minniti migranti libia

SONO RICOMINCIATI GLI SBARCHI E RICICCIA MINNITI: “SERVE UNA MODIFICA DEI DECRETI SICUREZZA E COSTRUIRE CANALI LEGALI DI INGRESSO. I NAZIONALPOPULISTI PUNTANO A CANCELLARE IL PRINCIPIO DI ACCOGLIENZA, CHE DOBBIAMO SAPER CONCILIARE CON IL DIRITTO ALLA SALUTE” - “QUEL CHE È ACCADUTO IN LIBIA È GRAVISSIMO E INACCETTABILE”. MA POI RILANCIA: “NEGOZIAMO UN NUOVO MEMORANDUM, IMPEGNANDO LE AUTORITÀ LIBICHE A SVUOTARE I CENTRI DI DETENZIONE ILLEGALI” (CHE NE PENSA IL DUPLEX ZINGA-CONTE?)

Fabio Martini per “la Stampa”

 

MINNITI CON I CAPI TRIBU DELLA LIBIA

C' è qualcosa di nuovo, anzi di antico sulle coste italiane: si torna a sbarcare, a soffrire e morire, la questione si sta trasformando di nuovo in un «business politico» e davanti a questo scenario Marco Minniti, ultimo ministro dell' Interno di un governo di centrosinistra, lancia l' allarme: «Attenzione, perché i nazionalpopulisti di casa nostra davanti alla sfida alla salute pubblica portata dal Covid puntano a cancellare il principio di accoglienza, che noi dobbiamo saper conciliare con il diritto alla salute.

 

marco minniti nicola zingaretti

Ma attenzione anche a quel che sta accadendo nel Mediterraneo: è in atto il più imponente mutamento geopolitico dalla caduta dell' impero ottomano. Per l' Italia e per l' Europa è una sfida senza precedenti. Cambiamenti ormai irreversibili che richiedono un cambio di approccio radicale, un tempo si sarebbe detto un cambio di paradigma».

 

A Khums la Guardia costiera libica ha sparato su alcuni migranti, riproponendo la questione della sua pericolosa inaffidabilità, in qualche modo avallata dall' Italia

gommone libia migranti

«Quel che è avvenuto è gravissimo e inaccettabile. È molto importante che la denuncia sia venuta dall' Organizzazione mondiale dell' immigrazione, con la quale l' Italia in questi anni ha costruito una straordinaria collaborazione in tutti i teatri, a partire dalla Libia. L' Italia deve pretendere una commissione d' inchiesta indipendente, che indaghi e colpisca ogni responsabilità».

 

ZINGARETTI - CONTE - DI MAIO

Ha fatto discutere nei giorni scorsi la sua affermazione per cui c' è una evidente correlazione tra immigrazione e Covid: che significa?

«Ripetiamo spesso: dopo il Covid nulla è più come prima. È vero. L' epidemia potrà essere più o meno rapidamente superata e si troverà un vaccino e tuttavia la diffusione su scala planetaria di un' infezione virale che ha prodotto così tanti morti è destinata a cambiare radicalmente il modo di sentire del pianeta intero.

 

strage migranti libia

Le migrazioni implicano spostamenti e relazioni umane. Si tratta di ridefinire in questo nuovo scenario il diritto di chi è accolto (garantito in modo incancellabile dalle convenzioni internazionali) e di chi sta accogliendo».

 

Concretamente parlando?

luciana lamorgese

«È più che mai il tempo di costruire e rendere irreversibili canali di migrazione legali che cancellino quelli illegali. Tutto quello che è legale è compatibile con la salute, tutto quello che è illegale è esposto alla pandemia».

 

Ma negli ultimi mesi nel Mediterraneo è in atto un cambiamento epocale: complicato immaginare politiche di ampio respiro?

«Da molti mesi la produzione di petrolio in Libia è ferma, con una perdita per i libici tra i 5 e i 7 miliardi euro. In più con un fermo ai pozzi, c' è rischi di danni funzionali ai pozzi: non si riapre il rubinetto. Il popolo libico è in ginocchio»

 

L' Europa ha altro a cui pensare

minniti renzi

«Per l' Italia e per l' Europa si tratta di una sfida senza precedenti avere a poche centina di chilometri dalle proprie coste un Paese come la Libia, nel quale sono presenti Turchia e Russia e in cui aleggia una possibile spartizione in zone di influenza.

 

Nei giorni scorsi il Parlamento egiziano ha deliberato il possibile intervento del suo esercito in Libia. Siamo nella fase della minaccia controllata, ma la storia è fatta di minacce controllate che sono sfuggite di mano. Una eventuale divisione di questo tipo sarebbe uno scacco per l' Italia e per l' Europa».

 

Si sta muovendo qualcosa o oramai si naviga a vista?

conte lamorgese

«Abbiamo bisogno di un cambio di passo dell' Europa. Nel momento cui diventano protagonisti Russia e Turchia, non c' è un singolo Paese europeo che possa farcela da solo. L' unica ad avere la "taglia" di quei Paesi è l' Europa.

 

Che deve proporre una iniziativa di pace che sia sostenuta da un piano di ricostruzione civile, sociale, economico, istituzionale, che meta in campo ingenti risorse paragonabili a quelle investite sulla cosiddetta rotta balcanica, per la quale ha investito 6 miliardi euro.

MINNITI LIBIA

 

E negoziando un nuovo Memorandum of understanding che consenta una lotta senza quartiere ai trafficanti di esseri umani, impegnando le autorità libiche a realizzare consistenti corridoi umanitari e a svuotare i centri di detenzioni illegali».

 

Dal 2017 al 2019 l' Italia ha avuto due politiche contrapposte, la sua e quella di Salvini: da un anno non sono stati toccati i decreti sicurezza, non sono in campo misure di "deterrenza" e gli arrivi sono quasi quadruplicati.

strage migranti libia

«L' Italia deve fare un altro passo: non accontentiamoci delle soluzioni tampone. Pensiamo a una strategia. Da una parte serve una profonda modifica dei decreti sicurezza e costruire canali legali di ingresso di migranti economici. Si tratta di liberare l' Italia dalla camicia di Nesso della legge Bossi Fini che la tiene legata al passato».

MARCO MINNITI E MATTEO RENZI

Ultimi Dagoreport

dagospia 25 anni

DAGOSPIA, 25 ANNI A FIL DI RETE - “UNA MATTINA DEL 22 MAGGIO 2000, ALL’ALBA DEL NUOVO SECOLO, SI È AFFACCIATO SUI COMPUTER QUESTO SITO SANTO E DANNATO - FINALMENTE LIBERO DA PADRONI E PADRINI, TRA MASSACRO E PROFANO, SENZA OGNI CONFORMISMO, HAI POTUTO RAGGIUNGERE IL NIRVANA DIGITALE CON LA TITOLAZIONE, BEFFARDA, IRRIDENTE A VOLTE SFACCIATA AL LIMITE DELLA TRASH. ADDIO AL “POLITICHESE”, ALLA RETORICA DEL PALAZZO VOLUTAMENTE INCOMPRENSIBILE MA ANCORA DI MODA NEGLI EX GIORNALONI - “ET VOILÀ”, OSSERVAVA IL VENERATO MAESTRO, EDMONDO BERSELLI: “IL SITO SI TRASFORMA IN UN NETWORK DOVE NEL GIOCO DURO FINISCONO MANAGER, BANCHIERI, DIRETTORI DI GIORNALI. SBOCCIANO I POTERI MARCI. D’INCANTO TUTTI I PROTAGONISTI DELLA NOSTRA SOCIETÀ CONTEMPORANEA ESISTONO IN QUANTO FIGURINE DI DAGOSPIA. UN GIOCO DI PRESTIGIO…”

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…