gianluigi paragone italexit

SISTEMATI GLI ANTI-SISTEMA - ALTRO CHE “VENTO IN POPPA”, LA NAVE “ITALEXIT” È AFFONDATA BEN AL DI SOTTO DELLA SOGLIA DI SBARRAMENTO E PARAGONE NON ENTRERÀ IN PARLAMENTO - DOPO ANNI DI LOTTA BARRICADERA CONTRO LE POLITICHE ANTI-COVID, NESSUNO DEI PARTITI DELLA GALASSIA ANTI-SISTEMA E' RIUSCITO A INCANTARE GLI ELETTORI - MA MESSE INSIEME "POPOLO DELLA FAMIGLIA", "ALTERNATIVA PER L’ITALIA", "ITALIA SOVRANA E POPOLARE" E "ITALEXIT" RAGGIUNGONO QUASI IL 5%...

Flavia Amabile per “la Stampa”

 

Gianluigi Paragone

Che cosa resta dopo due anni sulle barricate contro vaccini, Green Pass, negando l'esistenza del Covid e mettendo in discussione persino i morti? Nemmeno un posto in Parlamento a giudicare dalle prime proiezioni di voto. L'eredità di quella schiera di tenaci negazionisti si è frammentata in una miriade di formazioni, da Italexit guidato da Gianluigi Paragone a Alternativa per l'Italia di Simone Di Stefano e Mario Adinolfi, fino a Italia Sovrana e Popolare di Marco Rizzo e altre ancora.

 

Pino Cabras, Gianluigi Paragone, Francesco Forniciti

Fin dall'inizio soltanto Italexit ha avuto una possibilità concreta di entrare in Parlamento. I primi risultati però non lasciano sperare il fronte contrario ai vaccini. Per il Consorzio Opinio Italia per Rai, con una copertura del campione dell'80% Italexit per l'Italia è fuori dal Parlamento con una percentuale compresa tra un minimo dello 0,5 per cento a un massimo del 2,5 per cento. In base al secondo Instant poll di Quorum/Youtrend per Sky Tg24, il partito di Paragone si ferma al 2,3%. E per il secondo intention poll Tecné per Mediaset oscilla tra l'1,5 e il 3,5 per cento. Ma, quando dopo mezzanotte arrivano le proiezioni, le speranze si fermano. Le percentuali calano al di sotto del 2%.

GIANLUIGI PARAGONE

 

Paragone aspetta che i dati siano consolidati prima di commentarli. Nella primissima parte della notte delle elezioni gli exit-poll lo collocano troppo sul limite dello sbarramento, basta poco per cambiare radicalmente lo scenario e lui ricorda ancora la delusione subita alle elezioni amministrative a Milano nel settembre 2021, quando si era addormentato convinto di aver superato lo sbarramento e si era svegliato la mattina dopo con il 2,99 per cento dei voti, rimanendo escluso per poche preferenze dal Consiglio comunale. Il leader di Italexit aveva chiesto il riconteggio delle schede ma i voti mancanti erano risultati molti di più, oltre 1.500.

gianluigi paragone con i tassisti davanti a palazzo chigi

 

Intorno all'1 e mezza del mattino appare per ammettere la sconfitta spiegando che non sono i no ad averli condannati perché «c'è un pezzo di Italia che è andata anche oltre, non ha proprio votato». Resta la consapevolezza di essere molto al di sotto delle attese della vigilia e di aver scommesso su un calcolo politico che non ha dato i risultati sperati.

Da formazione antisistema e apartitica Italexit si è lentamente trasformata in una formazione di estrema destra che avrebbe dovuto rappresentare la spina nel fianco di Giorgia Meloni rubando a Fratelli d'Italia voti attraverso candidati come Carlotta Chiaraluce, militante di Casapound. Una sfida persa. Giorgia Meloni è la prima forza politica in Parlamento. Loro non sono nemmeno entrati.

matteo bassetti vs gianluigi paragone a non e' l'arena 4matteo bassetti vs gianluigi paragone a non e' l'arena

Ultimi Dagoreport

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…