palamara giovanni salvi

"SE IL PROCURATORE GENERALE SALVI MI INVITA E SI AUTORACCOMANDA È PERCHÉ COSÌ FUNZIONAVA" - PALAMARA RIPERCORRE IN AULA IL PRANZO RISERVATO CON GIOVANNI SALVI IN VISTA DELLE NOMINE IN CASSAZIONE: ERA IL TENTATIVO DI PORTARE DALLA SUA PARTE PALAMARA, VICINO ALL'ALTRO CANDIDATO RICCARDO FUZIO (SOSTENUTO ANCHE DA PIGNATONE CHE AVEVA UN CONTO IN SOSPESO CON SALVI) - LO STESSO SALVI, GIUSTO UN ANNO FA, AVEVA "DEPENALIZZATO" L'AUTOPROMOZIONE DEI MAGISTRATI…

Giacomo Amadori per "la Verità"

 

palamara

Circa un anno fa, presentando le linee guida per i giudizi disciplinari collegati al caso Palamara, il Procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi, l'inquirente più alto in grado della magistratura, aveva stabilito che «l'attività di autopromozione» delle toghe nei confronti dei consiglieri del Csm, «effettuata direttamente dall'aspirante, anche se petulante, ma senza la denigrazione dei concorrenti o la prospettazione di vantaggi elettorali, non può essere considerata in violazione di precetti disciplinari».

 

Alcuni giudici fuori dalle correnti avevano ironizzato: «Secondo l'indulgente Procuratore generale, il self marketing rientra nel necessario bagaglio professionale di ogni magistrato aspirante ad un incarico direttivo. Perché se lo fa uno allora anche il competitore è legittimato a farlo, anzi deve».

giovanni salvi foto di bacco (1)

 

Chissà cosa diranno adesso che Luca Palamara, nelle spontanee dichiarazioni rese ieri a Perugia, ha approfondito la vicenda della presunta «autopromozione» che Salvi, il Pg che lo ha fatto radiare, avrebbe portato avanti con lui. Davanti al gup Piercarlo Frabotta (che oggi dovrebbe decidere sull'eventuale rinvio a giudizio) Palamara ha dovuto spiegare, su richiesta del giudice, una chat con l'amico poliziotto Renato Panvino. Il quale, a un certo punto, mentre si lamenta del ministro dell'Interno Marco Minniti («Spero che il pelato non mi lasci qui a morire») chiede a Palamara di salutargli Salvi.

 

luca palamara al csm 1

Essì perché i due magistrati in quel momento stanno per vedersi. In una cornice davvero esclusiva, quella del Martis Palace, la cui terrazza affaccia sui tetti intorno a piazza Navona. Un albergo lussuoso il cui ristorante, come si legge sul sito, «grazie all'estro creativo dello chef», propone manicaretti che conciliano tradizione e modernità come lo «scrigno cacio e pepe con dadolata di pere» e le «tagliatelle di farro bio alla "gricia"».

 

L'ex leader della corrente di Unicost ha persino consegnato una brochure ai magistrati perugini, accompagnandola con queste parole: «Questa è la terrazza con Salvi che non ha mai visto nessuno per dire che non avevamo bisogno del buon Centofanti (Fabrizio, il lobbista accusato di essere il corruttore di Palamara, ndr) per mangiare mangiavamo da soli».L'ex presidente dell'Anm ha esibito anche la chat con lo stesso Pg, il quale alle 12 e 14 del 23 giugno 2017 gli scrisse: «Perché non resti anche a pranzo? Colazione leggera, ma gustosa».

RICCARDO FUZIO SERGIO MATTARELLA

 

Un invito che l'ex pm accettò «con piacere».Di fronte al gup ha dettagliato la presunta «autoraccomandazione» del Pg: «Il 23 giugno è il giorno del famoso incontro su questa terrazza romana tra me e Salvi (allora, ndr) Pg della corte d'appello []. Perché è importante la chat con Salvi? Perché testimonia come l'attività di lobbista di Centofanti non c'entrasse nulla con le nomine. Su quella terrazza io vengo invitato da Salvi e mi sono alzato dal tavolo senza avere pagato il pranzo che mi era stato offerto

giuseppe pignatone 1

 

[] Questo era un sistema che funzionava. Se il Procuratore generale mi invita e si autoraccomanda è perché così funzionava, al punto che addirittura bisognava partire con 6 mesi di anticipo perché il procuratore Salvi sa del mio rapporto con Riccardo Fuzio (l'altro candidato Pg, coindagato di Palamara, ndr), sa che ormai io sto prendendo un'altra strada». Nel senso che sta sparigliando e sta mandando all'aria la vecchia maggioranza di centro-sinistra che comandava nella magistratura. Ma allora perché quel pranzo?

 

RICCARDO FUZIO SERGIO MATTARELLA

«Io in quel momento ho un rapporto importante con il procuratore Salvi che origina dal suo trasferimento da Catania a Roma (sostenuto anche da Palamara, ndr), rispetto a quella situazione si cercano di ristabilire dei contatti». Però, al Martis Palace, l'ex pm non si sarebbe fatto convincere: il suo candidato e quello del procuratore di Roma Giuseppe Pignatone resta il centrista Fuzio e non il progressista Salvi. In aula Palamara ha raccontato che il 14 dicembre 2017, senza dir niente al vicepresidente del Csm, il piddino Giovanni Legnini («che si arrabbiò molto»), in commissione sposta quattro voti su Fuzio lasciando a Salvi solo quello del consigliere di Md.

 

luca palamara ospite di giletti

L'ex pm ha spiegato a Perugia che a convincere Autonomia e indipendenza e Magistratura indipendente è stato «un accordo correntizio» per far votare da Unicost Giovanni Mammone (di Mi) come primo presidente della Cassazione e Stefano Schirò (di A&i) come aggiunto. La sera del 14 dicembre Palamara andò a casa di Pignatone a «esultare» visto che l'attuale presidente del Tribunale del Vaticano «era in quel momento più vicino a Fuzio perché nella sua testa Giovanni Salvi era il consigliere che all'epoca gli preferì Francesco Messineo come procuratore di Palermo».

 

Insomma dietro alle nomine ci sarebbero anche vecchi regolamenti di conti. Ma dopo la sbronza di euforia Pignatone avrebbe rivelato a Palamara l'esistenza dell'inchiesta sui suoi rapporti con Centofanti: «Nel momento in cui mi stavo allontanando Pignatone mi richiama e mi fa quella che per me lo so che siamo al limite di una rivelazione, ma in quel momento sono rapporti umani e personali [ ] è un amico è un riferimento che dice "fai attenzione la tua frequentazione va avanti da un anno [] adesso, come è doveroso, dovranno essere svolti accertamenti su tutto ciò che è accaduto"».

 

giovanni salvi foto di bacco (2)

Nel febbraio del 2018 Centofanti viene arrestato e a maggio dello stesso anno il fascicolo viene trasferito a Perugia per gli accertamenti su Palamara.Ieri abbiamo contattato Salvi per raccogliere un commento sulle dichiarazioni di Palamara: «Valuterò il da farsi. Le posso dire che le cose non sono assolutamente andate in quei termini e per rendersene conto basterebbe leggere altre comunicazioni. Io non ho avuto nessun favore e non ho chiesto nessun favore. Non c'è nulla in questa vicenda di cui mi debba vergognare, al contrario e chiunque facesse una verifica su quello che è successo in quei sei mesi lo potrebbe vedere senza alcun bisogno di dichiarazioni da parte mia».

Ultimi Dagoreport

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...