giorgia meloni e kais saied - 17 aprile 2024

L’ENNESIMO VIAGGIO DELLA DISPERAZIONE DI GIORGIA MELONI IN TUNISIA – LA DUCETTA TORNA PER LA QUARTA VOLTA IN DIECI MESI ALLA CORTE DI KAIS SAIED, PER PROVARE A TENERLO BUONO E CONVINCERLO A FRENARE IL FLUSSO DI MIGRANTI IN VISTA DELL’ESTATE. MA IL PRESIDENTE TUNISINO È INCAZZATO COME UNA BISCIA: ANCORA NON HA VISTO MANCO UNO DEI 900 MILIONI DI EURO PROMESSI DAL MEMORANDUM UE-TUNISIA – LA DUCETTA CI RIPROVA, MA GERMANIA E PAESI DEL NORD STORCONO IL NASO DI FRONTE ALLA DERIVA AUTORITARIA DI TUNISI…

1. MELONI A TUNISI, AL VIA IL BILATERALE CON SAIED

giorgia meloni e kais saied 17 aprile 2024 2

(ANSA) - La premier Giorgia Meloni è giunta al Palazzo presidenziale di Cartagine, dove è stata accolta dal presidente della Repubblica tunisina, Kais Saied. Dopo la presentazione delle delegazioni, a quanto si apprende, si terranno l'incontro bilaterale fra Meloni e Saied e, parallelamente, la riunione dei ministri con il loro omologhi tunisini.

 

Della delegazione italiana, fra gli altri, fanno parte il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, quella dell'Università e della ricerca Anna Maria Bernini, e il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli. La delegazione tunisina è composta dal ministro dell'Interno Kamel Feki, da quello degli Affari esteri Nabil Ammar, e da quello dell'Insegnamento superiore e della ricerca scientifica Moncef Boukthir.

 

anna maria bernini e matteo piantedosi kais saied giorgia meloni

Come è stato spiegato da fonti italiane alla vigilia della visita, uno dei temi centrali dell'incontro sarà la cooperazione in materia migratoria, ed è prevista la firma di tre strumenti nell'ambito del Piano Mattei: un accordo sul sostegno diretto al bilancio dello Stato tunisino a favore dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili; una linea di credito a favore delle piccole e medie imprese tunisine; un protocollo d'intesa tra il Ministero dell'università e della ricerca italiano e l'omologo tunisino che fornirà il quadro per la cooperazione in questo ambito.

 

2. MELONI A TUNISI, COSA C’È DIETRO IL NUOVO ACCORDO PER RASSICURARE LO SPAZIENTITO SAIED

Estratto dell’articolo di Leonardo Martinelli per www.repubblica.it

 

Incontrerà stamani Kais Saied nel suo palazzo a Cartagine, a picco sul mare. E in appena dieci mesi è la quarta volta per Giorgia Meloni. L’obiettivo è tenere buono lo spazientito presidente tunisino, che non ha ancora visto neppure l’ombra dei 900 milioni di euro, il grosso dell’assistenza macroeconomica prevista dal memorandum Ue-Tunisia, firmato nel luglio 2023 alla presenza di Meloni, ancora lei.

 

giorgia meloni e kais saied 17 aprile 2024

Per mesi quell’accordo sembrava aver convinto Saied a frenare con diligenza il flusso migratorio (tunisini ma soprattutto subsahariani) diretto dalle sue coste verso Lampedusa. Ma nelle ultime settimane i barchini metallici strapieni di migranti hanno ricominciato a navigare verso la Sicilia. E così Meloni […] è ora costretta a ritornare a Cartagine, a calmare Saied.

 

Ma in che modo? Secondo fonti vicine alla presidenza del Consiglio, proporrà alcuni “contentini” nell’ambito del piano Mattei, la sua idea di cooperazione con l’Africa. Dovrebbero essere firmati tre accordi: uno a sostegno diretto del bilancio dello Stato tunisino a favore dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili; una linea di credito per le piccole e medie imprese tunisine; un protocollo d’intesa tra i rispettivi ministeri dell’Università della ricerca. […]

giorgia meloni e kais saied 17 aprile 2024

 

Non è ancora chiaro a quanto ammontino finanziariamente i nuovi accordi previsti tra l’Italia e la Tunisia, forse alcune decine di milioni di euro: di sicuro non saranno risolutivi per un paese, che resta a rischio di default per le finanze pubbliche. E le cui esigenze di finanziamento si contano in miliardi di dollari (vedi il prestito del Fondo monetario internazionale da 1,9 miliardi di dollari mai arrivato, il cui negoziato è ormai completamente bloccato) o il quasi miliardo di euro (i 900 milioni) del memorandum, vincolati proprio al prestito Fmi.

 

Stasera Meloni raggiungerà Bruxelles, dove si terrà il Consiglio europeo e forse cercherà di convincere i suoi partner a sbloccare quei 900 milioni, nonostante l’assenza del prestito del Fondo monetario […]. Ma la Germania e i Paesi del Nord, sensibili al tema dei diritti umani (due parole mai pronunciate da Meloni nelle sue trasferte tunisine) storcono il naso di fronte alla deriva autoritaria di Saied. E non sono d’accordo per il momento a concedergli niente.

giorgia meloni ursula von der leyen mark rutte kais saied

 

Dopo l’incontro con Meloni vedremo proprio come reagirà il presidente tunisino. A Cartagine non si tengono mai conferenze stampa […]. Agli incontri di questo tipo, seguono in genere video con monologhi dei protagonisti. Nel caso specifico dovrebbero esserci quello di Meloni, poi il video di Saied. Nei giorni scorsi l’uomo, enigmatico e imprevedibile, è sembrato irritato.

 

Quattro giorni fa ha fatto mettere online un video dove dichiarava che “la Tunisia non accetta di trattare con nessuno (ndr, inteso paese straniero) se non su un piede di parità” e ha ribadito che la Tunisia non vuole essere un paese di transito di migranti, né uno dove possano installarsi. Insomma, che a Meloni non passi per la testa l’idea di un hotspot in terra tunisina.

giorgia meloni kais saied vertice italia africa

 

Lunedì sera altro video e altra bordata: “Chi pensa di metterci sotto tutela, si sbaglia”. Quasi a mettere le mani avanti prima dell’arrivo dell’”amica” italiana, che resta comunque l’unica in Europa capace ancora di parlargli, pur di portare a casa una gestione soddisfacente del flusso migratorio. A uso e consumo della sua campagna elettorale.

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"