francesco bellomo (1)

ROVINATI DALLA GNOCCA - IL CONSIGLIERE DI STATO FRANCESCO BELLOMO RISCHIA IL POSTO: NEI CONTRATTI PER LE BORSISTE INDICAVA GLI ABITI CHE DOVEVANO INDOSSARE (OBBLIGO DEI TACCHI) E SE AVEVI IL FIDANZATO ERA UN GROSSO PROBLEMA - SI AUTO-DEFINISCE UN GENIO, ALLE CONFERENZE SI PRESENTA IN T-SHIRT BIANCA E GIACCA DI PELLE. E PUBBLICA LE FOTO DELLE SUE SEXY-COLLABORATRICI SUL SITO DEI SUOI CORSI DI DIRITTO

 

Carlo Tarallo per ''la Verità''

 

francesco bellomo ai seminari con canotta bianca e giacca di pelle

Nel nome, il destino. Francesco Bellomo, quarantenne ex magistrato ordinario, originario di Bari, attualmente consigliere di Stato, rischia di finire in un mare di guai a causa (anche) del suo spiccato gusto estetico. Per Bellomo, infatti, la bellezza, sia degli uomini sia delle donne, era un elemento fondamentale per ottenere le borse di studio erogate dalla scuola di formazione giuridica avanzata «Diritto e scienza», di cui presiede il comitato scientifico.

 

francesco bellomo

Come ha riportato ieri Il Fatto Quotidiano, Francesco Bellomo è a un passo dall' essere destituito dalla sua carica di consigliere di Stato, proprio a causa delle regole quanto meno bizzarre imposte agli allievi della scuola. Il Consiglio di presidenza del più alto organo di giustizia amministrativa, guidato da Alessandro Pajno, ha infatti approvato la destituzione di Bellomo perché il contratto per i borsisti «non rispetta la libertà e la dignità della persona».

 

Ora, perché a Bellomo venga comminato definitivamente il cartellino rosso dal Consiglio di Stato, occorre il parere favorevole dell' adunanza dei consiglieri. A scatenare il caso, la denuncia del padre di una ex allieva di Bellomo, che con lui ha avuto anche una relazione sentimentale, e di un' altra ragazza. I Carabinieri hanno poi indagato su queste segnalazioni.

 

dopo i seminari di francesco bellomo 2

Il documento finale che propone la destituzione di Bellomo dal Consiglio di Stato contiene quattro addebiti principali a carico del consigliere: «Risulta», si legge nel documento, «che era il consigliere Bellomo a sottoporre a colloquio gli aspiranti a tale borsa di studio e a selezionarli . L' accesso alle borse di studio comportava per i borsisti la sottoscrizione di un vero e proprio contratto. È emerso», si legge ancora, «che il contratto conteneva una clausola limitativa, relativa a matrimonio e fidanzamento: decadenza in caso di matrimonio; fidanzamento consentito solo se il/la fidanzato/a risultasse avere un quoziente intellettuale pari o superiore a un certo standard; competeva al consigliere stabilire se i fidanzati o fidanzate dei o delle borsiste superassero il quoziente minimo necessario per essere fidanzati e/o ammessi/e (ciò appare particolarmente significativo)».

dopo i seminari di francesco bellomo

 

Avete letto bene: il contratto relativo alle borse di studio decadeva in caso di matrimonio, mentre in caso di fidanzamento doveva essere Bellomo a stabilire se quella relazione fosse consentita. Immaginiamo lo studente o la studentessa che, all' aspirante partner, erano costretti a dire: «Avrei voglia di frequentarti, mi piaci, con te sto bene, sei una persona meravigliosa, ma dobbiamo prima vedere che ne pensa il professor Bellomo: deve esaminarti lui, se non ti considera abbastanza intelligente perdo la borsa di studio».

 

dopo i seminari di francesco bellomo

Bellomo, oltretutto, come sarebbe effettivamente accaduto, poteva «esporre in pubblico la vita personale della borsista inadempiente», con le conseguenze che si possono facilmente immaginare. Per beneficiare delle borse di studio di fascia A e di fascia B, inoltre, occorreva rispondere a criteri ben precisi. Per quanto concerne le donne, i criteri di scelta si riassumono in potere/successo; intelligenza; capacità di amare; bellezza e personalità. Per i maschi, oltre alla bellezza, all' intelligenza e all' eleganza, erano prese in considerazione, anche femminilità e attitudine materna (avete letto bene anche stavolta).

 

Allegato al contratto, inoltre, «c' era un documento contenente il cosiddetto dress code, che prevede diversi tipi di abbigliamento dei borsisti a seconda delle occasioni. Per l' abbigliamento femminile si fa anche menzione alla diversa lunghezza della gonna, del tipo di calze e del tipo di trucco». La lunghezza della gonna da indossare «per le occasioni mondane», stabilita dunque per contratto, era «fino a un terzo della distanza dall' anca al ginocchio».

 

La Verità ha fatto qualche ricerca su questo personaggio e ha scoperto altri particolari assai curiosi.

 

Bellomo, per esempio, è un vero e proprio fanatico del quoziente intellettivo. Il suo curriculum, non a caso, si conclude con queste testuali parole: «Accreditato alla Wais (Wechsler Adult Intelligence Scale, il più noto test d' intelligenza, ndr) di un quoziente Intellettivo di 188 (media umana: 100) e al test delle matrici progressive di Raven di un punteggio ponderato pari a 201. Al test psicodinamico di Rorsach ha conseguito risultati equiparabili)».

 

Ci troviamo, dunque, di fronte a un vero e proprio genio, con un quoziente intellettivo (almeno a quanto dice lui) pari a quasi il doppio della media del genere umano, che però (ci perdoni l' ardire) ha qualche problemino quanto meno con la cultura generale, poiché in realtà il creatore del test psicodinamico al quale il consigliere di Stato fa riferimento si chiama Hermann Rorschach, con qualche consonante in più rispetto a quanto scritto nel suo curriculum da Bellomo.

dopo i seminari di francesco bellomo

 

Altra bizzarria, quella che viene fuori leggendo i componenti della redazione della rivista di Diritto e scienza: tra le firme c' è quella di Alessia Iacopini, 31 anni, «sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Massa. Modella per l' agenzia Fashion Concept (2014-2016)».

 

Perché sottolineare che la Iacopini ha lavorato anche come modella? Non si sa. Quello che si sa, è che Bellomo prestava una enorme attenzione ad aspetti e caratteristiche dei suoi borsisti che nulla, ma proprio nulla, hanno a che vedere con la giustizia e il diritto. Bellezza e abbigliamento sexy, come abbiamo visto, erano elementi fondamentali. Per averne certezza, al di là (direbbe lui) di ogni ragionevole dubbio, è sufficiente dare un' occhiata all' album fotografico delle varie iniziative, presente sul sito internet di «Diritto e Scienza» (www.corsomagistratura.it).

 

Tra convegni con relatori di primissimo piano (c' è anche Piercamillo Davigo) e altre iniziative, spuntano foto di belle ragazze, in abiti da sera, con minigonne d' ordinanza, ovviamente a un terzo della distanza dall' anca al ginocchio.

Come piacciono a Francesco Bellomo.

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