nicola morra giovanni endrizzi jole santelli

SCHERZA CON I FANTI, MA LASCIA STARE I SANTELLI – IL SENATORE GRILLINO GIOVANNI ENDRIZZI PER DIFENDERE MORRA OFFENDE DI NUOVO LA MEMORIA DELLA PRESIDENTE DELLA CALABRIA MORTA UN MESE FA: “UNA CITTADINA MI HA DETTO: COSA GUARDO PER CAPIRE SE UN POLITICO È AUTENTICO? QUANDO HA IL CORAGGIO DI DIRE CIÒ CHE GLI ALTRI TACCIONO, ANCHE SE SA CHE GLI NUOCERÀ” – BAGARRE A PALAZZO MADAMA CON L’OPPOSIZIONE E ITALIA VIVA CHE LASCIANO L’AULA E LA CASELLATI CHE SI INCAZZA – VIDEO

 

 

 

 

 

Pier Francesco Borgia per “il Giornale”

nicola morra foto di bacco (1)

 

Non sono bastate le scuse di Nicola Morra, grillino e presidente della Commissione bicamerale antimafia, a rasserenare gli animi e a pacificare il dibattito nell' aula di Palazzo Madama. Il suo intervento, ieri pomeriggio, è stato l' ultimo di un confronto che la presidente Elisabetta Casellati ha faticato a mantenere nell' alveo del rispetto politico e umano.

giovanni endrizzi

 

Al centro della discussione le frasi choc di Morra nei confronti di Jole Santelli, morta pochi mesi dopo essere stata scelta come nuovo governatore della Calabria. Le forze di opposizione avevano già chiesto, e sono tornate ieri a chiedere, la rimozione di Morra dalla carica di presidente della Commissione. Altrimenti, spiegano da giorni i parlamentari di Forza Italia, Lega e Fratelli d' Italia, «diserteremo i lavori della commissione».

 

MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI

Ieri però a essere abbandonata è stata proprio l' aula del Senato. A seguito, in questo caso, delle parole del senatore grillino Giovanni Endrizzi. Ha difeso il suo compagno di partito usando parole che hanno finito per offendere gran parte dei parlamentari presenti. Tanto che a uscire dall' aula non sono stati soltanto i rappresentanti dell' opposizione ma anche i senatori di Italia viva.

 

jole santelli

«Sono parole indecenti quelle pronunciate dal senatore 5S di cui devono arrivare le scuse - ha spiegato il senatore Davide Faraone -, ed è vergognoso che l' aula del Senato si presti a un litigio su una persona scomparsa da poco, nel giorno in cui ricordiamo la battaglia contro la violenza sulle donne. Il nostro gesto serve per stigmatizzare questa scena vergognosa di cui non vogliamo fare parte».

 

NICOLA MORRA SERVE LE PIZZE

Anche la Casellati ha reagito duramente nei confronti delle parole di Endrizzi. Che nel suo intervento aveva citato le parole di una sostenitrice grillina. Parole che hanno fatto indignare gran parte dei senatori presenti. «Una cittadina mi ha detto: cosa guardo per capire se un politico è autentico? Quando ha il coraggio di dire ciò che gli altri tacciono, anche se sa che gli nuocerà"».

NICOLA MORRA GIUSEPPE CONTE

 

E non pago di vedersi subissato di fischi e urla ha proseguito dicendo «Qual è la coerenza fra votare in commissione Antimafia il codice di regolamentazione dei partiti e poi non trarne le conseguenze, visto che quella commissione dichiarava Tallini impresentabile, ma poi Tallini è stato premiato, nominandolo presidente del Consiglio regionale?» «Non si può parlare di un assente - ha tuonato la presidente Casellati -, figuriamoci di una persona che non c' è più. Non si può infangare il nome di Jole Santelli».

 

giovanni endrizzi 3

Mentre Italia viva e Forza Italia, FdI e Lega abbandonavano l' Assemblea in segno di protesta nei confronti di Endrizzi, Franco Mirabelli, capogruppo del Pd in Antimafia, ha cercato di riportare la calma: «I toni e i contenuti di alcune dichiarazioni di Morra sono sbagliati.

 

Non erano parole adatte a chi rappresenta una istituzione. Ora però dobbiamo cambiare registro perché delegittimare, svuotare, boicottare la commissione, è una follia».

Alla fine resta l' amaro di una triste pagina nella storia dell' aula di Palazzo Madama. «Non avrei mai voluto che si fosse tenuta oggi questa discussione - ha commentato la Casellati -.

anna maria bernini maria elisabetta alberti casellati

Voglio ancora ricordare Jole Santelli come una grande donna. Bisogna dirlo oggi, che è la giornata delle donne, ad alta voce. Tutti quando è venuta a mancare abbiamo testimoniato il suo coraggio e il suo amore con la Calabria, amore chiaramente corrisposto. Con lei la Calabria ha perso un riferimento anche rispetto al concetto di legalità che oggi è stato più volte richiamato».

jole santelli nunzia de girolamogiovanni endrizzi 1silvio berlusconi jole santelliGIOVANNI ENDRIZZI jole santelli 3jole santelli e antonino carusogiovanni endrizzi 2

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…