nicolas schmit

"IN ITALIA CI SONO SALARI TROPPO BASSI" - E NON LO DICE LA CGIL MA IL COMMISSARIO EUROPEO AL LAVORO, NICOLAS SCHMIT: "L'UE NON IMPORRA' REGOLE MA MI FA PIACERE CHE SI DISCUTA DEL SALARIO MINIMO - IL REDDITO DI CITTADINANZA E' UNO STRUMENTO GIUSTO PER COMBATTERE LA POVERTÀ E L'ESCLUSIONE ECONOMICA E SOCIALE. LA COMMISSIONE LO HA SEMPRE DIFESO E PER QUESTO SOSTENGO IL GOVERNO NELLA SUA DECISIONE DI MANTENERLO. MA SONO D'ACCORDO NEL DIRE CHE DEVONO ESSERCI DELLE CONDIZIONI…"

Marco Bresolin per "la Stampa"

 

NICOLAS SCHMIT

L'Italia non avrà l'obbligo di introdurre il salario minimo, ma il basso livello dei salari «va affrontato». Giusto confermare il reddito di cittadinanza, anche se è importante introdurre delle «condizioni». E sulle pensioni è accettabile una soluzione transitoria, purché il sistema torni a essere sostenibile nel medio-lungo periodo. La Commissione europea sta analizzando la bozza di manovra del governo e il commissario Nicolas Schmit, che ha la delega al lavoro e ai diritti sociali, offre le prime valutazioni nei settori di sua competenza.

 

andrea orlando a Cernobbio

Andrea Orlando, ministro del Lavoro, ha aperto alla possibilità di introdurre il salario minimo, anche se la direttiva Ue non lo imporrà all'Italia: ha ragione lui oppure le sigle sindacali che si oppongono?

«Non spetta alla Commissione decidere per gli Stati e non è mia intenzione cercare di convincere un governo a introdurlo. So che l'Italia sostiene la proposta e questo mi fa molto piacere. Non voglio interferire. Mi limito solo a far notare che l'Italia ha un sistema di contrattazione collettiva molto esteso, forse il più esteso dell'intera Ue, ma al tempo stesso ci sono salari molto bassi. Questo è un aspetto che va affrontato».

 

stipendio

Il mercato del lavoro italiano - secondo la Commissione - è frenato dal "disallineamento delle competenze": è la carenza di manodopera qualificata a impedire il calo del tasso di disoccupazione?

«C'è un problema europeo di disallineamento delle competenze, più pronunciato in alcuni Paesi. In alcuni settori assistiamo a una carenza di manodopera e si tratta di un problema strutturale. Non lo potremo correggere nel giro di pochi mesi, ma è importante avere politiche del lavoro attive e aumentare gli investimenti nella formazione.

 

NICOLAS SCHMIT

Questo spetta alle autorità pubbliche, ma anche alle aziende. L'Ue è pronta a dare un supporto, come del resto succede con gli investimenti previsti dal Pnrr italiano. Si tratta di una questione che va affrontata massicciamente, attivamente e rapidamente. Deve diventare una delle priorità nei prossimi mesi e nei prossimi anni».

 

Il governo ha deciso di mantenere il reddito di cittadinanza, ma con alcuni correttivi, per esempio togliendo il sussidio a chi rifiuta per la seconda volta un'offerta di lavoro: lo strumento funziona?

«Credo sia uno strumento giusto per combattere la povertà e l'esclusione economica e sociale. La Commissione lo ha sempre difeso e per questo sostengo il governo nella sua decisione di mantenerlo. Ma sono d'accordo nel dire che devono esserci delle condizioni. Bisogna per esempio fare in modo che i beneficiari seguano corsi di formazioni e vadano alla ricerca di un lavoro: solo così li possiamo aiutare a reintegrarsi nel mercato del lavoro e nella vita sociale per essere autonomi. Un reddito di cittadinanza è importante per prevenire la povertà, ma non ci si può limitare al sussidio».

reddito di cittadinanza alle poste 2

 

Il governo Draghi sta discutendo con i sindacati la riforma delle pensioni: cosa chiede l'Ue?

«È molto importante è avere un sistema sostenibile. L'Italia ha sofferto la stagnazione, l'alta disoccupazione, soprattutto giovanile, e una scarsa crescita: questo non è negativo soltanto per l'economia, ma anche per il sistema pensionistico. L'Italia deve dunque tornare a un'economia di crescita, che crei lavoro e renda il sistema pensionistico sostenibile. Oltre alla sostenibilità c'è però anche una questione di adeguatezza: le pensioni devono consentire di vivere in modo dignitoso».

 

reddito di cittadinanza alle poste

Con ogni probabilità ci sarà una soluzione tampone, in attesa di una riforma strutturale: è sufficiente?

«So che si sta parlando di una soluzione transitoria con le parti sociali e so benissimo che una riforma strutturale non può essere fatta in poco tempo. Per questo prendiamo atto della soluzione transitoria, ma l'importante è che si tenga un occhio sulle pensioni affinché il sistema resti sostenibile nel medio-lungo periodo e gli assegni garantiscano una vita dignitosa».

 

Voi continuate a chiedere di tornare alla riforma Fornero?

PENSIONI

«Credo che ora spetti alle parti sociali e al governo trovare un accordo equilibrato su questo tema cruciale».

 

All'inizio di dicembre presenterete una proposta di direttiva per i lavoratori delle piattaforme online, come ad esempio i rider: è arrivato il momento di mettere dei paletti?

«Le piattaforme sono ormai parte della nostra economia, sono il risultato dello sviluppo tecnologico e nessuno le vuole chiudere. Ma ci sono molti punti di domanda: quali sono i diritti sociali dei lavoratori? Come sono classificati? Ci sono molte cause legali, anche in Italia, sul loro statuto. Non è sostenibile che siano esclusi da un salario minimo o dalla protezione sociale. Inoltre c'è una questione di parità di condizioni tra queste società e quelle più tradizionali che rispettano i diritti sociali dei lavoratori».

 

Su quali aspetti interverrete?

INPS PENSIONI

«Stabiliremo regole per classificare lo statuto dei lavoratori delle piattaforme, con criteri oggettivi per definire chi è di fatto un lavoratore dipendente. Creeremo una cornice per offrire sicurezza e diritti ai lavoratori, ma anche certezza giuridica alle piattaforme e per assicurare una concorrenza leale tra i vari modelli di business. Inoltre bisogna ridurre le differenze di trattamento che esistono tra gli Stati membri».

Ultimi Dagoreport

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...