francesco gilioli alessandro giuli gennario sangiuliano maria rosaria boccia

L’INCHIESTA BOCCIA-SANGIULIANO TOCCA LE STANZE DEL GOVERNO – FRANCESCO GILIOLI, L’EX CAPO DI GABINETTO DEL MINISTERO DELLA CULTURA SILURATO DA GIULI, ERA STATO SENTITO DAI PM LA SETTIMANA SCORSA DOPO L’ESPOSTO DELL’EX MINISTRO CONTRO MARIA ROSARIA BOCCIA – CON GLI INQUIRENTI GILIOLI HA PARLATO NON SOLO DEI PRESUNTI RICATTI CHE GENNY DELON AVREBBE SUBITO DALLA “POMPEIANA ESPERTA” – IERI I CARABINIERI SI SONO PRESENTATI DUE VOLTE AL MINISTERO, CHIEDENDO DI ACQUISIRE UN LUNGO ELENCO DI DOCUMENTI…

https://roma.repubblica.it/cronaca/2024/10/15/news/gilioli_in_procura_carabinieri_al_collegio_romano_boccia_sangiuliano-423555210/

 

Estratto dell’articolo di Andrea Ossino e Giuseppe Scarpa per “la Repubblica”

 

FRANCESCO GILIOLI

Un pomeriggio intero trascorso in procura a Roma, seduto davanti ai magistrati, all’interno di una stanza, lontano da occhi indiscreti. A raccontare la sua verità sul caso Boccia—Sangiuliano. Francesco Gilioli, ormai ex capo di gabinetto del ministero della Cultura, è stato convocato dai pm. E con gli inquirenti ha parlato a lungo, e non solo dei presunti ricatti che l’ex ministro avrebbe subito da parte della manager.

 

Lo ha fatto prima di essere sostituito dal neo ministro Alessandro Giuli, e soprattutto prima che i carabinieri bussassero alla porta del dicastero di via del Collegio Romano, chiedendo di acquisire un lungo elenco di documenti.

 

Mai fino ad ora l’inchiesta Boccia-Sangiuliano aveva toccato così da vicino le stanze del governo. Questa settimana è emersa l’ennesima prova del fatto che il caso giudiziario è presto diventato politico. Un caso da non archiviare come una vicenda di gossip di fine estate, tanto più che il 6 settembre è costato la poltrona al ministro Gennaro Sangiuliano. E che Maria Rosaria Boccia, collaboratrice mai contrattualizzata, è indagata per lesioni e minacce al corpo dello Stato.

 

alessandro giuli al senato FOTO LAPRESSE

A distanza di un mese, anche il braccio destro di Sangiuliano è saltato, cacciato da Giuli in fretta e furia venerdì scorso con una pec e un comunicato stampa in cui giustificava l’improvvisa rottura con la circostanza che sarebbe «venuto a mancare il rapporto fiduciario». Una frase che ha generato una marea di speculazioni, senza che da via del Collegio Romano si precisasse in cosa consistesse il tradimento di Gilioli.

 

Ma riavvolgiamo il nastro di una storia divenuta all’improvviso complessa e i cui potenziali risvolti giudiziari terrorizzano i palazzi del potere. Partiamo dal faccia a faccia tra Gilioli e i magistrati romani di piazzale Clodio. Un lungo colloquio che ha toccato tutte le corde dell’affaire Boccia, la nomina mai ratificata dell’imprenditrice di Pompei come consigliere di Sangiuliano per i grandi eventi.

 

Maria Rosaria Boccia GENNARO SANGIULIANO GIUSEPPE CRUCIANI

Gilioli nella vicenda ha avuto un ruolo da assoluto protagonista. Di fatto è stato lo stesso Sangiuliano a chiamarlo in causa citandolo diverse volte nel suo esposto. L’allora ministro ha raccontato di un messaggio WhatsApp che ha inviato a Gilioli: «Per quel consigliere da nominare ( Boccia, ndr) tieni fermo. Ne parliamo a fine agosto». E ha ricordato «le perplessità che il capo di gabinetto mi aveva evidenziato circa alcune incongruenze del curriculum e l’eventualità di conflitti di interesse per pregresse attività della Boccia proprio nel campo dell’organizzazione dei grandi eventi».

 

francesco gilioli

Insomma, il capo di gabinetto sarebbe stato decisivo, secondo questa ricostruzione: il suo parere avrebbe fatto cambiare idea a Sangiuliano. Da quel momento in poi l’intera vicenda è precipitata, perché Boccia — questa la tesi dell’ex ministro — ha iniziato a ricattarlo. È su questo aspetto che i pm vogliono vederci chiaro. Ma non solo. A Gilioli i magistrati hanno chiesto informazioni anche su altri incarichi, altre assegnazioni. Per verificare le sue parole, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno cercato tra gli archivi del ministero.

 

MARIA ROSARIA BOCCIA E GENNARO SANGIULIANO AL FESTIVAL DEL LIBRO POSSIBILE POLIGNANO A MARE 1

Lo hanno fatto ieri mattina, dopo aver parlato con il neoministro. Hanno presentato un lungo elenco di documenti richiesti dai sostituti procuratori Barbara Trotta e Giulia Guccione, e dall’aggiunto Giuseppe Cascini. I pm coordinati dal capo Francesco Lo Voi vogliono leggere i contratti, le nomine abbozzate, firmate e non. […]

 

 Forse è per questo che, sempre ieri, nel tardo pomeriggio i militari dell’Arma sono tornati in via del Collegio Romano. A caccia di mail, atti, rendiconti, comunicazioni, eventuali spese sostenute per l’imprenditrice. Un aspetto questo che, se riscontrato, interesserebbe anche alla Corte dei conti e ai magistrati del tribunale dei ministri che indagano su Sangiuliano.

 

BORDELLA - POSTER BY MACONDO

Sono diversi, infatti, i filoni di inchiesta che mirano ad approfondire il caso. Uno di questi riguarda anche i profili social di Maria Rosaria Boccia. Ultimamente Instagram le ha limitato l’utilizzo. Una circostanza che l’imprenditrice ha pubblicamente denunciato. […]

le supercazzole di alessandro giuli meme by 50 sfumature di cattiveriaGENNARO SANGIULIANO - MARIA ROSARIA BOCCIA chi ha incastrato sangiuliano – murale sul caso boccia genny

FRANCESCO GILIOLI

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…