I SOLDI EUROPEI DIAMOLI A CHI LI SA SPENDERE: LE GRANDI PARTECIPATE PUBBLICHE – IL GOVERNO PROVA A OTTENERE DALL’EUROPA UNA “CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA” CHE CONSENTA DI DIROTTARE SUL PIANO “REPOWER-EU”, DEDICATO ALL’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO, I FINANZIAMENTI DEL PNRR CHE NON RIUSCIRÀ A SPENDERE ENTRO IL 2026 – IL PIANO È AFFIDARE AI GRANDI PLAYER ENERGETICI (SNAM, TERNA, ENEL E ENI) I FONDI DEL PNRR RIMASTI IMPANTANATI TRA LE PIEGHE BUROCRATICHE

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Marco Galluzzo per il “Corriere della Sera”

 

REPOWER EU REPOWER EU

Verrà trasmessa oggi al Parlamento la relazione semestrale sul Pnrr elaborata dal governo e discussa la settimana scorsa in cabina di regia (un documento sul quale Palazzo Chigi chiederà un dibattito in Aula). E sempre oggi verrà posta la fiducia al provvedimento con il quale l’esecutivo sterilizza il controllo concomitante della Corte dei conti sulla spesa del Piano di ripresa e resilienza, fiducia sulla quale ci sarà un voto domani alle 14.

 

giorgia meloni raffaele fitto 2 giugno 2023 giorgia meloni raffaele fitto 2 giugno 2023

Mentre alla Camera inizia oggi la discussione — opposizioni divise: Pd e M5S pronti a dare battaglia, Iv e Azione con la maggioranza — su norme molto contestate […], emergono altri dettagli del negoziato in corso con Bruxelles, negoziati nei quali il governo sta cercando di ottenere una sorta di clausola di salvaguardia del Piano, una clausola che consenta all’Italia di dirottare sul piano Repower-Eu i finanziamenti europei che non riuscirà a spendere entro il 2026.

 

In attesa di una riscrittura o revisione del Pnrr, […] sembra infatti farsi più chiara la strategia dell’esecutivo per non rinunciare a nessuno dei finanziamenti finora previsti.

 

REPOWEREU REPOWEREU

Oggi il piano Repower-Eu, concentrato sui progetti di efficientamento energetico, è molto più piccolo e più specifico del Pnrr. All’Italia toccano 2,7 miliardi di euro e le proposte presentate 15 giorni fa agli uffici della Commissione di Bruxelles sembra siano state accolte in modo positivo.

 

In attesa di una prima valutazione […] la strategia del governo sembra che affidi proprio al contenitore del Repower-Eu non solo una cubatura finanziaria potenzialmente molto più ampia […], ma anche la funzione di una sorta di paracadute di salvataggio del Pnrr […].

 

Più in dettaglio, il Piano di cui il governo ha discusso con alcune grandi aziende a partecipazione pubblica, che potrebbe contenere progetti di ampio respiro di grandi player come Snam, Terna, Eni ed Enel, alla fine potrebbe in qualche modo «ospitare», se così si può dire, i fondi che non verrebbero spesi entro la scadenza naturale del Pnrr.

 

GLI OBIETTIVI DEL PNRR GLI OBIETTIVI DEL PNRR

In questo modo il Repower-Eu […] potrebbe facilmente superare i 10 [miliardi]. Anche se il target del governo sembra molto più alto. […]Non è detto che la Commissione dia il via libera, ma l’interlocuzione è in corso.

 

E se si concludesse in modo positivo lascerebbe ampi margini di manovra all’Italia: anche con il Piano rivisto e corretto (entro agosto) da parte di Roma, una fetta del Pnrr resterebbe passibile di essere spostata sul Repower-Eu alla scadenza del 2026. […]

fitto meloni fitto meloni raffaele fitto giorgia meloni raffaele fitto giorgia meloni

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – VESPA SI TRASFORMA IN FARFALLA: SANGIULIANO VOLEVA CAMBIARE IL SISTEMA CINEMA E L’HA PAGATO: GUARDATE QUANTI MILIONI LO STATO HA DATO A FILM E REGISTI! - RISPONDE UN PRODUTTORE: “IL MINISTRO HA IMPIEGATO QUASI DUE ANNI PER SPOSTARE I CONTRIBUTI ‘’AUTOMATICI’’ (CHE PROCEDONO IN BASE A DEI CRITERI PRESTABILITI, MA SENZA DISCREZIONALITÀ POLITICA) A QUELLI ‘’SELETTIVI’’ (CHE COMPORTANO UNA SCELTA SQUISITAMENTE POLITICA), PARALIZZANDO UN SETTORE CHE DÀ LAVORO A 260MILA PERSONE E ALLONTANANDO GLI INVESTITORI INTERNAZIONALI – E SE QUALCUNO HA FATTO IMPICCI CON I CONTRIBUTI ‘’AUTOMATICI’’, SANZIONATELO. SIETE VOI AD AVERE GLI STRUMENTI DI VERIFICA CONTABILE, FATELI FUNZIONARE!’’ - VIDEO

DAGOREPORT - COME SI DICE PARACULA IN TEDESCO? URSULA! -VON DER LEYEN HA DETTO SI’ A UN INCARICO DI PRIMO PIANO PER FITTO NELLA COMMISSIONE UE SAPENDO BENE CHE SAREBBE STATO UCCELLATO DA VERDI, SOCIALISTI E LIBERALI (CHE HANNO SOSTENUTO LA SUA RIELEZIONE MENTRE LA MELONA GENIALE HA VOTATO CONTRO) - LA DUCETTA DELLA GARBATELLA, DA BRAVA ATTRICE DI BORGATA, ENTRA IN MODALITA' CAMALEONTE E CHIEDE UN AIUTO A COLUI CHE HA SEMPRE AVVERSATO, MARIO DRAGHI (FOTI, MEJO DI ZELIG: ''L'AGENDA DRAGHI E' LA NOSTRA'') - IL CINICO MARIOPIO, CHE ANCORA SOGNA IL QUIRINALE, ACCETTA DI INTERLOQUIRE CON URSULA MA NON HA ALCUNA INFLUENZA SUI GRUPPI PARLAMENTARI UE: E QUI ENTRA IN GIOCO UN VECCHIO AMICO DELL'UNDERDOG DEL COLLE OPPIO, ENRICO LETTA (SARA' LUI A PARLARE CON MACRON E SANCHEZ) - DA PRETINO RANCOROSO, L’EX SEGRETARIO DEL PD AIUTERA’ LA GIORGIA REIETTA PER VENDICARSI DI CHI, ELLY SCHLEIN IN TESTA, NON LO VENERA E NON LO CONSIDERA IL SAPIENTONE POLITICO CHE CREDE DI ESSERE..

TRUMPONE? UN VECCHIO TROMBONE  – IL DIBATTITO ELETTORALE AMERICANO VISTO A ST.LOUIS CON I SINDACALISTI PRO-HARRIS: BUU, FISCHI E URLA QUANDO PARLA IL TYCOON, SOLO APPLAUSI PER KAMALA E I POCO IMPARZIALI CONDUTTORI DELLA ABC, CHE NON NE FANNO PASSARE UNA ALL’EX PRESIDENTE E INVECE SERVONO ASSIST CLAMOROSI ALLA VICE – COME FINIRÀ? “DOBBIAMO PUNTARE AL CENTRO, E PORTARE A VOTARE I NOSTRI. CON I MAGA ABBIAMO PERSO LA SPERANZA. TRUMP NON HA NESSUN PIANO NÉ PROPOSTE, MA AL SUO POPOLO NON IMPORTA”

DAGOREPORT - LA CANDIDATURA DEL SINDACO DI GENOVA MARCO BUCCI ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA È L’ENNESIMO ATTO DI ARROGANZA DI POTERE MESSO IN ATTO DA GIORGIA MELONI - QUANDO SALVINI SI RITROVA DAVANTI AL NETTO RIFIUTO DI CANDIDARSI PER IL DOPO-TOTI DEL COMPAGNO DI LEGA E GROSSO ESPONENTE LIGURE, IL GENOVESE EDOARDO RIXI, PENSA CHE UN INTERVENTO DELLA DUCETTA (DEL TIPO: “PER FAVORE, CHIAMA RIXI E ASSICURALO CHE FRATELLI D’ITALIA LO APPOGGERÀ”), POSSA ESSERE DECISIVO PER ROVESCIARE IL SUO ''NO'' IN UN ''SI''' - RISULTATO: SALVINI NON FARÀ CONVERGERE I VOTI DELLA LEGA SUL NEO-MELONIANO E MALCONCIO BUCCI…

DAGOREPORT - CIAK, MI GIRA! - TAMBURI DI GUERRA CONTRO GIULI DAL CINEMA ITALIANO ESASPERATO DAL RINVIO-DOPO-RINVIO CHE STA BLOCCANDO I FINANZIAMENTI DEL TAX CREDIT (SANGIULIANO TRA LE MOTIVAZIONI DELLE SUE DIMISSIONI AVEVA INSERITO PURE L'ESSERSI "ATTIRATO MOLTE INIMICIZIE AVENDO SCELTO DI RIVEDERE IL SISTEMA DEI CONTRIBUTI AL CINEMA") – FUORI IL BOMBOLO IN CALORE, ORA NEL MIRINO C’E’ L’INADEGUATEZZA DI GIULI, UN TIPINO COL SORRISO PRESTAMPATO DELLA PRESA PER I FONDELLI CHE NON HA MAI GOVERNATO ISTITUZIONI COMPLESSE E NEPPURE HA ESPERIENZE MANAGERIALI (VISTO IL FLOP AL MAXXI). E PARE CHE ABBIA PROMESSO A GENNY IL CALDO DI NON TOCCARE NULLA DELLA COLLEZIONE DEI SUOI CAPOLAVORI AL MINISTERO DELLA CULTURA…