daniele franco soldi

SARÒ FRANCO (DANIELE): “NEI PROSSIMI TRIMESTRI DOVREMMO EVITARE UNA STRETTA PREMATURA DELLA POLITICA DI BILANCIO IN EUROPA” - IL MINISTRO DELL’ECONOMIA ITALIANO AVVERTE I FALCHI DI BRUXELLES CHE VOGLIONO TORNARE ALL’AUSTERITÀ: “SIAMO A FAVORE DELL’ESTENSIONE DELLA CLAUSOLA DI SOSPENSIONE GENERALE DELLE REGOLE AL 2022. E SIAMO PER LA RIAPERTURA DI UN DIBATTITO SULLA RIFORMA DELLE REGOLE DI BILANCIO DELL’UE” – LA CRESCITA NEL 2021? “IL 5% APPARE RAGGIUNGIBILE…”

MARIO DRAGHI DANIELE FRANCO

IL MINISTRO FRANCO ALL'UE: "PREMATURA UNA STRETTA DI BILANCIO"

AGI - "Siamo a favore dell’estensione della clausola di sospensione generale delle regole al 2022. E siamo per la riapertura di un dibattito sulla riforma delle regole di bilancio dell’Ue, dalla seconda metà di quest’anno. Penso che nei prossimi trimestri dovremmo evitare una stretta prematura della politica di bilancio in Europa che rischierebbe di inficiare l’impulso alla crescita indotto da Next Generation EU".

 

E' quanto dice il ministro dell'Economia, Daniele Franco, in un'intervista al Corriere della Sera.

il ministro del tesoro daniele franco

 

"Prima di intraprendere un graduale processo di risanamento -prosegue Franco - dobbiamo tornare alle tendenze di prima della crisi in termini di traiettoria di crescita del Pil reale, non solo tornare al livello di Pil di prima della crisi. E credo che le nuove regole debbano evitare effetti pro-ciclici nella politica fiscale. Dovrebbero anche essere disegnate in modo che siano ragionevolmente semplici da gestire e far rispettare".

valdis dombrovskis paolo gentiloni

 

"Vale anche la pena considerare un sistema che i governi e i cittadini dei vari Paesi sentano come proprie, comprese le misure necessarie al suo rispetto. Confido che troveremo una soluzione", aggiunge.

 

A chi gli chiede se ci saranno regole diverse per i Paesi più indebitati, Franco risponde che "le regole dovrebbero applicarsi a tutti, quindi penso che saranno omogenee. Ovviamente i Paesi ad alto debito dovrebbero ridurre il rapporto fra debito e Pil".

 

FRANCO, 5% DI CRESCITA NEL 2021 È RAGGIUNGIBILE

DANIELE FRANCO MARIO DRAGHI ANDREA ORLANDO

(ANSA) - ROMA, 01 LUG - L'andamento dell'attività economica va verso una crescita nel 2021 "sopra il 4,5% indicato nel Def, il 5% appare ora raggiungibile". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Daniele Franco, intervenendo all'assemblea generale di Assolombarda. Franco ha ricordato che si tratta comunque di un "rimbalzo" dopo un 2020 che ha visto "la caduta più profonda nel periodo post-bellico" e ha spiegato che le stime interne del Mef indicano "una crescita congiunturale prossima al 2%" per la seconda parte del 2021

 

ursula von der leyen mario draghi di fronte al teatro 5 di cinecitta 5

FRANCO, DEBITO IMPRESE TEMA CRITICO,PRONTI A FARE DI PIÙ

(ANSA) - ROMA, 01 LUG - La posizione debitoria delle imprese italiane è una questione "critica": lo ha detto il ministro dell'Economia, Daniele Franco, intervenendo all'assemblea generale di Assolombarda. "Valuteremo con attenzione l'evolvere della situazione e l'efficacia delle misure" - ha promesso Franco di fronte alle osservazioni del presidente di Assolombarda Alessandro Spada - "faremo quanto necessario per sostenere imprese". (ANSA).

 

FRANCO, RIDARE FUTURO AI GIOVANI, DOBBIAMO FARCELA

(ANSA) - ROMA, 01 LUG - Il "banco di prova" per l'azione della classe dirigente italiana "sarà rappresentato dal benessere dei nostri giovani, dalla possibilità sviluppare appieno le loro possibilità. Se potranno inserirsi nel mercato del lavoro senza difficoltà, decidere se vivere con i genitori o fuori casa, se non saranno costretti a emigrare per prospettive migliori, ecco, avremo avuto successo, credo questo sarà il test per la classe dirigente. Dobbiamo farcela, e spero che ce la faremo". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Daniele Franco, intervenendo all'assemblea generale di Assolombarda.

DANIELE FRANCO MARIO DRAGHI AL SENATO

 

FRANCO, SFORZO CORALE PER LA CRESCITA, DEBITO DOVRÀ SCENDERE

(ANSA) - ROMA, 01 LUG - Per accelerare la crescita "non ci sono soluzioni facili, non ci sono scorciatoie" e anche il recovery fund europeo non va visto come una "panacea": servono un impegno e uno sforzo corale".

 

Lo ha detto il ministro dell'Economia, Daniele Franco, intervenendo all'assemblea generale di Assolombarda. Franco ha ricordato che l'orientamento attuale, fortemente espansivo, della politica di bilancio è "dare tutto il sostegno necessario" per accelerare la ripartenza. Ma "a regime, una volta che la crescita sarà consolidata, "le entrate dovranno finanziare strutturalmente le spese, il debito pubblico andrà indirizzato su un sentiero di rientro".

ursula von der leyen consegna a mario draghi la pagella di bruxelles al recovery plan italiano 1

 

FRANCO, IN MANOVRA NUOVE RISORSE PER INVESTIMENTI

(ANSA) - ROMA, 01 LUG - "Con la prossima legge di bilancio integreremo ulteriormente le risorse disponibili per gli investimenti, in particolare per gli anni successivi al 2026". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Daniele Franco, intervenendo all'assemblea generale di Assolombarda, invitando a considerare il Pnrr come componente essenziale di una più ampia strategia per gli investimenti, "non sarà facile" e "dobbiamo essere più veloci, più veloci".

ursula von der leyen mario draghi di fronte al teatro 5 di cinecitta 22

 

Sulle infrastrutture - ha ricordato Franco - le risorse del Pnrr si aggiungono ai fondi inclusi da vari anni nel bilancio dello Stato con un orizzonte temporale di 15 anni, che negli ultimi sei anni hanno stanziato quasi 200 miliardi per investimenti fino al 2035-2036.

DANIELE FRANCO MARIO DRAGHI

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."