L’ULTIMATUM DI ZANDA AI GRILLINI: “RIFIUTARE DI VOTARE VASCO ERRANI RELATORE ALLA MANOVRA È UN GRAVE ERRORE POLITICO. SE SI CONTINUA COSÌ DOPO IL VOTO SUL COLLE ANDIAMO DRITTI ALLE ELEZIONI" – L’EX CAPOGRUPPO PD AL SENATO AVVISA I PARTITI DELLA MAGGIORANZA E MENA SUGLI "ERRORI" DEI GRILLINI: "ULTIME MOSSE MALDESTRE. STA NELLE LORO MANI RAFFORZARE O INDEBOLIRE L'ALLEANZA GIALLO-ROSSA” – "UNO SGAMBETTO M5S PER LE NOMINE RAI? SAREBBE UN AUTOGOL"

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luigi zanda foto di bacco luigi zanda foto di bacco

(ANSA) - "Sta nelle mani grilline rafforzare o indebolire l'alleanza giallo-rossa. Le ultime mosse sono state maldestre e rifiutare di votare Vasco Errani relatore alla manovra è un grave errore politico". A dirlo è Luigi Zanda, ex capogruppo del Pd al Senato, in un'intervista a La Repubblica.

 

"Sinora lo spirito di coalizione ha funzionato - sottolinea -. Ma nelle ultime settimane al Senato la coalizione che sorregge il governo Draghi in varie occasioni non ha dimostrato quella responsabilità e compattezza che sono indispensabili in una fase tanto difficile per il Paese. In una coalizione ci si sta per collaborare, non per farsi la guerra. A tutti i partiti della maggioranza è richiesta compattezza, non di distinguersi maldestramente".

 

GIUSEPPE CONTE GIUSEPPE CONTE

Maldestri i grillini? Ma anche i renziani e il centrodestra che hanno mandato sotto il governo sul decreto Capienze? "Sono mosse maldestre tutte - risponde Zanda -. Su un decreto delicatissimo tre partiti di maggioranza (Iv, Fi e Lega) hanno votato emendamenti su cui il governo aveva dato parere contrario".

 

Per Zanda, "è evidente che se da ora a fine gennaio si dovessero ripetere fatti negativi come quelli accaduti nell'ultimo periodo al Senato, vorrebbe dire che dopo le elezioni del nuovo presidente della Repubblica, si romperebbe tutto e andremmo di corsa alle elezioni con conseguenze sull'economia e sulla nostra reputazione internazionale".

 

 

ZANDA "GRAVE SBAGLIO DEI GRILLINI

Giovanna Casadio per “la Repubblica”

 

luigi zanda marco follini foto di bacco (2) luigi zanda marco follini foto di bacco (2)

«Sta nelle mani grilline rafforzare o indebolire l'alleanza giallo- rossa . Le ultime mosse sono state maldestre e rifiutare di votare Vasco Errani relatore alla manovra è un grave errore politico».

 

Luigi Zanda, ex capogruppo del Pd al Senato, politico di lungo corso, lancia l'allarme. Non solo per gli «errori» dei 5S, ma anche perché «in coalizione si sta per collaborare, non per farsi la guerra».

 

E qui il riferimento è anche a renziani, forzisti e leghisti che hanno mandato sotto il governo sul decreto Capienze: «Di questo passo dopo il voto sul presidente della Repubblica si va di corsa alle urne».

 

Senatore Zanda, i 5Stelle non votano con il Pd il relatore della manovra, segno di inaffidabilità?

«È un segnale negativo per molte ragioni. La prima perché Errani è un senatore di Leu competente e scrupoloso. Poi perché in una maggioranza di coalizione, la rotazione degli incarichi parlamentari è necessaria. Infine perché i 5Stelle hanno già la posizione più importante per seguire la legge di Bilancio, ovvero la presidenza della commissione con Daniele Pesco. Rifiutare Errani è un grave errore politico».

 

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luigi zanda foto di bacco (2) luigi zanda foto di bacco (2)

«Sinora lo spirito di coalizione ha funzionato. Ma nelle ultime settimane al Senato la coalizione che sorregge il governo Draghi in varie occasioni non ha dimostrato quella responsabilità e compattezza che sono indispensabili in una fase tanto difficile per il Paese. In una coalizione ci si sta per collaborare, non per farsi la guerra. A tutti i partiti della maggioranza è richiesta compattezza, non di distinguersi maldestramente».

 

luigi zanda foto di bacco luigi zanda foto di bacco

Maldestri i grillini? Ma anche i renziani e il centrodestra che hanno mandato sotto il governo sul decreto Capienze?

«Sono mosse maldestre tutte. Su un decreto delicatissimo tre partiti di maggioranza (Iv, Fi e Lega) hanno votato emendamenti su cui il governo aveva dato parere contrario».

 

Veti incrociati e tensioni, chi è colpevole?

«Non do pagelle a nessuno, ma è evidente che se da ora a fine gennaio si dovessero ripetere fatti negativi come quelli accaduti nell'ultimo periodo al Senato, vorrebbe dire che dopo le elezioni del nuovo presidente della Repubblica, si romperebbe tutto e andremmo di corsa alle elezioni con conseguenze sull'economia e sulla nostra reputazione internazionale».

 

Ma lo sgambetto grillino a Pd e Leu è una scoria della vicenda delle nomine Rai, in cui Conte se l'è presa anche con il Pd?

«Lo escludo nel modo più assoluto, se così fosse sarebbe un autogol».

 

L'alleanza tra il Pd e i 5Stelle traballa, secondo lei? La strategia e la scommessa politica dem è da rivedere?

«L'alleanza l'ho sempre ritenuta tattica e contingente, prendendo atto delle distinzioni tra i due partiti. Al tempo stesso l'augurio era che si potesse rafforzare. Ma sta anche nelle mani grilline determinare se il nostro rapporto è destinato a rafforzarsi o indebolirsi.

errani terremoto errani terremoto

 

Quando è nato il governo Draghi, nella maggioranza c'era un vero spirito positivo, la coscienza del momento drammatico dell'Italia e della conseguente necessità della compattezza massima. Sarebbe un delitto politico se pezzi della maggioranza non si riconoscessero più in quella fotografia».

 

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