atreju giorgia meloni roman hocke

"L’USO DEL NOME ‘ATREJU’ NON È MAI STATO AUTORIZZATO PER UNA QUALSIASI MANIFESTAZIONE POLITICA" - ROMAN HOCKE, AGENTE LETTERARIO E AMICO DELLO SCRITTORE MICHAEL ENDE (AUTORE DEL FANTASY “LA STORIA INFINITA”), METTE NEI GUAI GIORGIA MELONI E LA SUA MANIFESTAZIONE POLITICA, CHE PRENDE IL NOME DAL PROTAGONISTA DEL LIBRO DI ENDE - HOCKE: "CI HA INFASTIDITO CHE SIA STATO UTILIZZATO PER FINI POLITICI E CHE NON SIA STATA CHIESTA L'AUTORIZZAZIONE. ATREJU E I VALORI CHE INCARNA SONO PROFONDAMENTE DIVERSI DA QUELLI ASSOCIATI A FRATELLI D’ITALIA"

Estratto dell'articolo di Adalgisa Marrocco per www.huffingtonpost.it

 

Michael Ende

"L’uso del nome Atreju per una qualsiasi manifestazione politica non è mai stato autorizzato, né dall’autore né dai suoi eredi", dichiara Roman Hocke a Huffpost, agente letterario e amico dello scrittore Michael Ende. Una posizione ferma, che da anni si scontra con l’ormai consolidata tradizione della kermesse di Fratelli d’Italia, intitolata al giovane eroe de "La Storia Infinita".

 

Ma dove finisce l’omaggio e inizia l’appropriazione? La polemica si riaccende proprio mentre l’evento meloniano riparte al Circo Massimo di Roma, portando con sé l’irrisolta questione etica e culturale: un uso giudicato incompatibile con i valori di apertura e inclusione cari al padre del mondo di Fantàsia, scomparso nel 1995, di cui Hocke ci parla approfonditamente.

 

Come avete saputo che il nome di Atreju veniva usato per la kermesse di Fratelli d’Italia? Qualcuno vi ha chiesto il permesso?

MEME SU GIORGIA MELONI AD ATREJU 2

Come agente letterario che si occupa dei diritti di Michael Ende, collaboro con l'esecutore testamentario dell’autore, il dottor von Gronau. Quando ci è stato segnalato che il nome di Atreju veniva utilizzato dal partito Fratelli d’Italia per una manifestazione politica, ci siamo subito attivati. Purtroppo, la segnalazione è arrivata con qualche anno di ritardo, poiché inizialmente l’evento non aveva ancora acquisito grande notorietà (si svolge dal 1998, prima organizzato da Azione Giovani, movimento giovanile di Alleanza Nazionale, poi è stata la festa giovanile del PdL, e da una decina d’anni appartiene a FdI, ndr).

 

A nome degli eredi di Michael Ende, ho dichiarato pubblicamente che prendiamo le distanze dall’uso del nome di un protagonista de La Storia Infinita per scopi politici o partitici. Questo perché Michael Ende era convinto che la cultura appartenesse a tutti e avesse il compito di unire le persone. Al contrario, i partiti, come suggerisce la stessa parola, dividono e separano. Non c’è mai stata l'intenzione, né il permesso, di utilizzare i personaggi o i titoli delle sue opere in contesti politici. Inoltre, nessuno ci ha mai contattato per richiedere un’autorizzazione in tal senso.

Michael Ende

 

Qual è stata la cosa che vi ha infastidito maggiormente in questa vicenda?

Prima di tutto, il fatto che sia stato utilizzato il nome di un’opera letteraria per fini politici. In secondo luogo, che questo sia accaduto senza nemmeno chiedere l’autorizzazione, il che è sicuramente scorretto e poco rispettoso. Nonostante i nostri tentativi di persuadere chi di dovere a rinunciare all’uso del nome, abbiamo appurato che non c'è alcuna intenzione di fare un passo indietro.

 

Giorgia Meloni, nella sua autobiografia, spiega la scelta del nome Atreju affermando che il personaggio è “un giovane coraggioso impegnato a combattere il Nulla che avanza. Un simbolo della lotta al nichilismo, perfetto per la nostra visione”. Che ne pensa?

Roman Hocke

È chiaro che Atreju rappresenta un simbolo di resistenza contro il nichilismo, ma questo è un concetto filosofico e artistico, non politico. Inoltre, il personaggio di Atreju e i valori che incarna sono profondamente diversi da quelli associati a Fratelli d’Italia. Michael Ende, che aveva vissuto il nazismo in Germania in un contesto culturale oppressivo, era contrario a qualsiasi strumentalizzazione politica della cultura.

 

Suo padre, ad esempio, non poteva dipingere liberamente perché la sua arte era considerata “degenerata”. Perciò l’autore ha sempre sostenuto ideali di apertura e inclusione, e sarebbe inconcepibile associare Atreju a valori divisivi o partitici.

 

Nulla di più inconciliabile, dunque.

ANDREA GIAMBRUNO AD ATREJU

Esattamente. Attribuire a un’opera d’arte uno scopo politico significa snaturarla. L’arte non deve essere strumentalizzata per raggiungere obiettivi di partito; il suo compito è ben più grande. L’arte serve a orientare gli individui nel mondo, a far riscoprire i valori personali e universali, non a dividere o spartire.

 

Secondo lei, cosa avrebbe detto Ende se avesse saputo che le sue opere sarebbero state usate in modo così strumentale?

Credo che avrebbe fatto esattamente quello che stiamo facendo noi: prendere le distanze e denunciare l’uso improprio dei suoi personaggi per fini politici. Ende si definiva un “raccontastorie”, una figura che aveva scoperto durante un viaggio in Sicilia e che lo affascinava profondamente. [...]

ARIANNA MELONI - ATREJU 2023Roman HockeARIANNA MELONI GIOVANNI DONZELLI - ATREJU 2023giancarlo giorgetti ad atreju 5PAOLO CORSINI - ATREJU atrejuSERVIZIO DEL TG1 SU ATREJU GIORGIA MELONI GIUSEPPE CONTE - ATREJUgiovanni donzelli presentazione di atreju 2023 BAGNI CON DUE SOLI GENERI AD ATREJUGIORGIA MELONI WALTER VELTRONI ATREJU LUCIO MALAN - ATREJU 2023

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…