nicola zingaretti luigi di maio

C’È CHI DICE NO (SOLO PER PROVARE A FREGARE I GRILLINI) – ANPI, ANCI, SARDINE, EX DEMOCRISTIANI, EX COMUNISTI: CRESCE IL FRONTE DEL NO AL REFERENDUM SUL TAGLIO DEI PARLAMENTARI, STORICA BANDIERA DEL MOVIMENTO 5 STELLE – IL PD OVVIAMENTE NON SA CHE FARE. PER ORA DISERTA LE TRIBUNE ELETTORALI, MA MOLTI DIRIGENTI SI SONO GIÀ SCHIERATI...

Fabio Martini per “la Stampa”

 

taglio parlamentari

Unascena così originale, in 60 anni di Tribune elettorali, non si era mai vista. Sono le 17,05 del 19 agosto, su Raidue è in programma la Tribuna con rappresentanti del Sì e due del No in vista del referendum sul taglio dei parlamentari, ma a sorpresa la giornalista di Rai Parlamento Federica De Vizia annuncia: «Il Pd ha rinunciato allo spazio e il Movimento Cinque stelle non ha potuto garantire la presenza di un proprio esponente. Sono invece presenti gli esponenti del No».

 

RADICALI PER IL NO AL REFERENDUM

Trascorrono 24 ore e su Raitre va in onda una nuova puntata e stavolta tocca al direttore Antonio Preziosi replicare: Pd e Cinque stelle «hanno rinunciato». Una sequenza che hanno visto in pochi e infatti non se ne è saputo nulla, ma si tratta di due forfait a dir poco irrituali, che raccontano di un crescente imbarazzo nei principali partiti di governo in vista del referendum del 20 e 21 settembre.

 

LUIGI DI MAIO NICOLA ZINGARETTI BY EDOARDOBARALDI

La rinuncia dei Cinque stelle a mettere la faccia su una riforma fortemente voluta (la riduzione dei parlamentari da 945 a 600) è una sorpresa che potrebbe preludere ad un impegno a mezzo servizio.

 

E quanto al Pd, l'assenza alle Tribune Rai è solo l'ultimo atto di uno "squagliamento politico" sul fronte referendum, che sinora ha consentito a Nicola Zingaretti di non dire chiaro e tondo se il suo partito è per il Sì. O se all'ultimo momento glisserà sulla "libertà di coscienza".

ZINGARETTI - CONTE - DI MAIO

 

La storia che precede questa incertezza è nota solo nella parte che riguarda le votazioni in Parlamento: sinché era all'opposizione, il Pd si è espresso fermamente - e per tre volte - per il no alla riduzione dei parlamentari, ma una volta entrato al governo ha votato convintamente sì, in cambio dell'impegno (pentastellato) di convergere su riforme regolamentari, costituzionali ed elettorali che un anno dopo sono rimaste sulla carta.

 

Emanuele Macaluso

Un atteggiamento ondivago che ha prodotto un fenomeno del tutto inatteso, che è la vera "notizia" di questi giorni: a sinistra - in modo carsico, spontaneo e non organizzato - si è sviluppata una diffusa corrente di opinione a favore del no al taglio dei parlamentari.

 

L'aspetto più originale sta nell'identità frastagliatissima di questo fronte: organizzazioni della sinistra tradizionale come l'Anpi e l'Arci, ma anche i ragazzi delle Sardine; intellettuali come Alberto Asor Rosa, Mario Tronti, Massimo Cacciari ma anche decine di migliaia di "mi piace" che sulla Rete stanno gratificando i fautori del No.

CIRIACO DE MITA

 

Se uno dei leader della Cisl come Marco Bentivogli esce allo scoperto contro la riforma, il prolungato silenzio dei capi della Cgil sembra escludere una campagna a favore del Sì. E ancora: contro il taglio dei parlamentari si schiera un giornale come il Manifesto, ma anche personaggi che durante la Prima Repubblica si sono combattuti e che fanno ancora opinione, come il comunista Emanuele Macaluso (quelli del Pd «hanno calato le braghe»), il democristiano Ciriaco De Mita («con freddezza voterò no»), il socialista Rino Formica: «Se vince il Sì, ci sarà un'ondata antiparlamentare: sarà la breccia di Porta Pia capovolta».

NICOLA ZINGARETTI GIORGIO GORI

 

In pochi giorni una breccia si è intanto aperta nel Pd: dietro gli apripista Tommaso Nannicini, Matteo Orfini, Gianni Pittella, Giorgio Gori, Gianni Cuperlo e i Democratici per il No, sta per posizionarsi a sorpresa un personaggio come il governatore della Campania Vincenzo De Luca.

 

luigi di maio strappa le poltrone in piazza montecitorio flash mob m5s per il taglio dei parlamentari

E proprio in una delle regioni dove si voterà in abbinata col referendum. Certo, questo smottamento a sinistra per ora non illude i fans del No sulla possibilità di una vittoria, anche perché il taglio dei parlamentati è passato alla Camera col 97,1 per cento di voti favorevoli.

 

Ma il Pd di Zingaretti sta architettando contromisure decisamente originali, pur di pronunciarsi il più tardi possibile e in ogni caso per impedire che il 2,9 per cento di no in Parlamento diventi un 30-40 per cento di no popolari.

 

GIANNI CUPERLO COME IAN CURTIS

Dice Carmine Fotia, dei Democratici per il No: «Nella storia di un partito strutturato come il Pd non si era mai visto che una decisione così strategica venga presa senza il voto negli organismi di partito».

 

Altrettanto hard la decisione che era stata assunta dai vertici del Pd sulla festa nazionale dell'Unità in programma a Modena: vietato parlare di referendum nei 19 giorni di dibattiti. Poi l'ex presidente del partito, Gianni Cuperlo, si è fatto sentire, ha dovuto litigare per spiegare che far finta di nulla era inconcepibile. È stato "concesso" un confronto con Maurizio Martina. Durerà un'ora.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)