matteo renzi

"IO E MARCO MANCINI ABBIAMO PARLATO DI QUESTIONI DI INTERESSE NAZIONALE" - MATTEO RENZI A "BELVE": "SE DEVO FARE UN INCONTRO DI NASCOSTO, LO FACCIO IN UFFICIO. DELRIO MI HA FERITO UMANAMENTE: HA FATTO UN APPELLO AI NOSTRI DICENDO “LASCIATE MATTEO VENITE CON NOI” - LETTA IL GIORNO DELLA CERIMONIA DELLA CAMPANELLA HA FATTO UNA FIGURACCIA, PUNTAVA A DIRE: GUARDATE, SONO LA VITTIMA, ANZICHÉ RISPETTARE LE ISTITUZIONI" - I GOSSIP SU MARIA ELENA BOSCHI, LA DIFESA DI BIN SALMAN SU CASO KHASHOGGI (“NON HO ALCUN DISAGIO MORALE”); “L’ERRORE” DOPO LA SCONFITTA AL REFERENDUM (“DOVEVO ANDARMENE, HO FATTO MALISSIMO A RIMANERE IN POLITICA, AVEVO GIÀ LA VALIGIA PRONTA PER GLI USA”) – VIDEO

MATTEO RENZI A BELVE

Da "Belve"

 

MATTEO RENZI E FRANCESCA FAGNANI

Protagonisti della nuova puntata di Belve - condotto da Francesca Fagnani, in onda questa sera (venerdì 25 giugno), alle 22.55 su Rai2 - sono l’ex premier Matteo Renzi e il sindaco di Roma Virginia Raggi. Matteo Renzi: Graziano Delrio mi ha ferito umanamente, Enrico Letta il giorno della cerimonia della campanella ha fatto una figuraccia, con lo 007 Mancini ho parlato di questioni di interesse nazionali…

 

LA STRETTA DI MANO TRA ENRICO LETTA E MATTEO RENZI

Quando ha cominciato a sentire che il suo potere scemava, il contraccolpo personale è arrivato? chiede Francesca Fagnani a Matteo Renzi, ospite di Belve. “Mi ha fatto effetto vedere le stesse persone che ti lusingavano, per non dire altre parole, che il giorno dopo ti ignorano”, risponde Renzi. Mi fa dei nomi? “No, anche perché farei un elenco che parte ora e finisce domani”.

 

Me ne dica uno. Lei non ha problemi a fare i nomi…

“Le dico un nome che mi costa fatica e mi dispiace molto, legato a quando abbiamo messo Draghi al posto di Conte. Mi ha molto colpito come Graziano Del Rio ha fatto un appello ai nostri, agli ex, dicendo “lasciate Matteo venite con noi”. Quella è stata una cosa che da Graziano non mi aspettavo. Gliel’ho detto in faccia, gli ho detto che umanamente la ferita ha lasciato una cicatrice grande. Perché me lo aspettavo da tanti, da lui no. Non pensavo che Graziano potesse diventare un membro del Politburo in quel modo”.

RENZI DELRIO

 

Poi Fagnani ricorda al suo ospite il famoso episodio della cerimonia della campanella del 22 maggio 2014, quando Enrico Letta si girò da un’altra parte proprio per non guardare Renzi. poi la conduttrice di Belve lo provoca: Lei, invece, tutto tronfio si è preso la campanella. In quel momento cosa ha pensato? Tiè? “No” replica Renzi “anche perché non avevo nessun tipo di rivalsa verso Letta. Ho pensato che stesse facendo una figuraccia, ho pensato che di fronte alle Istituzioni non si scherza. Lì, in quel momento, Enrico sta facendo una cosa che non si fa. Sta puntando a dire: guardate, sono la vittima, anziché rispettare le Istituzioni. Credo che abbia fatto un errore lui”.

 

MATTEO RENZI E FRANCESCA FAGNANI

Quanto al caso-Mancini, Fagnani prima ricostruisce l’incontro in un autogrill tra Renzi e lo 007 Marco Mancini, poi domanda: è scoppiato un putiferio, lei se lo aspettava? Assolutamente no. Mancini è un agente dei servizi segreti italiani, incontra regolarmente tanti politici. Io non ho niente da nascondere, per cui andando di corsa gli ho detto: “Ci vediamo all’autogrill”. Se devo fare un incontro di nascosto, lo faccio in ufficio: questo spieghiamolo ai teorici del complotto. Ho detto a Mancini le stesse cose che potrei dire a lei o che posso dire uscendo di qui, sono una persona trasparente”.

boschi renzi

 

Ne parlerà nelle sedi opportune, insiste Fagnani, ma le posso chiedere se con Mancini avete parlato di questioni personali oppure di interessi nazionali? Non ho parlato minimamente di questioni personali né mie né sue. Io non parlo di questioni personali con nessuno, nemmeno con lei”. Quindi avete parlato di questioni di interessi nazionali? “Assolutamente sì”, conferma l’ex premier.

 

matteo renzi mohammed bin salman

Inoltre, a Belve, Renzi rivela aspetti ulteriori e inediti della sua vita politica e professionale: “i gossip” su Maria Elena Boschi; il rapporto la moglie Agnese, con la quale “ci riprenderemo il nostro tempo”; l’investitura a Mario Draghi quale nuovo leader della sinistra: il riconoscimento del difetto dell’arroganza; il paragone divertito con Jep Gambardella della “Grande Bellezza; la difesa di Mohammed bin Salman, principe ereditario dell’Arabia Saudita, nonostante il suo coinvolgimento nell’inchiesta sull’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi (“Non ho alcun disagio morale”); “l’errore” fatto dopo la sconfitta al referendum costituzionale (“Dovevo andarmene, dal punto di vista personale ho fatto malissimo a rimanere in politica, avevo già la valigia pronta per gli Stati Uniti”).

 

renzi con re salman dell arabia saudita

Indomabili, ambiziosi, sempre all’attacco e mai gregari, alle 22.55 i protagonisti di Belve si prendono il venerdì sera di Raidue, con un ciclo di dieci puntate. Il programma ideato e condotto da Francesca Fagnani con domande dirette e mai cerimoniose puntano a far emergere forza e debolezze dei protagonisti. Feroci e fragili, al tempo stesso.

maria elena boschi matteo renzi

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…