antonio angelucci alessio damato

I SOLDI NEI GIORNALI NON SONO MAI BUTTATI – IL “METODO” ANGELUCCI: USARE I QUOTIDIANI, IN PERDITA, PER DELEGITTIMARE GLI AVVERSARI POLITICI CHE INTRALCIANO GLI AFFARI. UN ESEMPIO SU TUTTI? L’EX ASSESSORE ALLA SALUTE DEL LAZIO, ALESSIO D’AMATO, VITTIMA DI UNA CAMPAGNA MEDIATICA CONTRARIA DA PARTE DEI QUOTIDIANI DEL DEPUTATO LEGHISTA – L’IMPERO DI ANGELUCCI SI REGGE SUI SOLDI PUBBLICI: SU 91 MILIONI DI EURO DI FATTURATO DELLA “SAN RAFFAELE”, 69,5 SONO RIMBORSI DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE: IL 75% DEL TOTALE...

Estratto dell’articolo di Giovanni Tizian e Stefano Vergine per “Domani”

 

antonio angelucci - report

Editoria e sanità. Con la prima perde soldi, con la seconda macina profitti milionari. Così tanti da compensare ampiamente le perdite registrate con i giornali, a partire da Il Tempo e Libero. Ma nonostante il profondo rosso della carta stampata Angelucci punta a nuove testate: dalla discussa acquisizione dell’Agi, la terza agenzia di stampa del paese, ancora proprietà di Eni, alla Verità di Maurizio Belpietro.

 

Visto attraverso la lente dei bilanci, così funziona da anni il gruppo Angelucci, 3.000 dipendenti e 230 milioni di euro di fatturato aggregato, creato da Antonio e oggi amministrato dai figli Giampaolo, Alessandro e Andrea insieme ad altri manager.

 

giampaolo e antonio angelucci

Fin da quando ha iniziato, comprando la prima clinica privata a Velletri alla fine degli anni Settanta, Antonio Angelucci ha impostato un modello di business sicuro. Accreditamenti del Servizio sanitario nazionale: i soldi che le amministrazioni regionali italiane versano per l’utilizzo di cliniche e centri sanitari privati.

 

[…] Il fatturato della San Raffaele Spa, la holding del gruppo Angelucci dedicata alla sanità privata, dipende per il 75 per cento dai contributi del Servizio sanitario nazionale. Chiaro quindi che il rapporto con la politica debba essere d’amicizia, per lo meno.

 

carlo calenda alessio damato

Ma Angelucci è andato oltre, lui stesso si è fatto politico. Su questo fronte la società può contare su un atout formidabile: avere un fondatore che è anche parlamentare (da 16 anni, oggi della Lega, prima di Forza Italia e Pdl), e possedere tre quotidiani che sostengono quei partiti. Non è da tutti, insomma.

 

[…] Gli affari sanitari vanno bene da sempre, ma da ormai 25 anni gli Angelucci hanno scelto di investire su un settore in declino economico, quello della stampa. Come prevedibile, le cose non stanno andando bene. Finanziaria Tosinvest, la holding proprietaria de Il Tempo e Il Giornale, nel 2022 ha perso 2,5 milioni di euro. Eppure il deputato della Lega è convinto che l’editoria sia un buon investimento, come dimostra adesso il suo interesse per l’Agi. Di certo è un investimento utile […]

 

antonio angelucci 2

La matematica finora ha dato ragione al quasi 80enne Antonio, che in una vita è passato dal ruolo di portantino del San Camillo di Roma a quello di imprenditore e parlamentare più ricco d’Italia. Decisivo […] l’incontro con il banchiere Cesare Geronzi, in seguito al quale Angelucci ha iniziato una serie di operazioni finanziarie che lo hanno portato a entrare nel capitale di Unicredit e a uscirne, 15 anni fa, con 430 milioni di euro di liquidità in più in cassa.

 

Oggi, visto nell’insieme, il suo gruppo perde soldi con l’editoria e l’immobiliare (Tosinvest e Investimenti Immobiliari Italiana hanno accumulato un rosso di 3,7 milioni di euro nel 2022), ma compensa ampiamente grazie ai profitti sanitari della San Raffaele Spa, che controlla 16 aziende, quasi tutte cliniche private convenzionate con il Servizio sanitario nazionale, e nel 2022 ha registrato un utile netto di 15,5 milioni di euro. Il rendiconto 2023 non è ancora stato depositato.

 

alessandro sallusti antonio angelucci silvio berlusconi

È proprio dal bilancio della San Raffaele che emerge l’importanza dei soldi pubblici per Angelucci. Su 91 milioni di euro di fatturato, 69,5 milioni sono entrati come rimborsi del Servizio sanitario nazionale: il 75 per cento del totale. In pratica, senza le risorse della sanità pubblica, l’impero Angelucci si sgretolerebbe come un castello di sabbia.

 

Gran parte delle cliniche convenzionate è nel Lazio, ma ce ne sono anche in Puglia, Basilicata, Abruzzo e Sardegna. La holding San Raffaele offre una disponibilità di oltre 3.000 posti letto tra Rsa, cliniche e centri geriatrici. La stabilità dei contributi pubblici è essenziale. Anche perché i debiti non sono pochi: solo quelli con le banche e le società di factoring arrivano a quasi 60 milioni di euro. «Ogni grande gruppo della sanità privata ha una società di lobbying di riferimento, ma Angelucci fa da sé, è parlamentare da quattro legislature, quale lobbista migliore», dice una autorevole fonte del settore.

 

antonio angelucci 2 ricevimento quirinale 2 giugno 2024 foto lapresse

[…] La sanità e l’editoria, dicevamo. La seconda spesso funzionale alla prima. Come dimostrano alcuni documenti giudiziari di un procedimento: Angelucci, infatti, è ancora indagato dalla procura di Roma per istigazione alla corruzione ai danni di Alessio D’Amato, ex assessore della giunta di centrosinistra della regione Lazio.

 

La procura ha chiesto l’archiviazione, dopo un iter a dir poco rocambolesco. Le indagini sono iniziate in seguito alla denuncia di D’Amato nel gennaio 2018, ma solo cinque anni dopo è arrivata la fissazione dell’udienza preliminare. Angelucci rischiava di finire a processo. In quel momento la fortuna gli gira a favore: la difesa solleva un’eccezione, cioè la mancata notifica dell’atto di chiusura indagine all’imputato.

 

alessio d'amato

Un clamoroso errore che ha un effetto devastante: tutto da rifare. Così dall’udienza preliminare si torna all’ufficio del pm, che deve notificare a tutti gli indagati una nuova chiusura indagini. Nel frattempo sono trascorsi sei anni, Angelucci questa volta ha deciso di farsi interrogare e dice che è tutto falso, non ha tentato di corrompere nessuno. Il nuovo pm gli crede e chiede al giudice per le indagini preliminari l’archiviazione. Il legale di D’Amato, Alessandro Benedetti, ha presentato opposizione. L’udienza per discutere se archiviare o accogliere l’opposizione era stata fissata a giugno.

 

alessio damato nicola zingaretti

Tuttavia ecco l’ennesimo colpo di scena: rinviata a ottobre, l’ufficiale giudiziario non è riuscito a trovare Angelucci per notificargli la fissazione dell’udienza. Irreperibile, nonostante la sua residenza sia nota a tutti e sia anche parlamentare. Mistero. O meglio «miracolo della giustizia italiana», sorride il legale di D’Amato. […]

 

Al di là dell’intricata storia di questa indagine, agli atti troviamo diversi documenti inediti che raccontano di come Angelucci avrebbe utilizzato i suoi giornali per “proteggere” gli investimenti nella sanità.

 

MATTEO SALVINI A BORDO DELLA FERRARI DI ANTONIO ANGELUCCI A ROMA

Il primo è un verbale a firma D’Amato con il quale integra la prima denuncia depositata in procura: racconta, in pratica, che alcuni giorni dopo aver presentato l’esposto contro Angelucci, è stato avvicinato da Francesco Storace, già presidente della regione Lazio e ministro della Salute con il governo Berlusconi.

 

Nel 2020 Storace è diventato vicedirettore del Tempo, il quotidiano romano edito da Angelucci. D’Amato nell’integrazione della denuncia scrive: «(Storace, ndr) mi ha detto che bisognava risolvere l’annosa vicenda che vedeva contrapposta la Regione Lazio al gruppo San Raffaele di proprietà della famiglia Angelucci; che lui poteva fungere da elemento di mediazione per giungere ad una soluzione bonaria della vicenda e che per svolgere tale ruolo Giampaolo Angelucci (il figlio di Antonio, ndr) gli aveva offerto un contratto economico […] di rilevante entità che per lui era importante in quel momento in quanto privo di cariche ed incarichi politici».

 

alessio d'amato 1

L’ex assessore fece notare a Storace che «da molte settimane il quotidiano “Il Tempo” stava conducendo una campagna stampa diffamatoria […]...Egli ha replicato a queste mie parole riferendomi che gli Angelucci potevano immediatamente far modificare l’atteggiamento del predetto organo di stampa e in un attimo far scrivere bene di me».

 

giampaolo antonio angelucci

Nelle informative della guardia di finanza il metodo Angelucci trova ulteriore conferma: «Giampaolo Angelucci affermava, sempre secondo quanto riferisce D’Amato, che il suo gruppo era fortemente penalizzato da questa amministrazione regionale che ero io [D’Amato]il responsabile di tale inaccettabile ostracismo e che me l’avrebbe fatta pagare».

 

In che modo? «La minaccia si concretizzava a partire dal successivo 10 gennaio 2018: per 4 giorni, il quotidiano “Il Tempo” avviava una campagna di stampa sul degrado della sanità della Regione Lazio, criticando e screditando il D’Amato», scrivono i finanzieri.

antonio angelucci 1

 

Guai a toccare la sanità ad Angelucci: quei soldi pubblici servono a tenere in piedi tutto il resto. Un sistema quasi perfetto.

micaela biancofiore antonio angelucci 1ANTONIO ANGELUCCI angelucci insulta il giornalista del fattoPROTESTA DEI GIORNALISTI DELL AGI CONTRO LA VENDITA AD ANTONIO ANGELUCCILOS ANGELUCCI DEL RIONE SANITA - BY MACONDO. antonio angelucci e yosdanka fumero foto di bacco (5)antonio angelucci foto mezzelani gmt31

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – L’IDEA DI GIORGIA MELONI DI INTRODURRE L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE SPACCA FORZA ITALIA - TAJANI È POSSIBILISTA MA I GRUPPI PARLAMENTARI NO: SE PASSASSE LA RIFORMA, SPARIREBBE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - SI VOCIFERA DI UNO SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA TAJANI E CRISTINA ROSSELLO, VICINA ALLA FAMIGLIA BERLUSCONI - LA PROPOSTA DI LEGGE ELETTORALE NON PIACE ALLA LEGA E NEMMENO AI MINI-POTENTATI DI FRATELLI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-RAMPELLI), MA SAREBBE PERFETTA PER MANDARE IN TILT LA SINISTRA…

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO