matteo renzi giuseppe conte

RENZI ABBAIA MA NON MORDE - OGGI COMINCIA LA LEOPOLDA MA NESSUNO SEMBRA TROPPO PREOCCUPATO: "ITALIA VIVA" NON SCHIODA DAL 4% E, ANCHE SE TENTASSE IL RIBALTONE PER PORTARE DI MAIO A PALAZZO CHIGI, IL PD E IL QUIRINALE MANDEREBBERO TUTTI A VOTARE - IL PREMIER È IN CONTATTO CON UNA DOZZINA DI SENATORI DI FORZA ITALIA CHE POTREBBERO DARE L’APPOGGIO ESTERNO – CUCINELLI, BOSCHI E L’ASTRO NASCENTE ISABELLA CONTI: CHI CI SARÀ A FIRENZE...

1 – RENZI CONTRO TUTTI: STASERA COMINCIA LA LEOPOLDA

Marco Antonellis per Dagospia

 

LEOPOLDA 10

Oggi comincia la Leopolda ma al Nazareno non sono particolarmente preoccupati perché, come Dagoanticipato nelle scorse settimane e confermato dai giornaloni stamattina "se Renzi tentasse il ribaltone magari per provare a portare Di Maio a Palazzo Chigi saremmo noi i primi a chiedere le elezioni anticipate anziché lasciarci logorare dai giochetti del toscano". Cosa che a quanto spiegano fonti istituzionali di alto livello troverebbe luce verde anche dalle parti del Quirinale che preferirebbe di gran lunga far esprimere gli italiani anziché imbastire il terzo governo in tre anni (d'altra parte una delle precondizioni tassative poste dal Colle per l'avvio del Conte 2 era che fosse di "legislatura").

 

giuseppe conte alla global esg conference the hydrogen challengeGIUSEPPE CONTE AD AVELLINO

Continuano dal Pd: "Renzi è a capo di un partitino che non schioda dal 4% e, come visto sulla vicenda del limite del contante a 1000 euro, alla fine minaccia ma non può rompere: i suoi deputati non vogliono il voto perché sanno che non sarebbero rieletti. Di Maio è in grande difficoltà dentro i 5Stelle e con Grillo i rapporti sono inesistenti. Ed ha pochissime possibilità di manovra. E comunque sappiano che se il governo cade per qualche loro veto si va a votare con Conte Premier. E vediamo che succede" commentano dal Nazareno.

luigi di maio giuseppe conte

 

Alla sede del Pd hanno anche guardato i sondaggi su Salvini e Renzi dopo lo show record di Porta a Porta. "I loro partiti calano, e anche la fiducia degli elettori. Significa che li hanno percepiti più come  uomini di spettacolo che come uomini politici. Quindi è vero che l'unico vincitore è stato Bruno Vespa".

 

giuseppe conte tg1

Ps, a proposito del Premier Conte è veramente molto arrabbiato per i continui distinguo di Renzi e Di Maio tanto che starebbe già preparando le contromisure: in caso di ribaltone al Senato (dove Renzi è determinante) starebbe persino pensando all'appoggio esterno da parte di una dozzina di senatori di Forza Italia (da qui le recenti parole pronunciate ad Avellino).

meme sulla crisi di governo di maio e renzi

 

Ma il premier è "nero" anche per lo speciale dell'altra sera sulla RAI: doveva essere un modo per rilanciare la sua immagine dopo le polemiche degli ultimi tempi ed invece si è rivelato un clamoroso boomerang di ascolti...

 

2 – LE SFIDE DELLA LEOPOLDA CARRIERE DEI MAGISTRATI AMBIENTE E QUOTA 100

Ernesto Ferrara e Liana Milella per “la Repubblica”

 

renzi di maio

La scenografia progettata da Lucio Presta per il palco prevede un impianto luminoso con la forma di una casa, la nuova "casa" di Italia viva. Sotto, un tavolo molto kitsch, con motocicletta d' epoca incorporata, divani e poltrone circondati dalle consuete valigie di chi è sempre pronto a partire e un albero, donato dai vivaisti pistoiesi. Non una quercia, non un ulivo: anche nei simboli Matteo Renzi ha deciso per un taglio netto col passato e per questo è stato scelto un corbezzolo, l' albero patrio caro a Pascoli, foglie verdi, fiori bianchi e bacche rosse. Una svolta patriottica forse, di certo un indizio: «Sarà la Leopolda dell' emancipazione dopo gli anni nel Pd: lanceremo il manifesto, il simbolo, le tessere.

isabella conti (1)

 

Diremo dove vogliamo andare e dove vogliamo vada il Paese e il governo», avvertono i renzianissimi. E se della separazione delle carriere dei magistrati forse si discuterà solo dietro le quinte, la sfida frontale a Conte e al Pd su quota 100 arriverà domani sul palco: un emendamento a firma Italia Viva chiederà la cancellazione di quota 100 e il trasferimento delle risorse a famiglia e salari.

isabella conti

 

Rieccola, la Leopolda. Iniziò 10 anni fa con Renzi che ancora frequentava Civati e indossava maglioncini viola demodè, nel frattempo la scalata al Pd e a Palazzo Chigi. Poi il tonfo. Cosa dirà ora la kermesse da oggi a domenica? Per la prima volta niente Pd: per la verità le bandiere dem qui non sono mai entrate ma stavolta c' è la giustificazione.

 

giuseppe conte tg1 giorgino

Grande agitazione in compenso nei Dem, dove il messaggio trasmesso da tanti zingarettiani è stato: «Disertate». «Fanno terrorismo», protesta il senatore Iv Davide Faraone. Renzi non se ne cura e rivendica numeri da record dopo il boom di ascolti a Porta a Porta: 25 mila pre registrati, 40 mila votanti on line per il simbolo, il crowdfunding per pagare l' evento (250-300 mila euro) che procede al ritmo di 1.000 euro al giorno.

giuseppe conte con i frati a san giovanni rotondoMATTEO RENZI E LUCIO PRESTA DURANTE LE RIPRESE DELLA DOCUFICTION SU FIRENZE

 

Chi ci sarà? Pochi Pd. Boschi sì, Lotti stavolta no. Protagoniste le ministre Bellanova e Bonetti col family act. La sindaca dei nidi gratis Isabella Conti astro nascente annunciato: potrebbe diventare coordinatrice nazionale di Italia Viva. Pochi vip in scaletta tra cui Brunello Cucinelli, attesi i prof Fabio Pammolli e Marco Fortis.

giuseppe conte luigi di maio

 

La deputata di Iv Gadda presenterà il piano verde: investimenti ambientali doppi rispetto alla Merkel. Parleranno l' ex ad di Ferrovie Mazzoncini e don Bonsignori del Cottolengo.

Sabato sarà piantato un albero in onore dei primi iscritti di Italia Viva, di cui i deputati Gennaro Migliore e Lisa Noja, autori, presenteranno il manifesto. Quanti punti apriranno rotte di collisione col Pd zingarettiano, che già si dà appuntamento ad una "contro Leopolda" a Bologna in novembre? Un argomento fortemente divisivo dentro la maggioranza di governo che potrebbe affacciarsi alla Leopolda è la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri.

LUIGI DI MAIO MATTEO RENZI

 

L' ex premier è sempre stato a favore e altrettanto lo sono i suoi tant' è che renziani di peso come Giachetti e Scalfarotto hanno firmato la proposta di modifica costituzionale per dividere l e carriere che nasce da una legge di iniziativa popolare delle Camere penali. Tra chi l' ha sottoscritta molti renziani rimasti nel Pd: Ceccanti, Vazio, Di Maio, Fedeli, Margiotta, Nannicini, Parrini.

 

Nelle ultime settimane a più di un interlocutore Renzi ha parlato della separazione delle carriere come di un tema urgente. Ben sapendo che lo stesso Pd è diviso: giusto mercoledì, proprio da Ceccanti, capogruppo dem in Commissione affari costituzionali, non è venuto alcun emendamento per bocciare il ddl sponsorizzato dal centrodestra ma contestato duramente da M5S.

BEPPE GRILLO DI MAIO NAPOLI

 

3 – LA PRECISAZIONE DI STEFANO CECCANTI

Dalla rassegna stampa di Stefano Ceccanti

 

isabella conti (2)

(…) Mi concentro però  sull’articolo di Ferrara e Milella su Repubblica che parte dalla Leopolda per concentrarsi sul tema della separazione delle carriere: esso purtroppo non segue canoni di una corretta informazione parlamentare ignorando almeno cinque dati, peraltro di facile accesso.

 

 

Stefano Ceccanti

Alla Camera vi è infatti una proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare delle Camere Penali, l’atto numero 14. Come tale, come proposta popolare, non porta firme di parlamentari. Primo errore dell’articolo. Basta cercarlo sul sito e aprire il file per accorgersene: http://documenti.camera.it/leg18/pdl/pdf/leg.18.pdl.camera.14.18PDL0001170.pdf

 

renzi alla leopolda 9

Quindi, anche volendo, non avrebbero potuto firmarlo i parlamentari Pd citati nel pezzo: oltre a me, Fedeli, Margiotta, Nannicini, Parrini, Vazio, Marco Di Maio, che però nel frattempo è passato al gruppo di Iv, cosa nota visto che siede a nome di quel Gruppo in Commissione, anche questo ricavabile dal sito, e questo è il secondo errore https://www.camera.it/leg18/99?shadow_organo_parlamentare=2801&id_tipografico=01).

 

Per di più Fedeli, Margiotta, Nannicini e Parrini, anche volendo, non avrebbero potuto firmare un testo alla Camera perché sono senatori e questo sarebbe il terzo errore.

leopolda 9

Cosa hanno però in comune questi parlamentari, che peraltro non hanno votato tutti la stessa mozione congressuale? Che, insieme ad altri, si sono espressi a livello personale a favore del PRINCIPIO della separazione dei poteri. Come chiunque può capire esiste una differenza tra un PRINCIPIO e uno specifico PROGETTO, anche perché la Corte costituzionale ci ha spiegato (sentenza 37/2000) che quel principio può essere perseguito nella legislazione ordinaria, senza ostacoli nel testo costituzionale se non per l’unicità del Csm.

 

matteo renzi al senato

Mercoledì scorso è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti. Basta chiamare la Commissione e scoprire che non è vero che il Pd non abbia presentato emendamenti (quarto errore), ma che insieme ai gruppi Iv e Leu ha ritenuto di dover presentare un emendamento all’articolo che affida le priorità dell’azione penale alla maggioranza parlamentare pro tempore.

 

isabella conti sindaco di san lazzaro

Questo vuol dire che i suddetti gruppi condividano il resto del progetto? No, quinto errore, perché se si ritiene che il principio sia perseguibile per via ordinaria molte delle norme lì contenute sono in realtà norme da legislazione ordinaria, ma questo può tranquillamente essere fatto presente nella discussione che è ancora tutta da fare e che desiderano fare nel merito tutti i gruppi, nessuno escluso, con tutto il tempo che sarà necessario. Perché questo è appunto un Parlamento.

isabella conti gianni barbacetto virginia raggimatteo renzi lucio prestaRENZI INTERVISTA PAOLO BONOLIS ALLA LEOPOLDA 9renzi alla leopolda 9LO STIVALE A META COSCIA DI MARIA ELENA BOSCHI ALLA LEOPOLDA 9

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