raggi caltagirone

"MESSAGGERO" D'AMORE - CHISSA' COME MAI IL QUOTIDIANO DI CALTAGIRONE HA IMPROVVISAMENTE AMMORBIDITO I TONI SU VIRGINIA RAGGI? - PRIMA LA SINDACA VENIVA RANDELLATA UN GIORNO SÌ E L'ALTRO PURE E ORA LA ELOGIA SUL CASO DELLA PARENTOPOLI M5S - SULLE DIMISSIONI DELLA COMPAGNA DI LEMMETTI, "HA VINTO LA LINEA RAGGI". CON TANTO DI VIRGOLETTATO EROICO: "SULLA TRASPARENZA - AVREBBE DETTO AI SUOI NEL PIENO DELLA CRISI - QUI NON SI SCHERZA, NON GUARDIAMO IN FACCIA A NESSUNO"

Francesco Pacifico per “il Messaggero”

 

gianni lemmetti

Virginia Raggi ieri mattina ha piegato le ultime resistenze di Gianni Lemmetti e così Silvia Di Manno, compagna dell' assessore, ha rinunciato all' incarico ricevuto mercoledì scorso nello staff del responsabile dell' Urbanistica, Luca Montuori.

 

Il caso ha creato non pochi imbarazzi in Campidoglio e alla sindaca, che soltanto 24 ore aveva posto Lemmetti davanti un aut aut: se la donna non si fosse dimessa velocemente, il Comune avrebbe revocato la delibera di nomina.

 

Ma ci sarebbero state ripercussioni nei confronti dello stesso responsabile del Bilancio capitolino.

Alle 13.31 di ieri la vicenda ha visto la sua conclusione. Un esito a detta di molti previsto, ma meno scontato rispetto alle polemiche degli ultimi giorni.

 

virginia raggi

A quell' ora - e diretta alle Pec delle Risorse umane, della segreteria della sindaca e degli assessori Antonio De Santis (Personale) e Montuori - è arrivata una mail della Di Manno: «La sottoscritta comunica di rassegnare le dimissioni dal rapporto di lavoro con Roma Capitale con effetto immediato». Firmato Silvia Di Manno. Ma difficilmente queste poche righe riusciranno a chiudere un caso, che tanto ha sconvolto Palazzo Senatorio e potrebbe avere ancora ulteriori strascichi.

 

La Di Manno, libraia di Viareggio e soprattutto compagna dell' assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti, è finita nel mirino dopo che le era stato affidato un incarico (stipendio 23mila euro all' anno) nello staff di Luca Montuori, titolare dell' Urbanistica.

 

lemmetti di manno

Una scelta in chiaro conflitto d' interessi, che ha fatto non poco imbufalire la sindaca Virginia Raggi. La quale si è detta all' oscuro della cosa e avrebbe anche minacciato di far saltare gli assessori coinvolti: cioè Lemmetti e Montuori. «Sulla trasparenza - avrebbe detto ai suoi nel pieno della crisi - qui non si scherza, non guardiamo in faccia a nessuno».

 

GLI STRASCICHI

Perché la crisi si è sfiorata. In mattinata era girata la voce che il potente assessore al Bilancio rischiasse di perdere il posto. Anche perché domenica, in una telefonata molto dura con la stessa sindaca, Lemmetti avrebbe provato a resistere all' aut aut e avrebbe difeso l' onorabilità sua e della fidanzata.

 

virginia raggi foto di bacco

Secondo alcuni, avrebbe anche tentato fino alla fine di non far dimettere la sua compagna.

Ieri, a ora di pranzo, l' epilogo della vicenda. Come detto, potrebbe non bastare per chiudere il caso e non soltanto perché in maggioranza molti criticano lo strapotere dell' assessore e la sua gestione di partite importanti come il salvataggio di Ama, nel quale il Consiglio si sente tenuto all' oscuro. Le opposizioni - Pd, Fratelli d' Italia - chiedono di convocare la commissione Trasparenza, la Lega promette esposti alla Corte dei Conti.

caltagirone

 

Dal Nazareno il capogruppo Giulio Pelonzi nota: «Resta da chiarire il fatto politico rilevante: cioè la sindaca ha il controllo di ciò che succede in Campidoglio rispetto alle decisioni della sua giunta e del cerchio dei fedelissimi che ha messo nei posti chiave dell' amministrazione? Ci domandiamo se la sindaca riesca a guidare l' amministrazione o subisca decisioni altrui».

 

Da Fdi il consigliere Francesco Figliomeni fa sapere che è stato richiesto anche «un dettagliato accesso agli atti a varie strutture del Campidoglio, tra cui gabinetto del sindaco, segretario generale e capo dell' Avvocatura» per avere riscontri su altre nomine fatte da Lemmetti.

 

raggi lemmetti

Come quella a Cristiano Battaglini, nello staff dell' assessore con uno stipendio di circa 91.000 euro annui», il quale - «con esperienze nella pallavolo e nel settore turistico» - secondo il consigliere del partito della Meloni avrebbe registrato in pochi anni un fortissimo aumento del suo emolumento, passando da 40mila a 91mila euro. Duri anche i consiglieri ribelli M5S come Donatella Iorio, Angelo Sturni e Marco Terranova: «La sindaca e la giunta facciano immediata chiarezza venendo in Assemblea Capitolina. Ci aspettiamo qualcosa di più rispetto ad annunci di revoche e giustificazioni legate ad assenze».

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...