L’ARIA CHE TIRA NEL CENTRODESTRA - GIORGIA MELONI FA “SCOUTING” TRA LE FILA DI FORZA ITALIA E EX GRILLINI: PUNTA A RAFFORZARE LE SUE FILA IN CASO DI CRISI DI GOVERNO PER PORTARE UN DRAPPELLO DI “RESPONSABILI” A SALVINI - LA LEGA SI RIFÀ IL LOOK E SI APPOGGIA A UN’AGENZIA DI COMUNICAZIONE DI ROMA - IN FORZA ITALIA C'È IL TERRORE DI FINIRE POCO SOPRA IL 5%...

-

Condividi questo articolo


Marco Antonellis per Dagospia

 

BERLUSCONI SALVINI MELONI CON MATTARELLA BERLUSCONI SALVINI MELONI CON MATTARELLA

Forza Italia sta vivendo il periodo più difficile della sua ultraventennale storia. Le elezioni europee del prossimo 26 maggio saranno un vero e proprio spartiacque: o il partito di Silvio Berlusconi sarà in grado di mandare un segnale forte alla Lega e a Fratelli d'Italia, oppure per la prima volta nella sua storia il Cavaliere dovrà mettere in conto la parola che più di tutte non ama: fallimento.

 

In questo momento, anche se le condizioni di salute di Berlusconi sono in miglioramento (a proposito: anche l'amico di sempre, Gianni Letta, non è più in formissima come un tempo) non sono tali da consentire la sua piena operatività al vertice del partito. Così riesplodono le tensioni interne al partito che lo stesso Cavaliere aveva faticato non poco a tenere a bada durante la formazione delle liste elettorali.

BERLUSCONI SALVINI MELONI AL QUIRINALE BERLUSCONI SALVINI MELONI AL QUIRINALE

 

Anche gli ultimi sondaggi non sono affatto rassicuranti: Forza Italia è ormai stabilmente al di sotto della soglia di sicurezza del 10%. Tra i fedelissimi del leader azzurro comincia a montare la delusione e serpeggia sempre più il timore che con un Cavaliere "dimezzato" si possa  finire addirittura poco sopra il 5%. Se ciò accadesse per Forza Italia sarebbe la fine: si aprirebbe la definitiva resa dei conti all'interno del partito.

 

salvini meloni e berlusconi in conferenza stampa salvini meloni e berlusconi in conferenza stampa

Senza contare che a livello territoriale la Lega di Matteo Salvini già da tempo sta facendo campagna acquisti così come anche Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni. Persino l'"operazione scoiattolo" lanciata da Berlusconi tanti mesi fa e poi fallita ora sembra stia riprendendo quota ma a realizzarla stavolta è Giorgia Meloni. Infatti è da poco entrato nella squadra tricolore della Meloni a Montecitorio Salvatore Caiata, l'ex 5Stelle espulso prima delle elezioni del 4 marzo per una indagine per riciclaggio della Procura di Siena poi archiviata. Ma non è finita, perché si attendono altri ingressi. Tipo quello di Catello Vitiello (ora al gruppo misto) sospeso a suo tempo dal Movimento 5Stelle per massoneria.

salvatore caiata salvatore caiata

 

Insomma, l'operazione scoiattolo lanciata a suo tempo da Silvio Berlusconi per arruolare i grillini pentiti sembra stia ora prendendo quota ma a farla è Fratelli d’Italia. Ovviamente la cosa non ha lasciato indifferente il Cavaliere che ormai è sempre più ai ferri corti con il suo ex ministro Giorgia Meloni. Insomma, con Fratelli d'Italia Berlusconi userà la mano pesante. Anche l'ingresso della Gardini in Fdi ha lasciato strascichi tra i due partiti.

 

Per Berlusconi l'obiettivo della Meloni è chiaro:  ampliare i numeri dei suoi gruppi parlamentari per portare in dote a Matteo Salvini, in caso di crisi di governo dopo il 26 maggio, quanti più parlamentari possibile per la formazione di un eventuale governo di centrodestra, puntando ad avere in cambio uno o più ministeri.

 

elisabetta gardini elisabetta gardini

Nel frattempo la Lega del Capitano Salvini si rifà il look: a quanto si apprende avrebbe affidato ad un'agenzia di comunicazione con sede a Roma l'immagine dei candidati in vista delle elezioni europee del 26 maggio. Insomma, addio alle campagne elettorali "artigianali" di un tempo. Addio alle foto "fai da te" dei candidati. Tutte le foto dei candidati che presto vedrete in giro per tutta Italia saranno state scattate da un'agenzia di comunicazione con base a Roma. Anche questa è la nuova Lega d'"Italia".

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...