melania trump

LA RICONOSCETE DAL BOMBASTICO DECOLLETE? SI E’ MESSA CON UN UOMO PIU’ ANZIANO DI LEI DI OLTRE 20 ANNI. IL PRIMO INCONTRO COL FUTURO MARITO FU A UNA FESTA. LEI RIFIUTÒ DI DARGLI IL SUO NUMERO DI TELEFONO E TOLLERÒ DI MALAVOGLIA, PARE, LA SUA CORTE SERRATA. ARCHIVIATA L’ESPERIENZA NELLA MODA, SI DEDICÒ A VARIE ATTIVITÀ BENEFICHE. DI CHI SI TRATTA?

Estratti da milanofinanza.it

 

melania trump

Se, all’apparenza, poteva sembrare la classica parabola della bella ragazza che diventa una top model, lo scenario cambiò quando Melania, durante una festa al Kit kat club di New York nel 1998, incrociò Donald Trump, allora affermato imprenditore nel campo immobiliare, più anziano di lei di oltre 20 anni.

 

Quello che per lui, in procinto di divorziare dalla seconda moglie, fu un colpo di fulmine, per lei fu poco più che una seccatura, tanto che rifiutò di dargli il suo numero di telefono e tollerò di malavoglia, pare, la sua corte serrata. Per lo meno fino a quando si convinse della bontà dei sentimenti del tycoon e decise di concedere credito alla deriva più fedele e seria che Donald, promise, avrebbe dato alla loro relazione in futuro.

 

melania trump

La loro storia divenne di dominio pubblico all’inizio del nuovo millennio e fu ufficializzata nel 2005 da un sontuoso matrimonio nella tenuta di Mar- a – lago, buen retiro di Donald Trump in Florida, con il corollario di ospiti celebri, tra cui la ex coppia presidenziale, Hillary e Bill Clinton, e da una serie di cambi d’abito celeberrimi, in primis quello da sposa disegnato da John Galliano per Christian Dior, ricoperto di strass di cristallo e perle e frutto di oltre 1000 ore di lavoro.

 

L’anno successivo, Melania diede alla luce l’amatissimo e unico figlio Barron e, archiviata l’esperienza nella moda, si dedicò a varie attività benefiche alternandole ad altre più commerciali, come le linee di orologi e gioielli lanciate sul canale di televendite Qvc e quella di creme per la pelle.

 

 

melania trump

Nonostante le intemperanze del marito, la coppia si mostrava affiatata e la stessa Melania era sempre al fianco di Donald, anche e soprattutto quando, nel 2015, lui affrontò la sua prima campagna presidenziale. Del resto, i suoi modelli nemmeno troppo nascosti, erano quelle leggendarie first lady sempre in prima linea nel sostenere i consorti, ovvero Betty Ford e Jackie Kennedy, e proprio a quest’ultima Melania parve ispirarsi per il tailleur color Tiffany firmato Ralph Lauren che scelse per la cerimonia di insediamento alla Casa Bianca, nel 2017. Ma i suoi quattro anni da first lady, lungi dal seguire il solco tracciato da Jackie, diedero risultati spesso contraddittori e altalenanti.

 

Accusata a più riprese di essere eccessivamente sottomessa al marito, criticata per la sua riservatezza e per non prendere mai posizione.

 

melania e donald trump

Considerata poco interessante e per nulla carismatica, più celebre per i suoi look che per le sue dichiarazioni, Melania non si è mai scomposta, dimostrando come le critiche non avessero nessuna presa su di lei. Che ha continuato a dedicarsi all’educazione del figlio e ai suoi progetti benefici senza troppo clamori, che ha glissato sui suoi passi falsi con eleganza e che, concluso il mandato del marito, si è eclissata senza lasciare traccia, scatenando un putiferio di illazioni sul suo futuro sentimentale con l’ex inquilino della Casa Bianca. E invece, spiazzando tutti ancora una volta, a una settimana dal voto, Melania si è presentata al comizio elettorale al Madison square garden di New York, introdotta da Elon Musk sulle note dei Guns n’ roses, scendendo nuovamente in capo per sostenere a gran voce il marito.

melania trump

 

 

Un endorsement strombazzato che, insieme alla sua difesa della libertà delle donne in tema di gravidanza, le ha regalato quell’aggettivo in più, nuova, con il quale ora viene chiamata dalla stampa americana.

 

La stessa, nuova Melania che, il giorno della vittoria del partito repubblicano in Usa, è stata al fianco dell'ancora presidente Donald Trump, sorridente ed elegantissima in un tailleur grigio di Dior, uno degli elementi distintivi del suo look, insieme ai tacchi altissimi, al suo stile riconoscibile che alterna il gusto ladylike anni ‘60 al più autentico american style. E in attesa di scoprire che cosa riserverà il futuro, e non solo in termini di outfit, Melania Trump continua a vegliare sul futuro del figlio Barron, in procinto di cominciare il suo primo anno di studi alla New York university, e a rinnovare, per lo meno nelle apparenze, la ritrovata complicità con il marito.

melania trumpDONALD E MELANIA TRUMPmelania trump melania e donald trump

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…