renzi magistrati

SCONTRO FRONTALE! - L'ANM RISPONDE A RENZI: "LE SUE PAROLE DOPO LA RICHIESTA DI RINVIO A GIUDIZIO PER LA VICENDA OPEN, TRAVALICANO I CONFINI DELLA LEGITTIMA CRITICA E MIRANO A DELEGITTIMARE AGLI OCCHI DELLA PUBBLICA OPINIONE I MAGISTRATI" - RENZI RIBATTE: "LA MIA VITA È STATA SCARDINATA CON UN DOLORE PERSONALE E L'ANM È STATA SEMPRE IN SILENZIO. I GIUDICI SONO CASCATI MALE, SE C'È UNO CHE NON SI TIRA INDIETRO SONO IO. BASTA BUONISMO, ORA REAGISCO..."

ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI

OPEN: ANM, RENZI DELEGITTIMA I PM , È INACCETTABILE

(ANSA) - "Le parole del senatore della Repubblica Matteo Renzi, pronunciate non appena ha appreso della richiesta di rinvio a giudizio per la vicenda Open, travalicano i confini della legittima critica e mirano a delegittimare agli occhi della pubblica opinione i magistrati che si occupano del procedimento a suo carico". Lo sostiene la giunta l'Anm, che in una nota parla di "inaccettabili comportamenti"

matteo renzi vota per il presidente della repubblica

 

OPEN: ANM, PM OFFESI AVER FATTO LORO DOVERE,INTOLLERABILE

(ANSA) - I pm che hanno chiesto il processo nei confronti di Matteo Renzi "hanno adempiuto il loro dovere, hanno formulato una ipotesi di accusa che dovrà essere vagliata, nel rispetto delle garanzie della difesa, entro il processo, e non è tollerabile che siano screditati sul piano personale soltanto per aver esercitato il loro ruolo".Lo afferma la giunta dell'Assciazione nazionale magistrati.

magistrati

 

I pm "sono stati tacciati di non aver la necessaria credibilità personale in ragione di vicende, peraltro oggetto di accertamenti non definitivi o ancora tutte da verificare, che nulla hanno a che fare con il merito dei fatti che gli sono contestati", fa notare la giunta. E "questi inaccettabili comportamenti, specie quando tenuti da chi riveste importanti incarichi istituzionali, offendono i singoli magistrati e la funzione giudiziaria nel suo complesso, concorrendo ad appannarne ingiustamente l'immagine di assoluta imparzialità, indispensabile alla vita democratica del Paese".

MATTEO RENZI

 

OPEN: RENZI, MIA VITA SCARDINATA E ANM IN SILENZIO

(ANSA) - ROMA, 10 FEB - "La mia vita è stata scardinata con un dolore personale e familiare che non auguro al peggiore nemico e l'Anm è stata sempre in silenzio". Così il leader di Iv, Matteo Renzi ai microfoni di Radio Leopolda replica all'Anm. "L'appannamento della funzione del magistrato non dipende da quello che dice Renzi ma da quello che fa un magistrato. Se fa un atto sessuale il Csm ti dà due mesi in meno di anzianità, se lo fa un cittadino si prende anni di galera".

 

OPEN: RENZI, I GIUDICI SONO CASCATI MALE, BASTA BUONISMO

(ANSA) - "Sono cascati male, se c'è uno che non si tira indietro sono io. Basta buonismo, ora reagisco". Così il leader di Iv, Matteo Renzi ai microfoni di Radio Leopolda.

magistrati

 

RENZI, HO SCALATO PD NON GRAZIE AI SOLDI, MA GRAZIE AL CONSENSO

(ANSA) - "Bersani ha preso i soldi di Riva per fare la campagna elettorale, faccia mea culpa. Io i soldi li ho portati". Così il leader di Iv, Matteo Renzi ai microfoni di Radio Leopolda. "Io all'epoca di Open il partito lo avevo già scalato da un anno. Il partito l'ho scalato non perchè avevo i soldi, ma perchè avevo il consenso, perchè avevano perso le elezioni".

 

OPEN: RENZI, NON IO MA CASSAZIONE CONTRO QUEI GIUDICI

(ANSA) - "E' il primo processo in cui si va in aula dopo quattro pronunciamenti della Cassazione. Non è stato Renzi ma la Cassazione a criticare i giudici". Così il leader di Iv, Matteo Renzi ai microfoni di Radio Leopolda.

 

matteo renzi

OPEN: RENZI, PER PM FIRENZE LA MIA FAMIGLIA È DI GANGSTER

(ANSA) - "A Conte e a Grillo, i Pm di Milano e Roma non hanno tolto i cellulari, hanno utilizzato uno stile diverso da quelli di Firenze. Uno di loro si occupa a tempo pieno della famiglia Renzi: prima che diventassi premier eravamo una famiglia rispettabile, ora sembriamo un'associazione di gangster". Così il leader di Iv, Matteo Renzi ai microfoni di Radio Leopolda.

 

LA MOSSA STUDIATA DA TEMPO PER SFIDARE GLI INQUIRENTI: «CHIEDERÒ ANCHE I DANNI» LA CONTROMOSSA DEL CAPO DI IV

Claudio Bozza per il "Corriere della Sera"

 

«I pm li denuncerò, ma a tempo debito. E poi chiederò loro anche i danni in sede civile», aveva confidato a un amico prima di Natale. Matteo Renzi, consapevole che difficilmente sarebbe riuscito a evitare il processo, aveva preparato la sua mossa da tempo. E così, dopo la fase del Quirinale in cui aveva tenuto un profilo più istituzionale, è tornato a contrattaccare a testa bassa i magistrati fiorentini appena uscita la notizia della richiesta di processarlo per l'inchiesta Open.

 

MAGISTRATI

La sua strategia di difesa, ancora una volta, è una battaglia mediatica, che però, stavolta, avrà un seguito concreto anche in tribunale, contro le toghe. Prima post a raffica sui social e poi l'intervista da Bruno Vespa. Renzi, davanti alle telecamere di Porta a Porta , prima mette nel mirino il procuratore capo Giuseppe Creazzo, leggendo in tv la sentenza disciplinare con cui il Csm lo ha sanzionato dopo essere stato accusato da una collega, la pm di Palermo Alessia Sinatra, di averla molestata sessualmente nel 2015 in un hotel di Roma dove era in corso un'iniziativa della loro corrente, Unicost: «È tutto negli atti alla Cassazione. Se lo avesse fatto qualcun altro sarebbe stato licenziato - attacca il leader di Italia viva -. Ma dov' è la credibilità di un magistrato che, riconosciuto colpevole, viene sanzionato non con 6 anni di carcere, come prevederebbe la legge, ma con due mesi di anzianità della pensione?».

 

Poi tocca agli altri due co-titolari dell'inchiesta: il pm «Luca Turco, che volle l'arresto dei miei genitori, poi annullato dal tribunale della Libertà» e «Antonino Nastasi, accusato da un ufficiale dei carabinieri di aver inquinato la scena criminis nell'ambito della morte di David Rossi». Lo stesso Nastasi, oggi, verrà sentito dalla commissione parlamentare istituita per fare luce sulla morte del dirigente di Mps.

 

MATTEO RENZI

Secondo la road map di Renzi, il prossimo 4 aprile arriverà il rinvio a giudizio, mentre il giorno dopo «uscirà un libro (edito da Piemme, ndr ) in cui scriverò di tutti i tentativi di dossieraggio subiti dai servizi segreti, così se mi succede qualcosa almeno è agli atti». I legali di Renzi, così come quelli che difendono i principali accusati, sono ben consapevoli che i reati contestati si prescriveranno prima della fine dell'eventuale processo. Ma l'ex premier la parola «prescrizione» dice che non la vuole nemmeno sentire.

 

«Ho ricevuto centinaia di messaggi di solidarietà - racconta ad alcuni parlamentari di Italia viva -, risponderò ai pm colpo su colpo, perché hanno violato la Costituzione, che vieta di intercettare il telefono o la corrispondenza di un parlamentare senza l'autorizzazione preventiva della Camera di appartenenza. Io non mi fido di questi magistrati. La mia è una querela sacrosanta».

MATTEO RENZI

 

E poi: «Alcuni amici mi hanno consigliato di abbassare i toni - riflette ancora -, ma ho risposto: "cosa volete che mi facciano? Che mi arrestino i genitori? Che facciano pubblicare i miei conti correnti al centesimo? Che distruggano il mio consenso politico"? Hanno già fatto tutto, tutto!».

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?