samar zaoui sardine

SARDINE SOTT’ODIO – CAPEZZONE VERGA DEI BEI RITRATTINI AL VELENO SUI NUOVI IDOLI DELLA SINISTRA, I RAGAZZI CHE IN EMILIA RIEMPIONO LE PIAZZE UNITI DAL DISPREZZO PER SALVINI – SAMAR ZAOUI, TRA LE ORGANIZZATRICI DEL RADUNO DI MODENA DI IERI, SU FACEBOOK SCRIVEVA UN APPELLO A METTERE IL CAPITONE A TESTA IN GIÙ, MENTRE MATTIA SANTORI, IL FONDATORE DEL MOVIMENTO,  HA FATTO UNA FIGURACCIA SU RAI3 – VIDEO

 

1 - LA SARDINA DEMOCRATICA VUOLE SALVINI MORTO

Daniele Capezzone per “la Verità”

 

manifestazione delle sardine a modena 4

Giornataccia per le sardine, tra disastrosi autogol sui social e figuracce in tv. Un minimo di ricerca su Facebook (inevitabile quando la rete si mobilita) ha segato sul nascere la celebrazione mediatica di Samar Zaoui, che sarebbe inevitabilmente scattata dopo la manifestazione di ieri sera a Modena, seconda uscita delle sardine.

 

il post di samar zaoui contro salvinisamar zaoui

È infatti venuto fuori che la Zaoui, aspirante laureata e militante Udu (sindacato di studenti di sinistra) e tra le organizzatrici dell' evento modenese insieme al collega di studi Jamal Hussein, a maggio scorso aveva postato una strana via di mezzo tra un appello e una preghiera, corredata dalla condivisione di un inequivocabile video di Matteo Salvini a testa in giù: «Pregate voi, che dio (minuscolo, ndr) vi ascolta. Avremmo bisogno di un giustiziere sociale, di quelli che compaiono nella storia, che dopo aver ucciso vengono marcati come anarchici».

 

mattia santori ad agora' 5

Auspicio? Istigazione? Certo, sarà dura d' ora in poi presentare questa signorina come una lottatrice contro l' odio. Lo stesso Salvini prima ha detto di «aspettare reazioni indignate di giornalisti, politici e merluzzi», e poi ha constatato che il «profilo della democratica sardina che invocava il mio omicidio è inspiegabilmente scomparso da Facebook».

 

mattia santori ad agora' 4

Ma un' altra autorete era già avvenuta qualche ora prima (a volte il frisbee può ritornare indietro come un boomerang), nella forma di un debutto televisivo tutt' altro che brillante per il capo sardina Mattia Santori. Il quale, all' apparire della prima pagina della Verità di ieri, è stato immediatamente costretto a ricorrere a un' imbarazzata bugia. Metodi da vecchio politicante in difficoltà, più che da giovane promessa della «società civile».

manifestazione delle sardine a modena 8

Ieri mattina, infatti, ad Agorà su Rai 3, l' ospite d' onore era proprio lui, l' istruttore di frisbee celebrato come un leader: maglioncino senza camicia, barbetta di due giorni, e sorrisino soddisfatto di chi pensa di poter prendere in giro chiunque.

 

manifestazione delle sardine a modena 11

Se non che, a un certo punto, la conduttrice Serena Bortone, correttamente, ha letto titolo e sommario della Verità di ieri («C' è Mortadella dietro le sardine - Altro che manifestazione spontanea - Il promotore del raduno lavora per la rivista dell' ex ministro Alberto Clò e di Romano Prodi»), e ne ha chiesto conto a Santori. E lui? Un paio di secondi di smarrimento, sguardo perso, e poi la bugia: «La rivista è di Clò che non c' entra niente con Prodi». Peccato che tutti possano leggere su Internet che Prodi è ancora garante della rivista, insieme con Sabino Cassese.

bologna, sardine contro salvini 1

 

Mentre non occorrono ricerche particolari per sapere quanto la vicenda pubblica di Clò sia stata intrecciata con quella dell' ex premier ulivista. Delle due l' una: o Santori queste cose le sa, e allora si tratta proprio di una bugia. Oppure non le sa, e allora siamo davanti alla dimostrazione di come alcuni ragazzi possano essere usati e strumentalizzati.

bologna, piazza maggiore contro salvini

Sta di fatto che la sardina-in-chief si è trovata in difficoltà. Quando ha sentito la parola «Mortadella», ha bofonchiato: «Questo è il motivo per cui la gente scende in piazza», frase abbastanza priva di senso. Non risultano infatti manifestazioni né contro i titoli della Verità né tanto meno contro i salumi tipici.

 

Dopo di che, il giovane ha recitato la filastrocca che evidentemente aveva preparato: «l' invasione» di Salvini, «il clima di odio», «noi siamo l' argine a una retorica politica che i cittadini non accettano» (nientemeno), siamo contro «una retorica aggressiva che invade piazze e palazzetti dello sport». Purtroppo per lui, in studio, a parte un Maurizio Martina (ex reggente-tumulatore del Pd) che, non sapendo più a che santo votarsi, tentava disperatamente di incoraggiarlo («andate avanti!»), c'erano due voci che hanno efficacemente rimesso Santori al suo posto.

mattia santori

 

Con pazienza quasi paterna, ci ha pensato Claudio Durigon (esponente della Lega, già sottosegretario), che ha impartito al giovane una lezione di educazione civica, spiegandogli che non c' è alcun odio nella manifestazioni leghiste, ma solo opinioni differenti dalle sue, e che è sbagliato parlare di «invasione» quando si radunano cittadini di idee diverse; poi Durigon lo ha invitato ad assistere insieme con lui a uno dei prossimi comizi di Salvini («così sentirai quello che dice e potrai giudicarlo»).

 

paola taverna si intesta le sardine contro salvini

L'esponente leghista era anche munito, cellulare alla mano, dei post su Facebook in cui Santori aveva difeso la sinistra. Il giovane, preso un' altra volta alla sprovvista, stava per sbroccare di nuovo: «Ecco, uno porta in piazza 20.000 persone e arrivano gli sciacalli a guardarti i social». Gli sciacalli, testuale. Anche il secondo interlocutore, l' editore Francesco Giubilei, vicino per età ma lontanissimo per idee da Santori, lo ha opportunamente messo in crisi: «La verità è che avete sbagliato piazza, perché l' Emilia è governata da decenni proprio dalla sinistra. Di che alternativa parlate, allora?».

 

sardine contro salvini

Davanti a un esercizio di logica, Santori è parso in seria difficoltà. Conclusione: il pesce (d' allevamento) ha preferito annunciare la tournée: il 28 a Genova, il 30 a Firenze, e così via. Fino a una comunicazione piuttosto surreale: «Stiamo dando le linee guida» a chi ci contatta. Chissà se si tratta solo delle misure delle sardine.

 

2 - BIS DELLE «SARDINE» CON 7 MILA OMBRELLI «ANDIAMO AVANTI, FINO A PALERMO»

Francesco Battistini per il “Corriere della Sera”

 

manifestazione delle sardine a modena 6

L'unica che tace, da un millennio e pure stasera, è la statua della Bonissima che domina alta Piazza Grande. Sotto, no: nel diluvio d' acqua e di folla, fra migliaia d' ombrelli e di sardine, «Mo-de-na-non-si-Lega!» e Bella Ciao, alle 19.06 il secondo flash mob è un altro lampo negli occhi di Matteo Salvini, «senza violenza e senza insulti».

 

manifestazione delle sardine a modena 10manifestazione delle sardine a modena 7

Perché queste settemila «sardine» convenute in piazza, e le 13mila sui social, chissà se saranno bonissime come promettono - c'è una delle loro pescioline pilota che, in un post, s' augura un Salvini a testa in giù -, però ci provano a chiedere che «la politica esca dagli imbonitori degli anni 90 e torni a parlare ai cittadini con toni pacati, senza violenze verbali e soprattutto ai cervelli, non alle pance».

 

manifestazione delle sardine a modena 5

Mattia, Roberto, Andrea, Giulia tracciano la rotta dei pesci poveri di queste elezioni emiliane e arrivano a Modena dal clamore del megaraduno spontaneo e sorprendente di Bologna, quello che venerdì ha oscurato il comizio del leader leghista: è il primo test per vedere se le «sardine» possono essere banco (di prova) e corrente (politica), nuotare senza finire nelle reti del velleitarismo che già intrappolò i girotondini di Nanni Moretti o i forconi siciliani.

mattia santori ad agora' 1

 

manifestazione delle sardine a modena 9

Esperimento riuscito: «Eravamo perfetti sconosciuti - gridano i ragazzi fradici e felici sulla Preda Ringadora, l' antico Speakers' corner dei modenesi che arringavano le genti -, guardate cosa siamo riusciti a organizzare in meno d' una settimana! Tutta Europa ci guarda! Salvini, eccoci!». Lo seguono, lo braccano. Prima all' aperto di Bologna, mentre lui parlava in un palazzetto. Ora nella pioggia di Modena, mentre lui cena al ristorante dell' ex campione mondiale Luca Toni. Poi saranno Rimini, Reggio, Piacenza, «ma ci hanno chiamato anche a Genova, a Firenze, a Sorrento, a Palermo». Si chiamano «sardine» perché sanno stare «pigiati anche in quattro in un metro», come stasera sotto i portici.

 

mattia santori ad agora' 2

Solidarizzano con Balotelli inseguito dai buuu. Volevano radunarsi nella piazza Mazzini della sinagoga «in omaggio a Liliana Segre». Danno voce al leaderino modenese Jamal Hussein, studente figlio di libanesi, e un po' imbarazzati anche all' altra organizzatrice, Samar Zaoui, famiglia tunisina, la ragazza che sui social invocava la morte per Salvini e ora non sa che replicare («gliel' abbiamo detto, ha sbagliato...»).

sardine contro salvini 3

 

Ad applaudirli, di tutto: Arrigo Martinelli, 72 anni, «vecchio liberale che votava Berlusconi»; Loretta Tomanin, 60, «io sono del Pd e voglio continuare a vivere in un' Emilia coi servizi che funzionano»; Paolo Del Fine, 25, «infermiere di Reggio che vuol far vedere a Salvini che ospedali abbiamo»; Simone Gennari, 19, «leghista pentito, ho messo la maschera di Putin per chiedere a Salvini dove sono finiti i miei rubli!» «Noi non siamo contro la destra», assicura Mattia Santori, 32, ritto sulla Preda rossastra e lucida: «Ce l' abbiamo coi populisti. Potrei anche diventare consigliere regionale, ma non ho di queste mire. Voglio solo dire alla gente: basta fare soltanto i leoni da tastiera, venite a protestare in piazza».

mattia santori leader delle sardinemattia santori ad agora' 3bologna, sardine contro salviniMATTIA SANTORI IDEATORE DEL FLASH MOB DELLE SARDINE A BOLOGNAmanifestazione delle sardine a modena 3manifestazione delle sardine a modena 1mattia santori leader delle sardinemattia santori ad agora'manifestazione delle sardine a modena 2sardine contro salvini 2

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…