fabio tagliaferri gennaro sangiuliano arianna meloni

"A PROPOSITO DI AMICHETTISMO, SANGIULIANO VUOLE CHIARIRE CON QUALE CRITERIO SONO STATE FATTE LE NOMINE IN ALES?" - IL RENZIANO FRANCESCO BONIFAZI INFILA IL DITO NELLA PIAGA DI "GENNY DELON" E TORNA A RISPOLVERARE IL CASO DELLA NOMINA DI FABIO TAGLIAFERRI, FEDELISSIMO DI ARIANNA MELONI CHE, DA NOLEGGIATORE DI AUTO A FROSINONE, È STATO CATAPULTATO ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ CONTROLLATA DAL MINISTERO DELLA CULTURA CHE GESTISCE LE SCUDERIE DEL QUIRINALE – UNA GRANA CHE SI AGGIUNGE ALLA BOMBA-BOCCIA DEFLAGRATA NELLE MANI DI GENNY…

francesco bonifazi foto di bacco (3)

1. CASO SANGIULIANO: BONIFAZI (IV), CON QUALE CRITERIO NOMINE ALES?

(LaPresse) - "A proposito di amichettismo, qualcuno potrebbe farci capire con quale criterio sono state fatte le nomine nella società Ales, che è il braccio operativo del ministero della cultura? Sangiuliano vuole chiarire? O forse direttamente Meloni?". Lo scrive su X il deputato di Iv Francesco Bonifazi.

 

2. FABIO TAGLIAFERRI IL MIRACOLATO PIAZZATO AI VERTICI DELLA CULTURA. CHE CONTINUA A NOLEGGIARE AUTO

Estratto dell’articolo di Emanuele Coen per www.lespresso.it del 20 marzo 2024

 

Fabio Tagliaferri

Più che un avanzamento di carriera, un salto carpiato nel vuoto. Dal suo autonoleggio alla periferia di Frosinone e dallo scranno di assessore ai Servizi sociali e alla Fragilità del capoluogo della Ciociaria, il meloniano di ferro e luogotenente di Fratelli d’Italia, Fabio Tagliaferri, è stato catapultato alla guida di Ales – Arte Lavoro e Servizi spa, la società in house del ministero della Cultura, proprietario al 100 per cento del pacchetto azionario.

dimission impossible - meme by carli

 

[…] nonostante il curriculum, che poco ha a che fare con arte e cultura, il ministro Gennaro Sangiuliano lo ha messo a capo – presidente e amministratore delegato – della struttura che gestisce musei importanti, tra cui le Scuderie del Quirinale, e aree archeologiche di rilevanza mondiale, come Colosseo e Pompei, dove gli addetti di Ales sono addirittura duecento tra accoglienza, assistenza al pubblico e vigilanza sui beni. E ancora, la società pubblica del Mic guidata da Tagliaferri controlla biglietterie, parchi, edifici storici e decine di musei sparsi in giro per l’Italia. La cassaforte del patrimonio culturale italiano, con 88 milioni di euro annui di ricavi e oltre sette milioni di utili annui. […]

Fabio Tagliaferri

 

Malgrado il nuovo impegno, sulla carta non trascurabile, Tagliaferri mantiene saldi rapporti con il suo territorio. E soprattutto con i suoi affari. Nei giorni scorsi L’Espresso lo ha contattato al telefono per due volte nel suo autonoleggio a Frosinone, lui si è detto disponibile a cedere a noleggio un’utilitaria per un fine settimana o per un periodo più lungo.

 

Ma le cariche in Ales sono compatibili con la titolarità delle sue aziende? «Certo, prima di prendere l’incarico ho fatto tutte le dovute verifiche», replica Tagliaferri che afferma di tenere testa a tutti gli impegni. «L’importante è che le due attività non abbiano attinenza merceologica», prosegue. In effetti, tra un autonoleggio e il Parco archeologico del Colosseo ce ne passa. Ma non pensa di togliere qualcosa alla gestione di Ales, per cui riceve una retribuzione da 146 mila euro l’anno? «Qui a Frosinone ho i miei dipendenti. Trascorro quattro giorni a settimana in Ales e un giorno da me».

arianna meloni

 

[…] Vicino ad Arianna Meloni, sorella della presidente del Consiglio, Tagliaferri è stato scelto in nome dell’amichettismo delle nomine di destra (ultimo esempio: Luca Beatrice, nominato alla presidenza della Fondazione Quadriennale di Roma). Quasi un miracolo per l’ex assessore frusinate, che alla soglia dei cinquant’anni ricopre in Ales il ruolo che fino a qualche settimana era fa nelle mani di Mario De Simoni, supermanager culturale con un pedigree pregiato.

 

Fabio Tagliaferri

Quanto al curriculum, Tagliaferri si è fatto da solo o quasi. Soprattutto sui banchi del Consiglio comunale di Frosinone, dove è stato seduto per 26 anni consecutivi. […] Dopo la maturità classica, la laurea in Economia e Commercio – nel curriculum pubblicato sul sito del Comune di Frosinone non viene specificato in quale università – e una serie di lavori in piccole aziende, ha fondato tre società tra cui Greylease srl, di cui risulta, nel momento in cui questo articolo va in stampa, amministratore e azionista unico con due dipendenti e un capitale sociale modesto, di 106 mila euro. Le altre due, una di autonoleggio in Sardegna e l’altra nel campo delle assicurazioni, hanno un volume d’affari scarso. Greylease nel 2022 ha registrato ricavi per 705 mila euro, con un utile netto di 10 mila e rotti.

 

arianna meloni

Poco più di 10 mila euro (lordi) è anche il reddito dichiarato da Tagliaferri per il 2022, non un granché per chi come lui si vanta dello status di imprenditore. Risulta il più povero nel Consiglio comunale di Frosinone: per dire, il sindaco Mastrangeli attesta di guadagnare quasi 250 mila euro. Con Ales, dunque, l’ex assessore del Comune di Frosinone ha fatto il grande balzo. Anche per la mole di affari che oggi si trova a controllare: da una ditta di autonoleggio che ha prodotto al massimo 800 mila euro di ricavi annui, oggi si ritrova a gestire una società pubblica che produce 88 milioni di ricavi ogni dodici mesi. Cento volte di più.

simona russo maria rosaria boccia gennaro sangiulianofabio tagliaferrimaria rosaria boccia gennaro sangiuliano 1Fabio Tagliaferri arianna meloni giorgia arianna meloniarianna meloni piazza italia la festa di fratelli d italia roma 1Fabio Tagliaferri

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...