDO È ENTRATO CON ENTUSIASMO NEL CAPITALE DI “VISIBILIA”, ALL’AGOSTO 2023, QUANDO SI È SUICIDATO? IL MANAGER SPERAVA IN UN DIVIDENDO DA PARTE DELLA POLITICA, DOPO AVER SALVATO LA SOCIETÀ DI DANIELA SANTANCHÈ. POI DEVE AVER CAPITO DI AVER BUTTATO 1,6 MILIONI DI EURO, E HA INIZIATO A CREDERE CHE LA COSA PIÙ SAGGIA FOSSE LIBERARSI DELLA SOCIETÀ – L’INTERVISTA DEL FIGLIO MIRKO A “REPORT”: “ERA SANO COME UN PESCE. SE NON CI FOSSE STATA ‘VISIBILIA’ DI MEZZO, OGGI…”

DAGOREPORT – VANNACCI CHE FA, RESTA O SE NE VA? IL GENERALE HA SEDOTTO UN ELETTORATO LEGHISTA DI CENTRO-SUD, ORFANO DEL PROGETTO DI LEGA NAZIONALE VOLUTO DA SALVINI. MA LA RESA DEI CONTI CON LA BASE STORICA DEL NORD È VICINA: IL TRIO DI GOVERNATORI ZAIA-FEDRIGA-FONTANA, DOPO I FLOP DEL CARROCCIO, RIVENDICANO IL RITORNO ALLE ORIGINI PADANE. LO SCONTRO TRA IL PROGETTO “FASCIO-POPULISTA” DEL MILITARE E IL PRAGMATISMO DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI È INEVITABILE – L’AGITAZIONE DEL “CAPITONE” PER IL CONGRESSO IN LOMBARDIA…