silvio berlusconi mario draghi matteo salvini giorgia meloni

SE NON AVETE LETTO L'INTERVISTA A SILVIO BERLUSCONI DE "IL GIORNALE" VE LA RIASSUMIAMO NOI IN TRE PUNTI: 1) NON C'È ALTERNATIVA A DRAGHI COME PREMIER; 2) FORZA ITALIA SOSTIENE IL GOVERNO DRAGHI. IL PNRR PRIMA DI TUTTO; 3) LA FEDERAZIONE DI CENTRODESTRA È ANDATA A RAMENGO, CON TANTI SALUTI A SALVINI E MELONI - L'EURO-POLITICA COATTA DI SALVINI VERSO IL PPE ("ENTRO DOVE CAZZO MI PARE") NON E' PIACIUTA NE' AL CAV NE' A BRUXELLES - IL REGOLAMENTO DEI CONTI COL TRUCE SI FARA' DOPO L'ELEZIONE DEL NUOVO CAPO DELLO STATO…

silvio berlusconi

Dagonews

Se non avete letto l'intervista a Silvio Berlusconi de "il Giornale" ve la riassumiamo noi in tre punti:

 

1) non c'è alternativa in giro alla personalità e carisma di Mario Draghi come presidente del Consiglio

2) Forza Italia sostiene il governo Draghi. Il Pnrr è fondamentale per salvare il Paese.

3) la federazione di centrodestra è andata a ramengo, con tanti saluti a Salvini e Meloni.

 

Il Cav, in un barlume di lucidità, deve aver capito l'irrazionalità di tenere insieme tre partiti divisi su tutto, dal ruolo dell'Italia in Europa al sostegno al governo (con Forza Italia e Lega in maggioranza e Fratelli d'Italia all'opposizione). Pura demenza.

 

MARIO DRAGHI E SILVIO BERLUSCONI

Le parole di Berlusconi su Mariopio non lasciano spazio ai dubbi: "Draghi sta facendo bene e sta ottenendo risultati eccellenti", "Interrompere il buon lavoro del governo mentre la ripresa è appena avviata e l'emergenza sanitaria sarebbe irresponsabile", "siamo europeisti e garantisti, sosteniamo lealmente fino in fondo il governo Draghi".

 

Netta la presa di distanza da Salvini ("La Lega ha un ruolo, una storia e una collocazione internazionale diversi dai nostri") nei giorni in cui il "Capitone" mostra i canini a chi gli consiglia di approdare nel Ppe: "Entro dove cazzo mi pare!". Parole che sono suonate malissimo all'orecchio di Berlusconi che, pure dall'alto del suo strapotere economico e mediatico, mai aveva osato sfidare in questi termini quell'Europa che non lo ha mai amato.

 

SARKOZY E MERKEL RIDONO DI BERLUSCONI

Anzi. Do you remember le risatine in conferenza stampa a Bruxelles, a ottobre 2011, tra Nicolas Sarkozy e Angela Merkel, a una domanda su Berlusconi?

 

matteo salvini e giorgia meloni incontrano silvio berlusconi nella sua villa a roma 15

L'euro-politica coatta di Salvini non è piaciuta né a Bruxelles né a Draghi che, all'avvio della sua esperienza a palazzo Chigi, aveva fissato due stelle polari per il suo governo: 1) solida collocazione nell'Alleanza Atlantica 2) l'europeismo senza se e senza ma.

 

Salvini, nonostante i consigli di quel fratacchione di Giorgetti, sembra allontanarsi sempre più dall'establishment di Bruxelles per rinchiudersi in un nuovo euro-gruppo di destra con polacchi e ungheresi e scalmanati vari e avariati.

 

ANGELA MERKEL LICIA RONZULLI SILVIO BERLUSCONI

Gli addetti ai livori, che conoscono la politica e i suoi meccanismi di azione-reazione, sono convinti che Salvini sarà lasciato libero di blaterare sull'Europa e rompere i cojoni al governo Draghi fino all'elezione del nuovo presidente della Repubblica. Dopo, come in ogni esercizio che si rispetti, verrà presentato il conto…

 

Ps: si vocifera che Berlusconi abbia fatto il contropelo alla sua badante Licia Ronzulli, quinta colonna salviniana in Forza Italia. Le ha fatto capire che i leader passano e puntare le fiches su quello sbagliato puo' essere molto pericoloso…

 

GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI

BERLUSCONI: «DRAGHI STA FACENDO BENE CON RISULTATI ECCELLENTI»

Estratto dell'articolo di Augusto Minzolini per “il Giornale”

 

Ad Arcore, a villa San Martino, incontri un Silvio Berlusconi particolarmente sereno. […] è convinto di avere riacquistato una posizione centrale non solo nel centrodestra ma negli equilibri del Paese. È stato uno dei fautori del governo Draghi ed è forse il primo garante della governabilità in una fase estremamente complicata per l'Italia […]

 

giancarlo giorgetti e matteo salvini 2

Presidente Berlusconi, lei è un esponente di punta dei Popolari in Europa. Nei giorni scorsi, nel dibattito interno alla Lega, c'è stata una netta chiusura di Matteo Salvini verso il Ppe, criticato soprattutto perché governa l'Europa insieme ai socialisti. Che ne pensa?

«Non mi sembra una novità. La Lega ha un ruolo, una storia e una collocazione internazionale diversi dai nostri. Questo non ci ha impedito di governare insieme il Paese e, anche oggi, molte delle maggiori Regioni italiane».

 

draghi berlusconi

L'Italia, dopo la pandemia, sta crescendo al ritmo del 6%. Da imprenditore immagina un futuro roseo per il nostro Paese e quanto dipenderà dalla politica del governo Draghi? Secondo lei, dovrebbe aumentare la sua impostazione liberale nei provvedimenti economici o crede che non possa fare di più visto che il governo è sostenuto da una maggioranza di larga coalizione?

«Come ho detto più volte, questo governo non è evidentemente un governo di centrodestra. Draghi sta facendo bene e sta ottenendo risultati eccellenti […] non ho nulla da rimproverare a questo governo, che nelle circostanze date sta facendo davvero tutto il possibile, con buoni risultati, accogliendo molte delle nostre indicazioni e delle nostre proposte».

ANGELA MERKEL SILVIO BERLUSCONI

 

È ancora convinto che la politica debba garantire le condizioni affinché il governo Draghi prosegua fino alla scadenza naturale della legislatura del 2023?

«Sempre di più. Interrompere il buon lavoro del governo mentre la ripresa è appena avviata e l'emergenza sanitaria - pur controllata grazie al vaccino - è ancora attuale sarebbe irresponsabile. Di tutto ha bisogno l'Italia meno che di mesi di conflitto politico paralizzante».

 

MATTEO SALVINI CON MARINE LE PEN A PARIGI

[…] Parliamo di centrodestra. Quanto può durare l'anomalia di una coalizione che per due terzi è al governo (Forza Italia-Lega) e per un terzo (Fratelli d'Italia) è fuori dalla maggioranza?

«Durerà fatalmente fino alle elezioni del 2023, quando ci presenteremo uniti».

[…] Siamo parte integrante ed essenziale del centrodestra, il nostro ruolo è quello di un partito di centro liberale e cristiano ben distinto da quello dei nostri alleati, siamo europeisti e garantisti, sosteniamo lealmente fino in fondo il governo Draghi, che è nato prima di tutto per nostra iniziativa. […]

 

Dopo il Quirinale, forse, il Parlamento tenterà di modificare l'attuale legge elettorale. Per lei, è importante mantenere un sistema maggioritario e quali scenari politici immagina quando gli italiani ritorneranno alle urne?

mario draghi sergio mattarella

«Il bipolarismo in Italia è nato con la mia discesa in campo nel 1994. Ovviamente io credo in questo sistema e ritengo necessaria una legge elettorale che lo consenta. Voglio aggiungere una cosa: il bipolarismo italiano non è certo perfetto, ma non credo che gli italiani rinuncerebbero volentieri al diritto di scegliere con il voto da chi essere guidati.

 

Del resto, è così che funzionano le grandi democrazie dell'Occidente a cui ci ispiriamo. Bipolarismo naturalmente non significa - e così vengo alla seconda parte della sua domanda - quello che è avvenuto purtroppo qualche volta in passato, cioè uno scontro feroce che punta alla delegittimazione e all'annientamento dell'avversario.

 

salvini e meloni

Quello che vorrei per il futuro è un bipolarismo europeo, basato sulla netta distinzione fra centro-destra e centro-sinistra, fra loro alternativi, ma anche uniti da reciproco rispetto e da un comune senso di appartenenza alle istituzioni democratiche.

 

Forse la convivenza nel governo Draghi - pur imposta dall'emergenza - può aiutare in questo senso. Nel 2023 vedo un confronto bipolare di questo tipo, nel quale noi saremo naturalmente nel centro-destra. Anzi, saremo determinanti per la vittoria di un centro-destra europeo, liberale, cristiano e garantista». […]

silvio berlusconi mario draghi

DRAGHI BERLUSCONI

 

 

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO