joseph mifsud vincenzo scotti

ROTOLANDO VERSO MIFSUD - SOLDI DA LONDRA PER LA FUGA DEL PROFESSORE MALTESE. IL SUO AVVOCATO STEPHEN ROH INVITA SCOTTI E COLLEGHI DELLA LINK A COLLABORARE CON L'FBI: ''CONSEGNATELO AGLI USA'' - DOPO MATELICA, IL PROFESSORE DEL RUSSIAGATE RICEVE DA UN CONTO INGLESE 20.000 EURO IN UNA FILIALE DI AGRIGENTO. DA OTTOBRE 2018 SPARISCE

 

Giacomo Amadori e Antonio Grizzuti per “la Verità

 

Quest' estate, mentre il procuratore statunitense John Durham era impegnato a trovare prove su un presunto complotto contro Donald Trump (il cosiddetto Russiagate), il personaggio chiave dell' inchiesta, il «professore» Joseph Mifsud, era un fantasma. Sembra persino per il suo avvocato.

Mifsud

 

La Verità ha letto il drammatico scambio di mail, avvenuto tra giugno e agosto 2019, tra il legale tedesco, Stephan Claus Roh, e i dirigenti della Link campus university (Lcu), con cui Mifsud aveva collaborato prima di sparire.

 

In quei messaggi, il difensore, titolare del 5 per cento delle quote della Global education management (Gem, la cassaforte dell' ateneo), consigliava agli uomini della Link di collaborare con Durham, invitandoli a svelare se tenessero il prof ancora nascosto. Sospetti rispediti al mittente dai soci di Roh.

 

Nelle carte, comunque, l' avvocato, che nel maggio del 2018 ha raccolto una testimonianza audio di Mifsud (consegnata a Durham), mette nero su bianco accuse davvero pesanti. Per lui Mifsud è stato fatto sparire «su indicazione italiana e britannica».

Il doppio riferimento a Roma e Londra non sarebbe casuale. Infatti secondo Stephan Roh, il professore sarebbe o almeno sarebbe stato un «serviceman» delle agenzie di intelligence occidentali. «Era impegnato in "missioni"», ha dichiarato il legale all' Adnkronos, citando esplicitamente il servizio segreto inglese MI6 al quale Mifsud sarebbe stato direttamente legato attraverso il London centre of international law practice, per il quale lavorava.

Mifsud con Olga Roh

 

E proprio il Regno unito è un tassello importante per ricostruire il periodo di «latitanza» del fuggitivo.

Inizialmente il professore 007 sarebbe rimasto nascosto per due mesi, dal 31 ottobre 2017 sino alla fine di dicembre, a Matelica, in provincia di Macerata. Il suo nascondiglio sarebbe stato la casa di un dentista amico di una dirigente della Link. Una «vacanza» forzata in cui sarebbe stato sostenuto dagli «amici e colleghi» della Link.

Ma da gennaio succede qualcosa: Mifsud sposta dei soldi da Oltremanica.

 

joseph mifsud vincenzo scotti

Grazie a una comunicazione del servizio clienti della Santander consumer bank apprendiamo che il 15 gennaio 2018 il maltese fa partire un bonifico di 20.000 euro (circa 18.000 sterline) indirizzato su un conto corrente di Intesa Sanpaolo acceso presso la filiale di Raffadali, in provincia di Agrigento. Entrambi i conti sono intestati a Mifsud, che nel documento in possesso della Verità risulta domiciliato presso lo studio di un professionista londinese. Ma perché i soldi sono stati spediti su un conto siciliano? Forse si trattava di un vecchio rapporto bancario che il «professore» aveva aperto dopo che, nel 2008, era diventato presidente del consiglio d' amministrazione del Consorzio universitario di Agrigento.

Stephan Claus Roh von la moglie Olga

 

Dal gennaio del 2018 Mifsud potrebbe essersi mantenuto con quel denaro. Ma il maltese durante la sua vita randagia avrebbe utilizzato anche una carta di credito intestata a Debenhams, una catena della grande distribuzione, con un plafond di sole 1.000 sterline, con cui ha anche ritirato contanti.

Per ora sono stati apparsi sui media solo gli estratti conto relativi ai mesi di luglio, agosto, settembre e ottobre 2018, tutti recapitati al solito indirizzo di Londra.

Ma dall' ottobre dell' anno scorso che fine ha fatto Mifsud? Roh sostiene d' averlo domandato anche al procuratore americano. «Gli ho chiesto se lo avesse incontrato, in Italia. Mi ha risposto che anche se lo avesse incontrato, non me lo avrebbe detto. Ma parlando con Durham ho ricavato l' idea che Joseph sia ancora vivo, lo spero davvero. Credo che i suoi movimenti siano ora più ristretti.

 

Non può comunicare come prima. E poi credo che anche lui (Durham, ndr) sia dell' idea che Joseph Mifsud, l' introvabile Mifsud, non sia un agente russo». Per Roh, il suo cliente era certamente vivo nella primavera di quest' anno: «Ho avuto contatti indiretti con lui tramite la sua famiglia. Sempre in primavera, una sua amica ha comunicato con lui e mi ha detto che era in Italia, a Roma. Personalmente, l' ultimo contatto diretto che ho avuto con lui è stato alla fine dello scorso anno».

Roh con bill clinton

 

Roh il 25 luglio scorso ha scritto a Vanna Fadini, amministratore della Gem (la società di gestione della Link), e al direttore generale della Lcu, Pasquale Russo, invitandoli a collaborare con le autorità Usa: «Ritengo che sia necessario che tu, Vanna, Pasquale e Scotti, in riferimento alle questioni sollevate e alle accuse di Joseph, rilasciate dichiarazioni e informazioni e che sia necessario che collaboriate con il nuovo procuratore speciale degli Stati Uniti.

 

Sono disponibile a discuterne con voi e posso fare da tramite. Sarebbe utile se voi poteste aiutare a trovare Joseph e metterlo in contatto con il procuratore speciale». Le contestazioni dell' avvocato sono abrasive: «Sono dell' opinione che Joseph sia vittima della macchinazione contro Trump, e che sia stato costretto e minacciato affinché si nascondesse e rimanesse in silenzio fino alla conclusione del processo politico negli Usa».

 

In un altro passaggio del carteggio si legge: «Durante la sua visita a Zurigo, Joseph ha spiegato molti fatti e ha sollevato accuse sostanziali contro di voi. Ha spiegato e abbiamo registrato che "i suoi amici e colleghi a Roma" (cioè voi, anche su indicazione italiana e britannica) lo stavano tenendo nascosto, facendo pressione su di lui perché stesse in silenzio». Il 6 giugno Roh aveva già scritto: «È un dato di fatto che "alcune persone che appartengono alla Link" abbiano nascosto Joseph Mifsud. Secondo Mifsud lui era nascosto anche a Matelica, in una casa precisa».

WILLIAM BARR JOHN DURHAM

 

Quasi due mesi dopo, il 25 luglio, il professionista tedesco chiede alla Fadini e a Russo di smentire le parole del suo assistito: «Voi e Scotti stavate nascondendo Joseph Mifsud, come lui stesso sostiene, a Matelica e nell' appartamento romano (ancora oggi?) tra il 2017e il 2018». Insomma il legale fa capire di sospettare che Mifsud sia ancora sotto la «protezione» dell' ateneo romano.

Ovviamente dalla Link respingono ogni accusa e annunciano querele contro l' avvocato-socio.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…