salvini

SCORDATEVI CAPITAN MOJITO E IL PAPEETE: ADESSO SALVINI INDOSSA UN RASSICURANTE DOPPIOPETTO PER RIAVVICINARSI AI DEMOCRISTI DEL PPE, PROPONE L'ODIATO EURO-DRAGHI COME FUTURO CAPO DELLO STATO, FLIRTA CON IL CARDINALE RUINI – LA SVOLTA FUNZIONA? PER SONDAGGISTI E STUDIOSI DI POLITICA SI’ - “LA SUA È UN'OPERAZIONE COSMETICA MA IL CONSENSO CRESCE"

Tommaso Rodano per il Fatto Quotidiano

 

Scordatevi capitan Mojito e la crisi di Ferragosto al Papeete.

Acqua passata: oggi Matteo Salvini è un altro.

salvini

L' uomo che si è divorato la destra italiana ora si prepara alla conquista del centro.

 

Negli ultimi giorni ha provato a riavvicinarsi al Partito popolare europeo, ha proposto l' odiato Mario Draghi (dell' odiata Bce) come futuro presidente della Repubblica, ha flirtato con il cardinale Ruini, è andato a portare la sua solidarietà alla senatrice a vita Liliana Segre, finita sotto scorta per le minacce razziste (anche se ieri l' ex ministro ha timidamente smentito: "Gli incontri che faccio li comunico").

 

Salvini s' è tolto la felpa per indossare un abito istituzionale e rassicurante, come la giacca e cravatta che si è messo per sfidare Renzi in tv da Bruno Vespa. Salvini, insomma, ha la forma dell' acqua: quella che assume di volta in volta cambiando contenitore.

L' operazione è evidente, scoperta. Ma funziona? Assolutamente sì. L' abbiamo chiesto a osservatori, studiosi della politica, sondaggisti.

 

Sono tutti d' accordo: "La svolta di Salvini è un segno di estrema intelligenza".

Ascoltate Piero Ignazi , di certo non uno dei massimi sostenitori dell' ex ministro dell' Interno: "Purtroppo Salvini è bravo, punto. Ha imparato dai suoi errori e sta mettendo in pratica un progetto di egemonia totale".

matteo salvini al papeete

Il pericolo, spostandosi verso il centro, potrebbe essere quello di disorientare il suo elettorato più radicale, abituato a un' agenda di destra.

 

Ignazi smentisce questa ipotesi: "Salvini non perde gli elettori sovranisti. Quelli ormai se li è presi, sono suoi. Osservate l' esperienza della Le Pen in Francia: ha smesso di parlare di uscita dall' euro e ha moderato il suo linguaggio politico senza perdere terreno a destra".

Salvini funziona comunque: in felpa o in doppio petto, "in ruspa o sulla Rolls Royce", sostiene il politologo emiliano. "Il suo successo - aggiunge - è il risultato della pavidità del centrosinistra italiano: bisognava andare al voto dopo la crisi di questa estate, nell' unico momento in cui era indebolito e in difficoltà. Invece hanno avuto paura".

matteo salvini balla al papeete

 

"Salvini è intelligente", ripete (quasi negli stessi termini di Ignazi) anche Gianfranco Pasquino , altro illustre studioso della politica italiana. "La sua è un' operazione cosmetica, è chiaro: ha solo cambiato maschera. Ma sa farlo bene. Non perde voti a destra e continua a prenderne altrove. Felpa o non felpa, la sua campagna elettorale è intensa, continua, efficace. L' ultima spiaggia sono le Regionali in Emilia Romagna: se dovesse vincere anche lì". Come cambia il racconto della politica e la percezione dell' opinione pubblica: tre mesi fa, in piena estate, il capo della Lega veniva raccontato come un pugile suonato, un giocatore di poker che aveva perso tutto in una sola mano.

 

salvini

Ora invece è tornato il coro di prima: "Salvini è intelligente". Lo dice anche il sondaggista Nicola Piepoli . Molto di più: "È bravo. Sa fare politica. Un giorno gli si potrebbe affidare la fondazione di un' alta scuola della politica italiana, come l' École nationale d' administration che hanno in Francia (quella che ha "sfornato" anche Emmanuelle Macron)". Piepoli conferma: "Dai sondaggi è evidente sia la crescita della Lega come partito, sia del suo consenso personale, dopo il crollo di questa estate".

 

Anche i numeri consultati da Alessandra Ghisleri accompagnano questa sensazione: "Salvini - spiega la sondaggista - sta cercando di allargare il suo elettorato in un momento in cui tutti gli altri si restringono. Forza Italia è in grande difficoltà. Pd e Movimento 5 Stelle al governo stanno 'donando il sangue' e perdono percentuali che finiscono nell' astensione. La Lega nel mio ultimo sondaggio non supera il 33%, ma così cresce. E lo farebbe anche se restasse ferma".

salviniMATTEO SALVINI SI INCRAVATTA

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…