lara trump donald

SE NON NUORA, QUANDO? TRUMP HA UN PROBLEMA: CONQUISTARE CONSENSI TRA LE DONNE, DOPO LO SCANDALO DEL PROCESSO CON LA PORNOSTAR STORMY DANIELS E LE SUE VECCHIE DICHIARAZIONI MISOGINE (“LE DONNE? VANNO PRESE PER LA FICA”). E HA AFFIDATO IL COMPITO ALLA NUORA LARA, LA MOGLIE DEL SUO TERZOGENITO ERIC, PIAZZATA COME CO-PRESIDENTE DEL PARTITO REPUBBLICANO – 41 ANNI, LAUREATA IN GIORNALISMO, FISICO STATUARIO, LARA È DIVENTATA LA MENTE POLITICA E IL VERO MOTORE DELLA RACCOLTA FONDI DI “THE DONALD”...

1. SCENDE IN CAMPO LARA ALLA NUORA DI DONALD LA MISSIONE DI ATTIRARE IL VOTO DELLE DONNE

Estratto dell’articolo di Gianni Riotta per “la Repubblica”

 

lara trump - convention repubblicana a milwaukee

«La nostra famiglia ha subito minacce di morte, ma nulla prepara una nuora a un killer che cerca di uccidere una persona cara. Nulla prepara una madre a precipitarsi al telecomando, allontanando i bambini dal soggiorno, perché non vedano immagini del nonno che brucino poi la loro memoria, per tutta la vita»: quando Lara Trump, moglie di Eric, terzogenito di Donald Trump, ha ricordato ai delegati della Convenzione repubblicana l’attentato di sabato al suocero, il silenzio è sceso sulla chiassosa Panther Arena di Milwaukee.

 

Bionda, braccia scolpite in palestra, morbida inflessione del Sud, nata in North Carolina, Lara Trump vestiva di nero, con un gioiello patriottico a foggia di bandiera, spezzando il colore rosso ufficiale del partito, che segna, nelle cravatte per gli uomini, nei vestiti per le donne, la Convenzione. […]

 

donald e lara trump

Donald Trump sa di essere indietro a Joe Biden nel voto femminile, mentre lo sovrasta fra gli uomini. Da una generazione ormai è impossibile per il partito democratico arrivare alla Casa Bianca senza fare il pieno del voto delle donne, soprattutto le “soccer moms”, mamme dei sobborghi residenziali che fanno la spola lavoro, casa, campi sportivi con i figli.

 

E Biden, dal disastroso confronto tv con Trump, perde terreno ora anche fra le elettrici, specie afroamericane e ispaniche, scontente per inflazione e fragilità del presidente.

 

lara trump - convention repubblicana a milwaukee

[…] A mobilitare a destra le donne, ecco dunque Lara e le altre, donne giovani, in carriera, sicure di sé, libere, capaci di giostrare lavoro e famiglia, splendenti dai social media come una puntata della saga Kardashian.

 

[…]  è toccato a Lara Yunaska Trump, 41 anni, laureata in giornalismo in North Carolina, poi studi da chef pasticcere a New York, fino all’amore con Eric Trump «siamo due spilungoni, spiccavamo ai cocktail », il lavoro in tv, i bambini, la copresidenza del partito erede di Lincoln e Nixon, sponsor il suocero.

 

Lara Trump è stata bravissima a raccontare l’ex presidente, amico del pedofilo Epstein, noto per aver raccomandato «le donne? vanno prese per la f… amico mio» ed essere stato condannato per pagamenti occulti a una pornostar, da pater familias affettuoso, prodigo di attenzioni ai figli, di sostegno a generi e nuore, capace di giocare con i nipotini malgrado l’agenda assillante alla Casa Bianca.

 

tiffany eric lara e donald jr trump

È risultata credibile, calorosa, impegnata, ricordando in toni commossi l’attentato della Pennsylvania e tracciando una immagine di sé talmente efficace da riproporre l’idea di una candidatura al Senato, in North Carolina, «ora no, poi vediamo», e indurre il New York Times a far recensire il discorso dalla celebre Vanessa Friedman, firma della moda. Friedman riconosce nel nero scelto da Lara Trump «un abito formale da cerimonia, per dire al mondo potevamo essere a lutto per un assassinio, perché il nero è da funerale e incontri ufficiali».

 

Già nel podcast “The right view”, gioco di parole tra punto di vista “giusto” e “di destra”, Lara Trump aveva dibattuto cosa indossare, ma l’abito-manifesto, studiato dal New York Times, ha comunicato con forza: non siamo a un party, non è occasione mondana, l’America è divisa, se le donne cambieranno partito comincerà una nuova stagione. […]

 

2. IL POTERE DI LARA

Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “La Stampa”

 

lara e donald trump

Il sogno di Lara Yunaska, 41 anni, nata a Wrightsville Beach in North Carolina era quello di diventare una conduttrice di programmi sportivi. Faceva la modella e partecipava a sfilate e concorsi in bikini mentre era studente di comunicazioni alla North Carolina University.

 

Una sera di marzo del 2008 in un locale di New York – città dove si era trasferita per partecipare a un corso di pasticceria, al French Culinary Institute – incontrò un uomo. «Era più alto di me quando portavo i tacchi 12», ha raccontato al Washington Post. E ai suoi occhi era evidentemente un buon punto di partenza. Quell'uomo si chiamava Eric Trump.

 

[…]

eric e lara trump con i figli luke e carolina

 

Sposando Eric nel 2014 è entrata a far parte in una famiglia da copertina e da tabloid (Donald Trump e Ivanka hanno fatto le fortune di Page Six del New York Post, la più celebre pagina di gossip della nazione) con l'angoscia di voler essere o apparire perfetta come Ivanka – «una delle persone più intelligenti mai incontrata» – e come Melania.

 

Nel mondo di Trump che ha trasformato la Convention di Milwaukee in una riunione allargata di famiglia cui partecipano amici incapaci di dissentire, Lara è sia il volto del brand più famoso al mondo sia la sostanza di un impegno politico che la vede in prima linea da anni.

 

Donald – che lei chiama sempre «mio suocero» e l'avrà citato almeno dieci volte così nel discorso che ha tenuto davanti ai delegati martedì sera – la adora. Era visibilmente compiaciuto e ha sorriso quando Lara si è permessa sin di imitarne la voce facendogli il verso strappando risate e applausi al pubblico.

 

donald trump lara

È stata lei a vedere, prima di tutti in famiglia, Donald cadere e rialzarsi colpito dallo sparatore a Butler. «Ho spento subito la tv, non volevo che i miei bambini avessero del nonno quell'immagine». Il tycoon scoprì le sue doti politiche quasi per sbaglio nel 2016. Era sul suo aereo, in sottofondo c'era un programma politico sulla Fox.

 

Lo stava guardava distrattamente quando sentì qualcosa che attirò la sua attenzione. Si destò, «quella è mia nuora». La chiamò appena arrivata e la arruolò: «Mi devi aiutare a vincere in Nord Carolina». Lara aveva passione, ma zero esperienza politica, rivoltò la campagna, si mise a costruire una rete di donatori e volontari e la missione fu un successo.

 

lara trump - convention repubblicana a milwaukee

Da allora è sempre stata la «mente politica», un passo indietro nel primo mandato di Donald dove brillava la coppia di consiglieri Ivanka-Jared. Ora sotto i riflettori, per ruolo, status e cognome. Solo Trump, non certo Yunaska, ma nemmeno solo la moglie di Eric.

 

Lara è una macchina per la raccolta fondi, gira il Paese in lungo e in largo ospite dei comitati locali e a Milwaukee martedì si è concessa una passerella, vestito granata e scarpe beige, davanti al Fiserv Forum fra selfie, strette di mano e sorrisi.

 

In un incontro con gli elettori della Macomb County, California, a fine giugno disse parlando delle prossime elezioni: «Non è una scelta fra repubblicani e democratici, ma fra bene e male». Tosta, diretta, capace di muoversi con disinvoltura fra le rugosità del linguaggio Maga e fra uno più pulito e meno divisivo. […]

 

lara trump - convention repubblicana a milwaukee

Da marzo è co-chair del Partito repubblicano (Rnc) e ha portato nelle casse del partito 280 milioni di dollari. Ruolo oscuro, nessuno, nemmeno i "nerd" della politica statunitense, saprebbero fornire un nome di chi ha ricoperto lo stesso incarico in passato, ma tutti conoscono Lara la «prescelta». «Vorrei che tu guidassi il Partito, certo solo se lo vuoi anche tu», le disse Donald lo scorso inverno.

 

[…]  Ha mobilitato 100 mila persone che monitoreranno la regolarità del voto, e ha trasformato l'Rnc in un'appendice della campagna del suocero Donald. Si disse che l'Opa sul Partito era finalizzata a prendere i soldi per pagare le spese legali del tycoon. La campagna ha smentito. Ma ormai è tutto una questione di famiglia.

eric e lara trump LARA TRUMP lara trump i wont back down Lara Trump - conferenza dei conservatori cpaclara trump - convention repubblicana a milwaukee

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)