virginia raggi buca montagnola

SENZA VERGOGNA - I BUS IN FIAMME, LA MONNEZZA DAPPERTUTTO, CINGHIALI A SPASSO E BUCHE IN STRADA E VIRGINIA RAGGI SI DÀ 9 IN PAGELLA! - L’ULTIMA RELAZIONE SULLE PERFORMANCE DEGLI UFFICI CAPITOLINI ARRIVA DALLA LUNA PERCHE' DESCRIVE UNA CITTÀ MODELLO IN CUI L'AMMINISTRAZIONE HA COMPLETATO CON SUCCESSO IL 94,31% DEI PROPRI COMPITI. MANCO PER IL CAZZO: LA CAPITALE SEMBRA CALCUTTA! - NON SOLO: LA SINDACA PREMIA I DIPENDENTI CON 36 MILIONI PER LE LORO "PRESTAZIONI"

Lorenzo D'Albergo per https://roma.repubblica.it

 

virginia raggi foto di bacco

Le immagini dei cassonetti stracolmi di rifiuti fanno il giro del mondo. Poi c’è la piaga dei flambus. Completano il quadro i parchi ridotti a giungle urbane. E che dire delle buche che, ostinate, continuano a fare capolino nonostante l’operazione #Stradenuove del Campidoglio grillino? Vista da palazzo Senatorio, la corsa ostacoli a cui sono quotidianamente costretti i romani deve sembrare una passeggiata. L’ultima relazione sulle performance degli uffici capitolini racconta infatti una città modello, una metropoli in cui un’efficientissima amministrazione ha completato con successo il 94,31% dei propri compiti.

 

Il rapporto 2020, appena vidimato dalla giunta Raggi, è decisivo per la distribuzione dei 36 milioni di premi legati alle prestazioni dei dipendenti di Roma Capitale. Fondi messi in palio dalla stessa giunta grillina con una delibera dello scorso 30 dicembre e pronti a essere distribuiti in un ultimo slancio di generosità nei confronti degli impiegati comunali. Nessuno escluso: sfogliando le 98 pagine del dossier, nell’anno della grande pandemia fioccano gli 8, i 9 e i 10 in pagella.

 

bus a fuoco roma

Qualche esempio. Al capitolo trasporti, nonostante gli incidenti raccontati dalle cronache cittadine, sarebbe stato pienamente raggiunto (100 punti su 100) l’obiettivo di garantire la salvaguardia della pubblica incolumità e la sicurezza stradale dei romani. Poi il miglioramento dei trasporti per i disabili: obiettivo raggiunto al 96,28%. Non ditelo a chi, costretto in sedia a rotelle, rimane intrappolato in metro o non riesce a trovare un bus dotato di pedane.

 

Bisogna invece turarsi il naso di fronte al 100, voto tondissimo, assegnato all’attuazione del Piano materiali post consumo. Il Comune nel 2020 avrebbe “efficientato la raccolta differenziata riducendo la produzione di rifiuti indifferenziati, milgiorato la capacità di trattamento dei rifiuti orgnaici, potenziato la presenza delle isole ecologiche e degli impianti di riciclo per singole filiere, migliorato la raccolta differenziata dei materiali dannosi per l’ambiente”. Lo stesso vale per la “ pianificazione strategica e il coordinamento delle attività finalizzate all’incremento della raccolta differenziata e alla riduzione della produzione dei rifiuti”. Ancora un pienissimo 100 per il “miglioramento della vivibilità urbana”.

 

bus a fuoco roma

Tutto in ordine, dunque. Quella scattata dalla direzione generale del Campidoglio è una fotografia che rasenta la perfezione. Giusto qualche defaillance qui e lì. Proprio come lo scorso anno: anche nel 2019 i voti erano stati alti, altissimi. E poco importa delle lamentele dei romani. Che, complice il lockdown portato in dote dal coronavirus, pesano sempre meno nelle valutazioni del comune: istanze, reclami e segnalazioni inviate ai vari canali del Comune sono scese dalle 190.052 del 2019 alle 144.156 del 2020.

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Quindi via ai premi. Pure se gli atti sono scritti sempre peggio. Dopo anni con un margine di errore del 10%, lo scorso anno sono risultati fallati più del 16% dei documenti prodotti dagli uffici di Roma Capitale.

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