1. L’ALTRO GIORNO, IL GOVERNO CONTE-BIS, È STATO SUL PUNTO DI SALTARE. DI MAIO HA MINACCIATO A BRUTTO MUSO LA POCHETTE CON LE UNGHIE: “SE SI ACCETTA IL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES) CON IL CAPPELLO IN MANO, IL MOVIMENTO ESCE DAL GOVERNO. L’ITALIA NON DEVE ESSERE MASSACRATA DALLA TROIKA, COME UNA SECONDA GRECIA”. PUNTO.
2. ALL’ULTIMATUM DI DI MAIO, CONTE DEVE AGGIUNGERE LE BIZZE ANTI-PD DEL MINISTRO DELLA SANITÀ ROBERTO SPERANZA (LEU). E L'IRRITAZIONE DELLO STAFF DI CONTE, COME CHIEPPA E BENASSI, CHE NON SOPPORTA PIÙ LE INIZIATIVE DI CASALINO: "DEVE ESSERE CACCIATO"
3.  ALTRO FRONTE È MATTARELLA: AVREBBE RIMPROVERATO CONTE PER LA FARSA FACEBOOK 

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GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO

DAGOREPORT

L’altro giorno, il governo Conte-bis, è stato sul punto di saltare. Di Maio, scortato da Fofo Bonafede, capo delegazione del M5S al governo, ha minacciato a brutto muso la Pochette con le unghie: “Se si accetta il Meccanismo europeo di stabilità (Mes) con il cappello in mano, il Movimento esce dalla coalizione governativa. L’Italia non deve essere massacrata dalla troika, come una seconda Grecia”. Punto.

 

giuseppe conte e ursula von der leyen a bruxelles giuseppe conte e ursula von der leyen a bruxelles

Tutto nasce da un’intervista al Financial Times nella quale, a sorpresa, Conte ha espresso la volontà di ricorrere ai fondi Mes, purché non subordinati a condizioni capestro. Ma chi ci assicura, ha sottolineato Luigino, che quando i crediti dovranno essere rinnovati non ci saranno imposte gravose, misure fiscali e la ristrutturazione del debito, e che dunque non ci stiamo mettendo nelle fauci dei falchi del Nord Europa, capeggiati dal leader olandese Rutte?

gli ispettori della troika ad atene gli ispettori della troika ad atene

 

Di Maio ha ricordato a Conte che per accettare gli aiuti economici del Mes occorre che il parlamento approvi un memorandum of understanding che pone sotto controllo le finanze pubbliche attraverso cure da cavallo alla greca, ma in realtà molto peggio perché dopo la crisi sanitaria saremo già moribondi. E il parlamento, a parte il Pd e Conte, è nettamente schierato  contro.

 

GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA

All’ultimatum di Di Maio, Conte deve aggiungere il nostro ministro della Sanità Roberto Speranza (LeU), ormai in bambola anche lui. Davanti ai morti della Lombardia, si è fatto prendere dallo scoramento e si dichiara favorevole alle iniziative lockdown dei governatori leghisti Fontana e Zaia andando contro il Pd di Zingaretti e Franceschini, grandi alleati di Conte.

roberto chieppa roberto chieppa

 

Comincia a mostrare crepe anche lo staff di Palazzo Chigi, dove i commis d’etat che affiancano Conte, come Chieppa e Benassi, non sopportano più le iniziative di Casalino: “deve essere cacciato”.

 

Altro fronte è poi il Quirinale. Tutti stanno spingendo Mattarella a prendere posizione, deve parlare chiaro, c’è un’emergenza nazionale. Insomma, il capo dello stato deve dare suggerimenti forti a Conte su come agire. Sembra che dietro la convocazione stasera alle 19 del centrodestra capeggiato da Salvini a Palazzo Chigi, sia stata sollecitata da una telefonata di Mattarella a Conte, in cui il capo dello stato lo avrebbe rimproverato anche per la madornale farsa della diretta via Facebook di sabato sera.

sergio mattarella giuseppe conte 3 sergio mattarella giuseppe conte 3 conte tg1 conte tg1 L'ENNESIMA DIRETTA FACEBOOK DI GIUSEPPE CONTE L'ENNESIMA DIRETTA FACEBOOK DI GIUSEPPE CONTE pietro benassi pietro benassi

 

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