arcuri boccia

SIAMO DI NUOVO AL TUTTI CONTRO TUTTI – IL COMMISSARIO ARCURI ACCUSA LE REGIONI SULLE TERAPIE INTENSIVE NON ATTIVATE – IL MINISTRO BOCCIA INCALZA: “IL PROBLEMA È DOVE SONO FINITI I VENTILATORI, ATTENDIAMO RISPOSTE IN TEMPO REALE DALLE REGIONI” - FRANCESCHINI, PREOCCUPATO DALL'ACCELERAZIONE DELLA DIFFUSIONE DELLA PANDEMIA, VUOLE EVITARE PROVVEDIMENTI A MACCHIA DI LEOPARDO. E IL CTS...

ALBERTO CUSTODERO per repubblica.it

 

DOMENICO ARCURI FRANCESCO BOCCIA

"Ho chiesto ieri al presidente Conte una riunione appena sarà rientrato da Bruxelles per decidere senza indugio nuove misure nazionali per contenere il contagio, ovviamente d'intesa con le Regioni". La richiesta arriva dal capo delegazione Pd Dario Franceschini al governo che da giorni preme per avere più attenzione e severità dal governo nell'affrontare la preoccupante ripresa della pandemia.

 

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, da Fiorenzuola d'Arda nel Piacentino, dove si trova per una visita in occasione dello stanziamento di finanziamenti a proposito della situazione dei contagi da Sars-Cov2, interviene subito spiegando: "Nessuna decisione è stata assunta in questo momento.

 

Leggo un'abbondanza di indiscrezioni, ma noi siamo qui e analizziamo tutti i dati, ci confrontiamo con le Regioni. Non inseguiamo le indiscrezioni - aggiunge - C'è un problema serio, non dobbiamo nasconderlo" ma "ci sono istituzioni, scienziati che stanno lavorando. Facciamo le cose per bene". Il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia, si rivolge proprio alle Regioni: "Massima disponibilità e massima trasparenza, trasmettiamo tutti i dati a tutti e chi ha bisogno di aiuto lo dica. Ma prima di intervenire su lavoro e scuola".

domenico arcuri

 

La denuncia di Arcuri

Intanto, il commissario per l'Emergenza, Domenico Arcuri, al termine della Stato-Regioni, denuncia: "In questi mesi alle Regioni abbiamo inviato 3.059 ventilatori polmonari per le terapie intensive, 1.429 per le subintensive.

 

Prima del Covid le terapie intensive erano 5.179 e ora ne risultano attive 6.628 ma, in base ai dispositivi forniti, dovevamo averne altre 1.600 che sono già nelle disponibilità delle singole regioni ma non sono ancora attive. Chiederei alle regioni di attivarle. Abbiamo altri 1.500 ventilatori disponibili, ma prima di distribuirli vorremmo vedere attivati i 1.600 posti letto di terapia intensiva per cui abbiamo già inviato i ventilatori", osserva Arcuri.

 

Boccia alle Regioni: "Chi ha bisogno lo dica"

FRANCESCO BOCCIA SI PRESENTA CON LA MASCHERINA ALL'ORECCHIO E BORRELLI SE LA RIDE

"Massima disponibilità e massima trasparenza, chi ha bisogno di aiuto lo dica, ma questo va fatto prima di intervenire su lavoro e scuola. In questi mesi sono stati distribuiti ventilatori polmonari ovunque, così come confermato da Arcuri: il problema è dove sono finiti i ventilatori, attendiamo risposte in tempo reale dalle regioni - incalza il ministro per le Autonomie, Francesco Boccia, al termine della Stato-Regioni -

 

La Campania prima del Covid aveva 335 posti letto di terapia intensiva. Il governo attraverso il commissario Arcuri ha inviato 231 ventilatori per le terapie intensive e 167 per le sub intensive. Oggi risultano attivati 433 posti, devono essere 566".

 

Boccia poi annuncia che "domani alle 9 è prevista una riunione di coordinamento dalla Protezione civile con le Regioni, il ministro Speranza e Arcuri. Chiedo alle Regioni di rispondere alle richieste inviate dal commissario Arcuri in modo da intervenire se necessario in tempo reale".

 

 

francesco boccia

Questione tamponi. "Sarebbe opportuno utilizzare lo schema utilizzato da alcune regioni, Veneto, Lazio o Emilia Romagna, che indicano chiaramente sul proprio sito i luoghi e i laboratori in cui è possibile effettuare tamponi, molecolari, antigenici e quelli rapidi validati dalle autorità sanitarie del g7 autorizzati la settimana scorsa", spiega Boccia.

 

Che ha fatto sapere che a ieri sono stati somministrati oltre 13 milioni di tamponi (11 milioni messi a disposizione dal commissario e 2 milioni dalle Regioni). È stata inviata inoltre due giorni fa una lettera alle Regioni in cui si chiedeva di comunicare il fabbisogno di tamponi e reagenti per poter chiudere la nuova offerta. Arcuri ora attende da loro indicazioni per poter procedere ulteriormente. Altri 5 milioni di tamponi sono già acquistati.

LUCA ZAIA

 

E sulla scuola e il lavoro, Bocca precisa: "Tutti i presidenti hanno autonomia di fare ordinanze più restrittive nelle modalità che ritengono. Ma se abbiamo condiviso che i due pilastri che dobbiamo tutelare sono scuola e lavoro e le ordinanze incidono su quegli ambiti, sarebbe opportuno un raccordo tra governo e regioni".

 

Zaia: "Sì a lockdown chirurgici"

Dall'opposizione il leader della Lega, Matteo Salvini, attacca chi parla di chiusura ("Dire forse lockdown a natale è un crimine contro il popolo", dice), mentre il governatore del Veneto, Luca Zaia, apre al lockdown purché sia 'chirurgico'. "Sono contrario ad un nuovo lockdown - dichiara Zaia - dopodiché un lockdown chirurgico lo abbiamo già fatto nel Comelico, che può essere preso ad esempio. Abbiamo introdotto misure per 10 giorni e poi siamo tornati alla normalità".

zaia salvini

 

Zaia precisa ancora: "Non porto avanti idee di lockdown perché sarebbe una sconfitta, vorrebbe dire avere ospedali al collasso, molte vittime, sarebbe ammettere che qualcosa è andato storto nel piano di prevenzione. Sono per il lavoro di squadra, però qualche aggiustamento, senza complicare la vita ai cittadini, va fatto soprattutto nelle misure di protezione. Si andrà verso restrizioni a seconda dei contesti territoriali. Sento che tutti gli altri presidenti di regione sono su questa linea. Penso però che sia fondamentale che il governo cominci a lavorare per una scala di parametri".

 

 

A preoccupare Franceschini l'accelerazione della pandemia

dario franceschini con la mascherina 2

A preoccupare il ministro dei Beni culturali Franceschini è stata l'accelerazione dei contagi delle ultime settimane e la presa di posizione del Comitato tecnico scientifico (Cts) secondo il quale alla luce dei nuovi dati emersi e della nuova fase servono misure più stringenti anche in vista del week end. Tra le ipotesi, quella di un 'coprifuocò e la Didattica a distanza almeno per le scuole superiori.

 

Per evitare dunque che in Italia vengano presi provvedimenti a macchia di leopardo magari per iniziativa delle singole Regioni, ed essendo mutato il quadro epidemiologico della diffusione del Covid - 19 rispetto all'ultimo Dpcm, Franceschini chiede ora una riunione urgente per un aggiornamento degli  interventi nazionali".

dario franceschini e michela di biase

 

STATI GENERALI FRANCESCHINI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…