giorgia meloni matteo salvini

SALVINI TIFA SCISSIONE – IL “CAPITONE” SOGNA IL DISFACIMENTO DEI CINQUE STELLE PER METTERE ALL’ANGOLO LA MELONI: DA UN LATO, COOPTANDO GIORGIA E PROVARE A CONVINCERLA A ENTRARE NEL GOVERNO, CHE A QUEL PUNTO SAREBBE ANCORA PIÙ SPOSTATO SULL’ASSE DEL CENTRODESTRA. DALL’ALTRO, ANCHE SE LA “DUCETTA” NON ENTRASSE NELL’ESECUTIVO, SE ALCUNI GRILLINI USCISSERO POTREBBERO METTERLA IN OMBRA, NON LASCIANDOLE PIÙ L’ESCLUSIVA DELL’OPPOSIZIONE (CHE LA FA CRESCERE NEI SONDAGGI)

Ilario Lombardo per “La Stampa”

 

matteo salvini e giorgia meloni

I leghisti sognano di portare l' intero centrodestra al governo. E sognano di farlo subito. Non nella prossima legislatura. Matteo Salvini guarda il disfacimento del M5S con un occhio rivolto a Giorgia Meloni. Secondo gli uomini del leader del Carroccio, infatti, la rottura del fronte grillino potrebbe essere uno straordinario aiuto per la Lega, soprattutto se Fratelli d' Italia venisse cooptata nella maggioranza che sostiene il governo di Mario Draghi al posto di quello che rimarrà dei 5 Stelle in caso di scissione.

 

alessandro morelli con matteo salvini

«Se Meloni accettasse, nascerebbe di fatto un governo di centrodestra», spiega il viceministro ai Trasporti Alessandro Morelli, ex direttore di Radio Padania, a margine del convegno organizzato a Sorrento dall' Alis, Associazione logistica dell' intermodalità sostenibile, dove oggi interverrà Salvini.

 

MATTEO SALVINI IN SENATO APPLAUDE DRAGHI

Una scommessa spregiudicata che, ammette Morelli, si scontra con la volontà di Meloni di continuare comodamente a capitalizzare il fatto di aver occupato quasi tutto lo spazio dell' opposizione all' esecutivo tecnico-politico dell' ex banchiere. Non solo: l' ingresso di Fdi avrebbe un effetto dirompente anche sulla sponda a sinistra della coalizione, perché costringerebbe Pd, Leu e Italia Viva a riflettere sulla permanenza in un governo totalmente sbilanciato a destra.

giorgia meloni mario draghi

 

Tra i tavoli della terrazza dell' hotel Hilton di Sorrento, all' ora dell' aperitivo si discute delle possibili geometrie variabili della maggioranza e di quanto la polveriera dentro il M5S renda praticamente impossibile qualsiasi seria previsione di alleanza per il Quirinale. Quella del Colle è una partita che Salvini pensa di poter giocare da protagonista proprio grazie alla faida tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte. La spaccatura dei 5 Stelle in tante tribù incontrollabili sarebbe un serio problema per il Pd, perché non troverebbe alcuna garanzia solida di convergenza sui nomi. E a quel punto il centrodestra compatto potrebbe diventare regista degli equilibri.

GIORGIA MELONI VOTA NO ALLA FIDUCIA A MARIO DRAGHI

 

Tanto più perché la Lega si ritroverebbe a essere primo partito anche in Parlamento, come spera succeda a giorni Edoardo Rixi: «Mi piacerebbe vedere Meloni con noi nel governo, ma so che non lo farà - spiega l' ex sottosegretario della Lega - In realtà però una scissione del M5S avrebbe comunque un effetto sui numeri di Camera e Senato. La Lega potrebbe diventare di colpo il partito di maggioranza relativa».

 

GIORGIA MELONI CON MATTEO SALVINI SULLO SFONDO

Rixi non lo dice, ma la speranza di Salvini è anche di vedere un pezzo del M5S uscire comunque dalla maggioranza e mettere in ombra la Meloni. Non avrebbe più l' esclusiva dell' opposizione e questo, secondo i calcoli dei leghisti, potrebbe aiutare a sgonfiare i sondaggi in crescita che ormai danno la leader di Fdi in procinto di sorpassare il Carroccio.

 

MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI

I grillini divisi aiuterebbero soprattutto se dovessero riesumare l' armamentario movimentista di Alessandro Di Battista, che da mesi chiede al M5S di abbandonare il governo Draghi. Si riproporrebbe una sfida populista-sovranista che secondo il leader leghista potrebbe rimettere in competizione lo stesso bacino di voti e darebbe modo a lui di sopportare con più tranquillità la convivenza con i tecnici e le costrizioni della vita di governo.

GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...