papa greta

RELIGIONE GRETINA - LA RIVISTA DEI GESUITI, "CIVILTA' CATTOLICA", SCAMBIA IL VANGELO PER UN LIBRO DI GRETA E CI ASSILLA CON LA "CONVERSIONE ECOLOGICA", VISTO CHE L'UOMO È "DANNOSO PREDATORE ONNIVORO" - SECONDO PADRE SEIL OH, PROFESSORE DI SOCIOLOGIA A SEUL, IN QUESTO "CAOS PROVOCATO DALLA DIFFUSIONE DI VIRUS CONTAGIOSI" L'UNICA SALVEZZA È LA SIMBIOSI CON LE ALTRE CREATURE DEL COSMO (E VAI: FINALMENTE POSSIAMO SCOPA' CON I PANGOLINI!)

Lorenzo Bertocchi per “La Verità

 

Speriamo che alla fine abbia ragione Antonello Venditti, quando canta che «certi amori non finiscono/ fanno dei giri immensi/ e poi ritornano». Perché a leggere la rivista dei gesuiti La Civiltà Cattolica, quaderno n° 4098, l'ultimo uscito, si potrebbe anche pensare che l'amore verso Gesù stia facendo davvero dei «giri immensi», cosmici.

 

Greta Thunberg

Il padre Seil Oh, professore di sociologia a Seul, offre un saggio che attira fin dal titolo, «Per una conversione ecologica», perché il povero lettore spera finalmente di chiarirsi le idee su questa particolare «conversione» tanto alla moda nel papato di Francesco. Anche perché il cattolico terra-terra era rimasto a quel «Convertitevi e credete al Vangelo» che risultava direttamente dalla bocca di Gesù.

 

Seil Oh

Può darsi che l'una comprenda l'altra, che la conversione ecologica comprenda quella al Vangelo, ma tra le righe del gesuita coreano si fatica un po' a capire dove cominci l'una e dove finisca l'altra. A una prima lettura abbiamo appreso che il professore ha una certezza, che la pandemia sia figlia del «caos ecologico provocato dalla diffusione di virus contagiosi originati da animali selvatici» e siccome «gli esseri umani non cessano di esplorare e di sfruttare terre vergini, come le foreste amazzoniche o l'Antartide, difficilmente ci si potrà sottrarre a simili malattie».

 

Il problema è che secondo La Civiltà Cattolica questo disastro ecologico è figlio, ça va sans dire, «del più dannoso "predatore onnivoro"», cioè l'uomo. Ecco il peccato ecologico di cui dobbiamo pentirci, un peccato da divoratori del Pianeta animati solo dai «miopi obiettivi di interesse nazionale e finalizzati al mercato».

 

greta thunberg enrico giovannini

Deve essere sfuggito al professore, almeno noi non lo abbiamo colto, che il Creatore ha posto il creato a disposizione dell'uomo affinché lo usi come strumento per crescere e progredire, con armonia ed equilibrio certo, ma non perché uomo e creato siano praticamente posti sullo stesso piano ontologico.

 

Il sapore di queste pagine è in larga parte quello che si assaggia nei testi dell'ecologismo più radicale. Anche l'antropocentrismo è superato, «noi esseri umani», scrive il gesuita, «tendiamo a porci al centro del mondo, tuttavia abbiamo bisogno di qualche antidoto a un antropocentrismo così velenoso e arrogante del Pianeta».

 

PADRE Seil Oh

La via della salvezza è «la simbiosi», che «ci impone di vivere con tutte le creature del cosmo: le altre creature e gli altri gruppi etnici non sono oggetti da sfruttare a vantaggio delle nostre società benestanti».

 

Dall'antropocentrismo al cosmocentrismo, questo sembra il passaggio, e meno male che dopo qualche riga il professore ci offre una piccola sorsata di acqua scrivendo che di fronte alle polarizzazioni delle «politiche identitarie» (sic) abbiamo «bisogno di Dio come del "Totalmente Altro"». Anche se, aggiunge subito, ne abbiamo bisogno «per aprire lo spazio riflessivo del senso ultimo della vita in simbiosi».

 

greta thunberg

È la via della salvezza, non c'è niente da fare. Questa simbiosi passa, par di capire, dal superamento e dall'appiattimento di tutte le differenze, in una logica di «fratellanza globale». Un olismo che va dalla difesa della biodiversità, al cammino comune e indistinto tra le varie culture (anche fossero, che so, tribali o pagane?), passando così a una solidarizzazione dei beni che per l'Occidente «predatore» dovrebbe passare da una decrescita (più o meno) felice.

 

greta thunberg

Per fare tutto questo, soprattutto quando usciremo dalla crisi da pandemia, la prospettiva indicata sembra essere quella di un governo globale capace di superare la resistenza delle sovranità politiche e dei poteri economici.

 

Arrivato fin qui, lo ammetto, pensavo di trovare indicato come modello un Che Guevara al grido di el pueblo unido jamas sera vencido, invece, con certa sorpresa, il padre Oh ha uno scatto. «In un mondo chiuso sul quale il Covid-19 ha proiettato fosche nubi», scrive, «il fattore essenziale per l'intera umanità è una conversione ecologica, intesa come conversione personale e collettiva all'amore e alla misericordia del Creatore».

greta thunberg 2

 

Una riverniciatura utile a sacralizzare un po' l'incedere profano in salsa ecologica? Difficile dirlo, alcuni passaggi del saggio, infatti, sono interessanti, laddove si critica una certa finanza, la tecnocrazia prometeica, la condanna del consumismo, ma non si dice a chiare lettere che per stabilire il giusto ordine del creato e sociale è condizione essenziale quella di dare a Dio il posto di Dio.

greta thunberg e papa francesco

 

«La pandemia ha fatto sì che il nostro mondo disincantato oggi riveli chiaramente la natura vulnerabile della società globale», scrive Oh. In un certo senso si può concordare, ma se vogliamo salvare il creato dobbiamo prima salvare l'uomo dalle colpe di quell'ecologismo che vogliono la natura autonoma e autosufficiente dal Creatore.

 

GRETA THUNBERG DAVID SASSOLI

Altrimenti, qualcuno potrebbe anche pensare che questi testi siano utili certamente per arrivare a un nuovo paradigma culturale, ma buono soprattutto per colmare il vuoto ideologico a sinistra. Noi comunque, pensando a Gesù e ai gesuiti de La Civiltà Cattolica, speriamo sempre che abbia ragione Venditti: «certi amori non finiscono/ fanno dei giri immensi/ e poi ritornano».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONA – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO