mario draghi mannelli il fatto quotidiano

SALVATE DRAGHI DALLA BAVA DI CHI LO OSANNA - GIAN ANTONIO STELLA: "DA UN PAIO DI SETTIMANE IN QUA, SI È LETTO DI TUTTO. CHE IL NUOVO PREMIER NON SOLO È MEGLIO DI CONTE MA ''HA PIÙ STILE E HA UN VOLTO MOLTO CINEMATOGRAFICO, CHE HA UNA MOGLIE DI ORIGINI ARISTOCRATICHE, CHE ECCELLEVA NEL BASKET, CHE È UN FONDISTA PROVETTO CHE NELLO JOGGING. CLIENTE CON LA MOGLIE AL SUPERMERCATO NELL'ATTO DI SPINGERE IL CARRELLO SENZA L'ASSISTENZA DI UNO SCHIAVO NUBIANO. AMATO AL MERCATO RIONALE PINCIANO E BENEDETTO DALLE SUORE CLARISSE DI CITTÀ DELLA PIEVE…"

GIAN ANTONIO STELLA

Gian Antonio Stella per il "Corriere della Sera"

 

Salvate il soldato Draghi. Perché a leggere gli osanna, le pennellate e i salamalecchi di questi giorni, sia pure accompagnati sul fronte opposto da selve di insulti e ironie, vengono in mente certe iscrizioni apologetiche tipo quella lasciata alla Porta al Serraglio di Prato: «Qui Giuseppe Garibaldi sottratto alle austriache insidie fermossi due ore la venseesima (sic) notte d' agosto del 1849...» Un capolavoro, tra 253 tonanti epigrafi censite nella sola Toscana. Figuratevi in tutta l' Italia.

 

mario draghi

Anche Mario Draghi «fermossi due ore». Accadde «qualche anno fa, diciamo una trentina», alla trattoria «Sogni d'oro» a Monteverde, in Irpinia, paese d' origine di un pezzo della famiglia e la signora Elena, la cuoca, ha raccontato a una tivù locale di ricordare perfettamente che si sistemò con gli zii «a quel tavolo laggiù in fondo» e mangiò «una specialità particolare, cioè la braciola» che lì in paese è un involtino al pomodoro: «Draghi è una persona educata e umile e suo zio Fulvio ne tesseva le lodi ed era sicuro che il nipote avrebbe fatto carriera».

 

mario draghi al quirinale

Il cugino invece, che vive a Genova, viene sempre a mangiare i cavatelli». Ma sia chiaro: guai a chi pensi che Draghi sia l'ennesimo figlio di quella terra irpina che per Ciriaco De Mita ospitava «il 70% dell'intelligenza italiana» al punto che un giorno Napoli «si sarebbe chiamata Avellino Marittima».

 

Manco il tempo che l'ex presidente della Bce venisse arruolato tra i romani romanisti tottiani cresciuti dall' istituto Massimo e sono saltati su i veneti, pronti a ricordare un altro pezzo della famiglia paterna strettamente legata a Padova e Venezia tanto da spingere il Gazzettino a salutarlo come «il primo veneto a Palazzo Chigi mezzo secolo dopo il vicentino Mariano Rumor».

 

mattarella e mario draghi al quirinale

Ed ecco l' intervista a due gemelli amici d' infanzia, Gino e Giampaolo, l' uno oggi avvocato e l' altro docente universitario, coi quali il presidente del Consiglio condivise anni di vacanze estive in riva al Brenta e qualche puntata a pesca dalle parti di Chioggia. Per non dire del ricordo dei primi incontri di Mario con Serenella, sposata a Stra, «nella chiesetta di villa Morosini Antonibon Cappello» e subito omaggiata per lontani legami familiari come parente dei Medici di Firenze.

 

mario draghi al quirinale

Fino a qui, per carità, cronaca. Pedaggio scontato anche per chi, pur avendo da anni ruoli pubblici, ha sempre cercato di stare alla larga dalle copertine dei rotocalchi. Oddio, non che l' incursione nella vita privata sia una novità assoluta. Basti ricordare un libro che qualche anno fa raccontò d' una visita all' allora premier Silvio Berlusconi in Sardegna, dove il futuro governatore si presentò eroico «nonostante non potesse quasi camminare per il taglio profondo che si era fatto sugli scogli di Porto Rotondo, facendo diventare rosso di sangue un grande tratto di mare».

 

Testuale. Roba che manco un capodoglio fiocinato...Tutto già visto. Ricordate Carlo Azeglio Ciampi? «La zia Milla era tra le più impegnate in diocesi». «Ho donato al Presidente pasta di grano duro trafilata in ottone e mozzarella di bufala campana per ringraziarlo d' aver dato "un grande contributo a Napoli, apprezzando la tipicità della sua cucina"». «I lavoratori "rossi" del cantiere navale di Livorno suonano felici le sirene».

mario draghi gary sinise

 

Silvio Berlusconi? «Silvio è uno chansonnier amabile, un fine dicitore con la pasta vocale di Frank Sinatra». «Segreterie e collaboratori si alternano, con diversi turni, mentre il Cavaliere sembra l' omino delle pile Duracell: chi scrive riesce a stento a girare lo zucchero nella tazzina del caffè, nello stesso tempo in cui il presidente di Forza Italia fa almeno tre cose».

 

Mario Monti? «La sua riservatezza è proverbiale, tanto che intervistato davanti a casa quando era in predicato per diventare il nuovo ministro dell' Economia al posto di Giulio Tremonti, rispose con un "no comment" anche alla domanda sul nome del suo golden retriever».

 

MARIO DRAGHI – VIGNETTA DI MANNELLI PER IL FATTO QUOTIDIANO

Il punto di partenza, per capire tanta devozione verso chi è al potere, devozione che non è neanche parente del rispetto e a volte è vissuta con sofferenza da chi è sommerso da elogi spropositati, come è nel caso di Draghi, resta un geniale sonetto di Trilussa: «Disse un Porco a la Quercia / "Tu sei grande, / forte e potente! / È tanto che t' ammiro!" / "Lo so" rispose lei con un sospiro / "è un pezzo che t' ingrassi co' le ghiande!"». Figuratevi se in ballo non ci sono ghiande ma 209 miliardi di aiuti europei. Più tutta una serie di interventi, distribuzioni di incarichi, accelerazioni invocati da decenni...

 

Fatto sta che, da un paio di settimane in qua, si è letto di tutto. Che il nuovo premier non solo è meglio di Conte ma «ha più stile e, cinematograficamente, ha un volto molto cinematografico, da attore americano, interessante, affascinante», ideale come presidente Usa protetto da un bodyguard «come Jason Statham».

MARIO DRAGHI E IL SUO BRACCO UNGHERESE

 

Che è uguale identico a Clark Kent, che passa inosservato ma se vuole schizza nel cielo come Superman. Che ha una moglie «di origini aristocratiche e modi semplici» la quale un giorno, durante il G7 economico del 2017 a Bari, «accennò al ritornello di "Volare" di Modugno» ma tra gli applausi si schermì: «Non mi riprendete coi cellulari, mi raccomando. Mio marito ama molto la riservatezza». E poi che eccelleva nel basket tanto da venir premiato con «la retìna d' Oro».

 

Che è un fondista provetto che nello jogging, accompagnato dal suo bracco ungherese, «trova un momento di evasione dagli impegni istituzionali» per pensare e «trovare soluzioni a problemi complessi» e insomma uno col «passo corto, lento e costante» così da correre la mezza maratona di Ostia arrivando nel 2005, cinquantottenne, al 4.131° posto «nell' apprezzabile tempo di 1h55'53"». Ed eccolo «pastore» in giacca e cravatta nel presepio napoletano di San Gregorio Armeno.

supermario draghi by un giorno da pecora 1

 

Cliente con la moglie al supermercato nell' atto di spingere il carrello senza l' assistenza di uno schiavo nubiano. Amato al mercato rionale Pinciano dal pescivendolo Manuel fiero che lui gli abbia negato un selfie: «Sa, è molto riservato». Benedetto dalle suore Clarisse di Città della Pieve che lo vedono a messa e «pregano per lui»... Avanti così e, pur essendo mille miglia lontano dal Duce che ci teneva assai a mostrarsi mentre nuotava o cavalcava il suo destriero (che alla sua voce «nitriva in modo significativo»: testuale) lo stesso Draghi finirà forse per invidiare i tempi in cui Benito poteva arginare l' eccesso di lodi mandando al troppo servile direttore della Gazzetta del Popolo telegrammi come questo: «Moderi atteggiamento ultra-demagogico della Gazzetta che facendo attendere miracoli finisce per sabotare l' opera del governo».

MARIO DRAGHI E SILVIO BERLUSCONIMARIO DRAGHIMARIA SERENELLA CAPPELLO E MARIO DRAGHI MARY DRAGHI POPPINSDRAGHETTI IN PIAZZAMARIO DRAGHI BY CARLIMARIO DRAGHI CON IL FACCIARIOmario draghi emmanuel macron PAPA FRANCESCO CON MARIO DRAGHI Mario Draghi

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, IL PREMIER CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)