matteo renzi marco mancini

SERVIZI E SERVIZIETTI – MATTEO RENZI ORMAI CI HA PRESO GUSTO A INTERPRETARE IL RUOLO DI “PERSEGUITATO DALLA GIUSTIZIA” E PER RILANCIARE L’IPOTESI DEL COMPLOTTONE SUL VIDEO DEL SUO INCONTRO CON MARCO MANCINI, GIRATO DA UNA PROFESSORESSA E INVIATO A “REPORT”, HA SCELTO L’AVVOCATO LUIGI PANELLA, LO STESSO DELLO 007 CHE GLI DOVEVA PORTARE “I BABBI” AL CIOCCOLATO – LA PROCURA HA GIÀ CHIUSO L’INDAGINE E STA PER CHIEDERE IL PROCESSO PER LA DONNA, ACCUSATA DI “DIFFUSIONE DI RIPRESE FRAUDOLENTE”, SEGNO CHE PER I PM NON CI SONO MISTERI. TRANNE UNO: IL CONTENUTO DI QUEL COLLOQUIO. DI COSA PARLAVANO MATTEUCCIO E LO SPIONE, ALLORA SOTTOPOSTO DEL CAPO DEL DIS VECCHIONE, MENTRE IL GOVERNO CONTE STAVA PER CADERE?

marco mancini e matteo renzi

1. RENZI NON VUOLE INCONTRARE LA PROF CHE HA GIRATO IL VIDEO ALL'AUTOGRILL

Estratto dell’articolo di A. Man. per “il Fatto quotidiano”

 

Matteo Renzi per il momento non intende incontrare l'insegnante che vide il suo incontro con l'ex dirigente dei Servizi Matteo Mancini all'autogrill di Fiano Romano e mandò a Report qualche immagine ripresa a distanza, né i suoi legali.

 

Nei giorni scorsi, Giulio Vasaturo, avvocato della donna, ha messo a disposizione dei legali dell'ex presidente del Consiglio le generalità della sua assistita, peraltro agli atti delle indagini della Procura di Roma a cui prima o poi potrebbero avere accesso anche i difensori di Renzi.

AVVOCATO LUIGI PANELLA

 

Per chiarire ulteriormente la vicenda è disposta a incontrarli e a farsi interrogare da loro, come del resto ha sempre detto di essere pronta a confrontarsi con il senatore che la chiama "sedicente professoressa".

 

Vasaturo ha anche convocato Renzi per le sue indagini difensive. Ma per ora non c'è stata risposta, né Renzi era obbligato a rispondere. Come dimostra nel libro Il Mostro (edizioni Piemme) e nelle varie presentazioni preferisce intrattenere misteri e sospetti di chissà quale complotto benché sia accertato dai pm che la donna non ha legami con i Servizi. […]

 

2. RENZI, LO 007 E IL LEGALE I NUOVI MISTERI DI UNA «SPY STORY»

Giovanni Bianconi per il “Corriere della Sera”

 

MATTEO RENZI SPIATTELLA UN SEGRETO DEL COPASIR - PRIMA PAGINA IL FATTO QUOTIDIANO 6 DICEMBRE 2022

A due anni di distanza, Matteo Renzi rilancia i presunti misteri sulle foto rubate del suo incontro all'autogrill del 23 dicembre 2020 con l'allora dirigente dei Servizi segreti Marco Mancini, e per farlo sceglie l'avvocato Luigi Panella, lo stesso di Mancini.

 

Al quale ha affidato il compito di presentare alla Procura di Roma «una memoria e un ulteriore esposto relativo alla violazione del segreto di Stato e al reale svolgimento dei fatti, in qualità di persona offesa», recita il suo comunicato.

 

La Procura ha già chiuso l'indagine ed è pronta a chiedere il processo per la professoressa quarantaquattrenne che fotografò e riprese l'incontro, accusata di «diffusione di riprese fraudolente», facendo capire che per i pm misteri non ce ne sono. A parte il contenuto di quel colloquio.

MATTEO RENZI A REPORT DICE CHE MANCINI DOVEVA PORTARGLI I BABBI - 3 MAGGIO 2021

 

Ma evidentemente l'ex premier, prima ancora di esaminare gli atti dei pm, non si ritiene soddisfatto. Continua a dire che «ci sono troppe cose che non tornano», e il suo nuovo legale chiederà agli inquirenti di esaminare ulteriori «elementi meritevoli di approfondimento».

 

Interrogatorio negato

Lui alla storia della professoressa che si trova lì per caso (ci resterà circa 40 minuti perché suo padre stava male ed ebbe ripetutamente bisogno del bagno e del bar), vede arrivare prima un signore scortato che aspetta qualcuno e poi Renzi che si mette a chiacchierare con lui, continua a non credere.

 

report incontro mancini renzi 1

Ma all'avvocato della donna, Giulio Vasaturo, che gli ha chiesto un interrogatorio nell'ambito di indagini difensive a tutela della sua assistita, Renzi non ha risposto. Ora il difensore potrebbe sollecitare la Procura a convocare l'ex premier, come del resto ha fatto in passato Marco Mancini con la direttrice del Dis (l'organismo di coordinamento dei Servizi) Elisabetta Belloni, in un'indagine separata nata dalla sua denuncia contro Report , la trasmissione di Raitre che ha mostrato le immagini dell'incontro.

 

marco mancini

In quel caso a chiamare Belloni è stata la Procura di Ravenna (provincia dove Mancini risiede e Procura guidata fino a due anni fa, dunque prima della puntata di Report , da suo fratello Alessandro), e ad alcune domande la responsabile del Dis ha opposto il segreto di Stato. Sul quale Renzi continua a fare ironie e insinuazioni lasciando credere che quel rifiuto possa coprire fatti relativi al suo incontro con l'ex agente segreto, anziché le regole di funzionamento dei Servizi.

 

Nella sua ricostruzione un po' spionistica e un po' da commedia della vicenda, l'ex premier irride anche il racconto della professoressa che avrebbe detto di aver visto Renzi e Mancini, al termine del loro incontro, andare uno a destra verso Firenze e l'altro a sinistra verso Roma: «Se uno va a sinistra in autostrada fa un frontale!».

 

Marco Mancini

In realtà in un'intervista a Report la donna disse: «L'auto di Renzi ha proseguito prendendo l'autostrada in direzione Firenze mentre l'altra ha ripreso in direzione Roma».

 

La direzione delle auto

Poi nell'interrogatorio dell'8 novembre alla Procura di Roma ha chiarito: «Ho lasciato l'area di servizio prima che le due vetture "istituzionali" (di Renzi e Mancini, ndr ) abbandonassero il parcheggio. Procedevo a bassa velocità e passata la barriera di Roma nord, dopo la diramazione per Firenze, sono stata superata dall'Audi di Renzi che ho riconosciuto perché aveva il lampeggiante e viaggiava a velocità sostenuta. L'altra macchina invece non l'ho più notata, quindi ho dedotto che avesse preso una diversa direzione».

 

MATTEO RENZI

L'avvocato della professoressa, oltre a convocare inutilmente Renzi per interrogarlo, ha comunicato all'ex premier e al suo avvocato di essere disposto a far sentire la signora anche da loro, ma pure in questo caso non ha ricevuto risposta. Nel frattempo Renzi ha aperto il «mistero Conte», dopo che il leader del Movimento Cinque Stelle ha dichiarato di aver appreso dell'incontro all'autogrill mentre era presidente del Consiglio.

 

Ma Report è andato in onda il 3 maggio 2021, quando a palazzo Chigi c'era già Draghi, quindi chi ha avvertito Conte con quattro mesi di anticipo?

 

La versione di Conte

giuseppe conte gennaro vecchione

L'interessato s' è corretto sostenendo di aver fatto confusione tra due periodi diversi, e che nessuno gli ha detto niente prima. Ma a Renzi, ovviamente, non basta. Tuttavia l'indagine della Procura di Roma ha escluso qualunque legame, anche di lontane parentele, tra la professoressa e i servizi segreti. La donna ha spiegato di aver contattato nell'immediatezza un suo amico giornalista, che nelle foto non riconobbe Mancini, e poi Il Fatto quotidiano , che non le rispose.

 

Ad aprile 2021 vide una puntata di Report che parlava di possibili «complotti» renziani per far cadere il governo Conte 2, e inviò le immagini a loro. «Ci tengo a precisare - ha specificato ai pm - di non aver mai chiesto né percepito alcun compenso economico o di altro genere per il contributo che da semplice cittadina ho volontariamente dato a questa inchiesta giornalistica».

 

MATTEO RENZI E MARCO MANCINI

I pm sono arrivati a identificare la donna con un atto abbastanza invasivo come l'esame dei tabulati dei giornalisti di Report, limitatamente al periodo che ha interessato la realizzazione del servizio. E per ora non ritengono che alla professoressa si possa applicare la non punibilità delle «riprese fraudolente» prevista per «l'esercizio del diritto di cronaca».

 

La signora ha specificato di aver scattato 13 foto e due video, per un totale di 52 secondi, «dal posto di guida della mia autovettura, dove peraltro ero ben visibile dall'esterno e non nascosta. Dalla mia postazione vedevo il personale di scorta di entrambi gli uomini (Renzi e Mancini, ndr ) che dialogavano tra loro e anche loro erano certamente in grado di vedere me, senza alcuna difficoltà».

AVVOCATO LUIGI PANELLA

 

Parole che danno adito a un altro mistero: quattro persone adibite alla sicurezza che non si accorgono di una signora che riprende i personaggi che dovrebbero proteggere. Come resta l'interrogativo sul contenuto del colloquio tra l'ex premier e l'allora funzionario del Dis. All'epoca Renzi disse che fu uno scambio d'auguri con consegna da parte di Mancini di dolci natalizi; di recente ha aggiunto che gli riferì di voler far cadere il governo Conte 2. C'era altro?

MATTEO RENZI E MARCO MANCINI AVVOCATO LUIGI PANELLA l incontro renzi mancini all autogrill dimartedi report incontro mancini renzi

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…