Estratto dell’articolo di Manuel Follis per “La Stampa”
matteo salvini al salone nautico di genova
«Meglio colpire le banche che le barche». Il vicepremier Matteo Salvini in occasione del Salone Nautico di Genova ha spiegato che dieci anni fa «qualcuno pensava di salvare le casse dello Stato tassando le barche e noi abbiamo sostituito la R con la N. Penso sia giusto chiedere un sacrificio alle banche che faranno decine di miliardi di extraprofitti viste le decisioni della Bce».
Uno slogan dal sapore elettorale che sembra ignorare i segnali che arrivano dal mercato. Segnali che stanno costringendo la maggioranza a uno slalom complicatissimo nelle commissioni per trovare una quadra ai tanti provvedimenti che finiscono per avere un minimo comune denominatore: colpiscono la credibilità del sistema finanziario italiano. Eppure pochi giorni fa è stata Giorgia Meloni in persona a dire che il governo «non farà marcia indietro».
matteo salvini al salone nautico di genova
E comunque qualsiasi cambiamento potrà essere introdotto, purché l'importo «che abbiamo previsto in quasi 3 miliardi» resti uguale. Un bel rebus. Da un lato c'è il Dl Asset che presenta sia la tassa sugli extraprofitti sia gli interventi sul mercato dei crediti deteriorati e dall'altro il Ddl Capitali con le modifiche ai voti di lista nelle assemblee. Forse non è un caso che i quotidiani internazionali, a partire dal Financial Times, abbiano messo nel mirino non tanto o non solo le misure nel dettaglio, ma prima ancora la filosofia che sembra ispirarle.
utile netto delle banche italiane - la stampa
«Provate a chiedere che commenti stanno ricevendo le società italiane che di recente hanno collocato bond sul mercato», spiega un advisor. Il tutto senza contare che due dei tre provvedimenti citati introducono nuove regole da applicare al passato. Quello che gli investitori odiano di più.
matteo salvini al salone nautico di genova
matteo salvini - question time alla camera MATTEO SALVINI ANTONIO TAJANI marine le pen e matteo salvini a pontida