giorgia meloni giancarlo giorgetti

SOVRANISTI DI ‘STA CEPPA: DOVREMO PREGARE GLI INVESTITORI DI DARCI I LORO SOLDI - CON I TASSI IN RIALZO E UN DEBITO PUBBLICO A 2.859 MILIARDI, PER L’ITALIA FINANZIARSI SUI MERCATI COSTA MOLTO DI PIÙ - IL RENDIMENTO DEL BTP DECENNALE VA OLTRE IL 4,5%, RECORD DAL 2013: UN PROBLEMA PER IL TESORO VISTO CHE LE CEDOLE DA PAGARE AUMENTANO - A FINE 2023 LE EMISSIONI DI NUOVI TITOLI SARANNO DI 300 MILIARDI: DOVREMO ARGINARE LA FINE DEGLI ACQUISTI DI BTP DECISA DALLA BCE…

Estratto dell’articolo di Andrea Greco per “la Repubblica”

 

IL CONTO DEL SUPERBONUS - MEME BY OSHO

Una nuova cambiale per il governo arriva dall’aumento dei rendimenti sui titoli di Stato. Il Btp decennale, cardine del debito pubblico italiano, torna a pagare oltre il 4,5%. Il 4,53% ieri, nove punti base più della vigilia, dopo un’altra seduta di tensione per tutte le obbligazioni. Non consola che lo spread, lo scarto col Bund tedesco, sia in relativa tenuta.

I due dati indicano due tendenze: il primo misura il costo del debito del Tesoro, il secondo, più politico, esprime il maggior rischio che l’Italia deve pagare per il fatto di essere l’Italia.

I DETENTORI DEL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

 

E benché i due dati vadano nella stessa direzione, è a “quota 4,5%” che bisogna stare attenti. Intanto perché è un dato più lanciato del secondo, e ha effetti immediati, miliardari. Lo spread a 180 punti è un livello visto e rivisto negli ultimi 15 anni: quando si insediò il governo Draghi, nel febbraio 2021, s’era accucciato sui 90 punti, ma quando il paladino dell’euro sbatté la porta di Palazzo Chigi era risalito a 230 punti.

 

giancarlo giorgetti giorgia meloni

Giorgia Meloni lo ha tenuto a bada; anche se negli ultimi tre mesi è risalito una ventina di punti. In attesa di sapere se c’è un “caso Italia” sui mercati, che comunque da luglio hanno estratto lo schioppo in attesa di capire come se la caverà il governo in caso di recessione, e come quadrerà il bilancio 2023, c’è “quota 4,5%” da affrontare. Un livello che non si vedeva da marzo, e prima di allora da 10 anni. È una moneta a due facce: quella dell’opportunità, per chi investe, quella del costo per il Tesoro che a fine 2023 avrà emesso oltre 300 miliardi di nuovi titoli.

 

BTP VALORE

Il ministro Giancarlo Giorgetti l’altro ieri ha detto sconsolato che con i tassi di due anni fa «avremmo avuto 14-15 miliardi in più da mettere sul fisco», e che «una manovra di bilancio è stata portata via dalla rendita finanziaria», drogata dai 10 rialzi dei tassi fatti dalla Bce negli ultimi 15 mesi, portando al 4,5% il tasso di rifinanziamento alle banche.

 

C’è l’inflazione da tenere a bada, e l’attuale ritorno del greggio a 95 dollari che la rinfocola. Ma c’è anche, in tutto il mondo, una struttura di costi entrata in una deriva rialzista, con la spesa pubblica che traina tutte le economie. A partire dagli Usa, dove il Pil corre da tre trimestri, ma le stime di emissioni in questo trimestre sono salite del 25% a 1.000 miliardi di dollari. Il lampo lo vedi sul Pil, il tuono lo senti sul debito e i suoi tassi.

GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI

 

Il decennale italiano essendo quotato si adegua al volo ai tassi Bce: non come i miliardi fermi sui conti delle banche, dure d’orecchie. Il Btp è un prestito allo Stato con tasso fisso, cedola ogni sei mesi e rimborso a scadenza (da 18 mesi e 50 anni). Il suo “rendimento”, 4,53% ieri, si forma con le due cedole pagate nell’anno più la differenza tra prezzo di sottoscrizione (o d’acquisto in Borsa, se il titolo è circolante) e il valore nominale di 100 al rimborso.

 

La formula del rendimento è più facile: dividi la cedola netta per il prezzo d’acquisto, moltiplicato 100. Cedola “netta” significa detratto il 12,5% di tasse: il Btp è favorito dal fisco italiano, gli altri str umenti finanziari pagano il 26% sui guadagni.

 

BTP ITALIA

Questi calcoli allettano investitori professionali e fai da te, da mesi riattratti dal Btp, vedi il successo di giugno, quando il Tesoro collocò 18 miliardi di “Btp Valore” mostrando che anche con questi livelli (alti) di tassi poteva uscire sul mercato facendo perno sulle famiglie italiane. Queste, che hanno circa un decimo del debito pubblico, ma 1.170 miliardi di liquidità giacente a luglio (fonte Bankitalia), paiono una leva promettente per il governo, che deve arginare la fine degli acquisti di Btp decisa dalla Bce. […]

giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo salvini

 

Tanta grazia per chi investe è però un conto che lievita per il Tesoro. Gli oneri per interessi sui 2.859 miliardi di euro di debito di luglio, che sul mercato si stima a spanne costino un 3% medio, erano stati stimati nel Def 75,6 miliardi quest’anno. Ma la tendenza crescente porterà la spesa attorno a 80 miliardi, cui nel 2024 andranno aggiunti i 14-15 miliardi che Giorgetti rimpiange. Totale, 95 miliardi: sempre che non ci siano altri rialzi di tassi, o di spread, nel frattempo.

 

spread btp bund

È una somma “sostenibile” per l’Italia, oltre ad affossare la crescita fiacca del Pil galvanizzando la spesa pubblica? «In genere la spesa per interessi è sostenibile se il suo costo in percentuale del debito è inferiore alla crescita nominale del Pil», aggiunge Cesarano. A spanne, se il debito costa il 3%, è tuttora meno del Pil “inflazionato”, che si stima sia tra il 4 e il 5%. «Fino al 2025, da questo punto di vista, l’inflazione farà in parte da scudo: ma è un equilibrio delicato che si regge su un livello di prezzi e di crescita del Pil che non decelerino troppo».

Ultimi Dagoreport

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT