giovanni donzelli andrea delmastro delle vedove

L’INTERVENTO DI GIOVANNI DONZELLI SUL CASO COSPITO E’ UNA PALESE VIOLAZIONE DELLE NORME: NESSUNA RELAZIONE DI SERVIZIO CHE RIPORTI, ANCHE INDIRETTAMENTE, I DIALOGHI DI BOSS MAFIOSI RECLUSI AL 41 BIS (POTENZIALMENTE CONTENENTE UNA O PIÙ NOTIZIE DI REATO) PUÒ ESSERE FATTA CIRCOLARE COSÌ - PERSINO IL MINISTRO NORDIO HA DOVUTO AMMETTERE CHE QUELLE RELAZIONI “SONO SEMPRE SENSIBILI” - LA RESPONSABILITÀ POLITICA DI DELMASTRO E DONZELLI È EVIDENTE: CHE ASPETTANO A DIMETTERSI?

GIOVANNI DONZELLI.

Estratto dell’articolo di Fabio Tonacci e Giuliano Foschini per “la Repubblica”

 

Da qualunque lato la si prenda, la storia dell’intervento in Aula dell’onorevole Giovanni Donzelli — per come è nato e per la materia sensibilissima che ne ha costituito il contenuto — è senza precedenti. Forse non un reato (lo stabilirà la procura di Roma), ma di certo una palese violazione delle norme basilari che regolano i rapporti tra l’amministrazione dello Stato, il Parlamento, il circuito carcerario e le procure antimafia.

 

GIOVANNI DONZELLI GIORGIA MELONI

Della quale, stando a quanto riferiscono fonti di Palazzo Chigi, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, era all’oscuro. Né basterà al sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove nascondersi dietro la “natura amministrativa” degli atti che ha passato al collega di partito per provare che erano ostensibili: nessuna relazione di servizio che riporti, anche indirettamente, i dialoghi di boss mafiosi reclusi al 41 bis — potenzialmente contenente una o più notizie di reato — può essere fatta circolare così.

 

[…] la Direzione generale “Detenuti e trattamento” del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) invia per email al dicastero della Giustizia il file con le relazioni di servizio sull’anarchico Alfredo Cospito detenuto allora nell’istituto di Bancali, a Sassari.

ANDREA DELMASTRO DELLE VEDOVE

 

Sono state scritte dagli operatori del Gruppo operativo mobile (Gom) che […] riportano le conversazioni dei reclusi. Di norma finiscono alla Direzione nazionale antimafia e alla Distrettuale competente ma, in questo caso, le ha chieste Nordio quindi sono state mandate anche al suo capo di Gabinetto e al sottosegretario Delmastro che ha la delega al Dap.

 

INFORMATIVA DI CARLO NORDIO ALLA CAMERA SUL CASO COSPITO

[…] vige il principio di precauzione: potrebbero contenere notizie di reato perciò devono essere vagliate da un magistrato che deciderà cosa farne. La prova è che proprio quella relazione, tra le altre, è servita alla Dna per formulare il parere sull’opportunità o meno di mantenere Cospito al 41 bis, giunto martedì sul tavolo di Nordio: si apre uno spiraglio, perché se da una parte la Dna conferma la valutazione che lo aveva portato a maggio al carcere duro, dà conto anche delle novità intervenute e segnalate dal legale dell’anarchico. Come a dire che, qualora il ministero dovesse decidere un’attenuazione del regime, gli inquirenti dell’Antiterrorismo non alzerebbero barricate. In quei documenti c’è dunque il futuro di Cospito.

ANDREA DELMASTRO DELLE VEDOVE 1

 

[…] Ma Delmastro, a quanto pare, questo non lo sa. O finge di non saperlo. Quindi tra lunedì e martedì riferisce a Donzelli il contenuto di una delle relazioni: casualmente, quella del 13 gennaio scorso che riporta della visita in cella a Cospito dai quattro deputati del Pd Serracchiani, Verini, Orlando e Lai. Aggiunge i dettagli delle chiacchierate nel cortiletto del carcere sassarese.

 

ALFREDO COSPITO NEL 2013 (A SINISTRA) E NEL 2022 (A DESTRA)

A Francesco Presta, boss della ‘ndrangheta, che lo esortava a continuare la protesta per l’abolizione del 41 bis («devi mantenere l’andamento, vai avanti», «sarebbe importante che la questione arrivasse a livello europeo e magari ci levassero l’ergastolo ostativo») Cospito ha risposto: «Fuori non si stanno muovendo solo gli anarchici, ma anche altre associazioni. Adesso vediamo che succede a Roma». Francesco Di Maio, uomo dei Casalesi, era sulla stessa linea di Presta: «Pezzetto dopo pezzetto, si arriverà al risultato».

 

andrea delmastro

Persino il ministro Nordio ha dovuto ammettere che quelle relazioni «sono sempre sensibili». A prescindere da come finirà l’inchiesta romana, la responsabilità politica di Delmastro prima e Donzelli poi (quest’ultimo è anche vicepresidente del Copasir, dove affluiscono decine di carte top secret: userà anche quelle come una clava in Parlamento?) è evidente.

 

Non foss’altro per la catena di versioni contraddittorie che i due hanno fornito nelle ultime 48 ore. Sulle prime Donzelli ha parlato di «accesso agli atti», ma la procedura di accesso, regolata dalla legge 241, ha delle tempistiche che non sono compatibili con i fatti per come si sono svolti. E per avere esito positivo serve un provvedimento motivato approvato dal Guardasigilli stesso. La pratica non c’è, infatti Nordio non ha detto alcunché al riguardo.

carlo nordio 1

 

Ultimo punto: la premier Giorgia Meloni sapeva che Donzelli avrebbe attaccato l’opposizione sfruttando le informazioni che gli aveva passato sottobanco il sottosegretario? Delmastro, in un colloquio con Repubblica , si è limitato a dire: «La premier sta svolgendo credo tutte le ricostruzioni. Ho motivo di ritenere che quello che sto dicendo sia provato, semplicemente perché è vero».

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?