mattia santori

CON LE SARDINE LO PSICODRAMMA PD DIVENTA FARSA! – NEI SOGNI DEL RICCIOLUTO MATTIA SANTORI CI SONO ELLY SCHLEIN SEGRETARIO E UNA COALIZIONE CON I 5 STELLE. POI PROPONE DI CAMBIARE IL NOME AL PD: “CHIAMIAMOLO 'PRESIDIO DEMOCRATICO', 'POLITICA PLURALE' (UN NOME PIU' BRUTTO NON C'E'?) - "NON CAMBI LA GESTIONE DI UN BAR SENZA CAMBIARE L’INSEGNA, E NON CAMBI L’INSEGNA SENZA CAMBIARE GESTIONE” – LA BORDATE CONTRO LE CORRENTI DEL PD: “C’È LA COSTANTE SENSAZIONE DI AVERE UN TAPPO SULLA TESTA CHE..."

Silvia Bignami per www.repubblica.it

 

mattia santori

"Mi sono iscritto. Formalmente. Non al Pd, ma alla costituente Pd. Ora posso dire la mia...". Mattia Santori lo dice con una punta di sarcasmo rivolto a quelli che lo hanno sempre zittito in quanto "non tesserato". La Sardina, consigliere eletto nel Pd da indipendente, ha cliccato il suo sì alla "chiamata" di Letta al congresso. "Ho aderito, ma è l’ultima chance".

mattia santori cannabis legale 2

 

Cosa l’ha convinta?

"Se si crea un momento di confronto, di autocritica e di contaminazione, io sento come un dovere di partecipare. Poi è chiaro che ora sono un po’ nel limbo, solo alla fine del percorso deciderò se iscrivermi. E credo che Bologna possa dare un contributo".

MATTIA SANTORI

 

In che modo?

"Mettendosi alla prova. La segreteria, i circoli devono aprirsi, mettersi in discussione anche loro. Io dico: vediamoci a un tavolo, col Pd provinciale, e creiamo un percorso dei circoli verso la popolazione e viceversa. Coinvolgiamo la società. Che fine hanno fatto le 30mila Sardine che tre anni fa riempirono le piazze? Come le invitiamo? Io ci sono, per provarci".

 

Le Sardine parteciperanno?

"Le Sardine dicevano una cosa: se fai cittadinanza attiva, stai già facendo politica. Sei chiamato a partecipare e vali più di quello che ti fanno credere. La proposta città 30 ad esempio nasce dalla proposta di una rete di attivisti.

 

mattia santori

Ora sta diventando una delibera. Questo vuol dire che fare politica è più semplice, vicino e bello di quanto tanti credano. Io sono a disposizione di questo messaggio: che ci crediate o no, c’è un partito che si apre. O partecipi o non puoi lamentarti".

 

Le primarie il 12 marzo la convincono? C’è chi chiede di fare prima, per fare opposizione.

"Iniziamo a lavorare. Se si fa bene si può anche far prima: questo è il senso di quello che ha detto Letta. Per me l’opposizione si può fare anche rigenerando il partito. E i motivi per farla purtroppo non mancano".

 

Lei definì il Pd “malato”. Qual è il nuovo partito che vuole costruire?

"Un partito che valorizzi le energie interne e faciliti il ricambio delle leadership, soprattutto per i giovani. L’habitat, la struttura deve essere sana".

 

Non lo è oggi?

mattia santori

"Oggi c’è la costante sensazione di avere un tappo sulla testa che non permette di crescere. Poi io resto convinto che alla fine del congresso ci dovrebbe comunque essere una riflessione sul nome: tu non cambi la gestione di un bar senza cambiare l’insegna, e non cambi l’insegna senza cambiare gestione".

 

Terrebbe l’Ulivo, nel simbolo?

"Si può tenere, ma chiamiamolo 'presidio democratico', 'politica plurale', diamo il senso di essere una comunità, perché questa è la grande forza del Pd. Il termine 'partito' è gerarchico. Nel partito comandano le correnti, è un fatto".

 

Tutti vogliono superare le correnti. Ma come si fa?

"Per me con una confederazione di anime della sinistra, che garantisca autonomia dei territori. Ci sono iscritti locali del Pd che prendono ordini dalle correnti nazionali. È aberrante ed è il principale motivo per cui non mi sono mai iscritto. Bisogna far sì che l’appartenenza al partito sia legata a obiettivi, campagne e battaglie tangibili. Non a persone. Poi servono strumenti più moderni, come in parte hanno i 5 Stelle con una piattaforma di consultazione diretta della base, che deve essere protagonista".

MATTIA SANTORI

 

Elly Schlein, che potrebbe correre da segretaria, si iscriverà al congresso?

"Credo sia importante si iscriva e ancora di più che dia un impulso a questo processo, perché lei è una persona capace di creare dei ponti con quello che c’è fuori. E di questo c’è bisogno".

 

D’Alema ha consigliato al Pd di riaprire ai 5 Stelle, che hanno scelto di essere progressisti. Condivide?

"Sì. Credo sia importante non precludere a nessuno di far parte di un campo, come dice Bonaccini. Si dovrebbe lavorare insieme, poi se non si è capaci prima di unirsi in un’unica forza, allora — e cito il centrodestra — 'chi prende più voti avrà più incarichi'. In questo momento Conte può giocarsi la leadership nazionale tanto quanto Letta o il prossimo segretario Pd".

 

Ma col M5S non perderete i riformisti Pd?

ELLY SCHLEIN

"Il Terzo Polo ha dimostrato che il moderatismo non funziona. Gli italiani preferiscono scelte radicali. E invece il Pd annacqua le sue idee guardando al centro. Ma lei ci pensa a quanti voti sono stati persi per non aver sostenuto il referendum su cannabis ed eutanasia? Ecco".

la sardina mattia santoriMATTIA SANTORI JASMINE CRISTALLO MATTIA SANTORIELLY SCHLEINmattia santoriMATTIA SANTORI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…