roberto speranza con mario draghi e franco locatelli

SPERANZA COMANDA COLORE - IL MINISTRO DELLA SALUTE FAVOREVOLE A UN ALLEGGERIMENTO DEI PARAMETRI CHE FANNO SCATTARE LE RESTRIZIONI PER LE REGIONI, IN MODO DA EVITARE NUOVE CHIUSURE - SI RAGIONA SULLE DEROGHE ALL'OBBLIGO DI MOSTRARE IL GREEN PASS BASE: VERSO L'ESENZIONE ALIMENTARI, FARMACIE, EDICOLE E TABACCAI - INVECE LA CERTIFICAZIONE SERVIRÀ DAL 20 GENNAIO PER ANDARE DAL PARRUCCHIERE, DAL BARBIERE E NEI CENTRI ESTETICI...

Fiorenza Sarzanini e Monica Guerzoni per il "Corriere della Sera"

 

roberto speranza

Il ministro Roberto Speranza ha aperto al confronto con le Regioni, che chiedono al governo di modificare il sistema dei colori per scongiurare nuove chiusure. Il ministro della Salute ritiene che le fasce di rischio abbiano svolto un ruolo prezioso per distinguere livelli di contagio e misure di contenimento, ma il virus è cambiato e nelle prossime ore si aprirà il confronto, con un tavolo tecnico convocato ad hoc.

 

pierpaolo sileri foto di bacco (2)

I colori

Per il sottosegretario Pierpaolo Sileri «le regole verranno modificate e alleggerite molto presto». La conferma arriva anche dal presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli. «Il sistema di colorazione delle regioni è stato elaborato dalla Salute in epoca diversa - ricorda il coordinatore del Cts -. Che si possa arrivare a una riconsiderazione è nella logica delle cose».

 

ROBERTO SPERANZA CON MARIO DRAGHI E FRANCO LOCATELLI

Al momento l'intenzione di Palazzo Chigi è andare avanti con le attuali norme, continuando a seguire l'andamento della curva epidemiologica.

 

Negozi e deroghe

Un'altra riunione tecnica è prevista oggi per decidere le (poche) deroghe all'obbligo di mostrare il green pass base, che si ottiene anche con il tampone. Il premier Mario Draghi potrebbe firmare già domani il Dpcm con l'elenco dei negozi esentati.

 

Super green pass nei bar 2

Sì agli alimentari, alle farmacie, alle edicole e ai tabaccai. No ai fiorai, a chi vende vestitini per i neonati, alle profumerie e ad ogni altra attività commerciale che non sia ritenuta strettamente necessaria, è la linea di Palazzo Chigi.

 

Esigenze essenziali

È possibile che venga inserita qualche ulteriore limitata eccezione, ma solo se indispensabile ad «assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona».

Super green pass nei bar 5

 

Così è scritto nel decreto legge del 7 gennaio che ha introdotto la certificazione verde per un lungo elenco di attività: pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari e, appunto, attività commerciali.

 

Braccio di ferro

Da giorni nel governo c'è un braccio di ferro tra i ministri incaricati di decidere le eccezioni. Renato Brunetta, il cui dicastero (Pubblica amministrazione) ha di fatto scritto la bozza del provvedimento, difende la strategia del rigore e non vuole allargare le maglie e Roberto Speranza, cui spetta la proposta del Dpcm, è sulla stessa lunghezza d'onda.

 

ROBERTO SPERANZA RENATO BRUNETTA

Ma il responsabile dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti, ha chiesto di estendere le deroghe a una trentina di attività: sono quelle comprese nell'«allegato 23», che conteneva le deroghe alle chiusure durante il lockdown deciso dal governo di Giuseppe Conte.

 

Il capo delegazione leghista ha ottenuto che dal giornalaio e dal tabaccaio si possa andare senza green pass obbligatorio, ma a Palazzo Chigi escludono che la lista possa essere allungata ancora.

 

giancarlo giorgetti foto di bacco (4)

Brunetta e Speranza concordano nel sostenere che consentire l'accesso senza la certificazione verde «snaturerebbe l'obiettivo della norma» che, con l'ultimo decreto presentato da Draghi in conferenza stampa, ha equiparato i negozi a tutti gli altri luoghi di lavoro.

 

Parrucchieri e barbieri

Dal 20 gennaio e fino al 31 marzo, termine dello stato di emergenza, scatta l'obbligo di green pass base per andare dal parrucchiere, dal barbiere e nei centri estetici. Dal primo febbraio la certificazione che si ottiene anche con il tampone sarà richiesta per tutti gli altri negozi, a eccezione di alimentari, supermercati, farmacie, edicole, tabaccai.

 

mascherine ffp2

Mascherina Ffp2

Resta obbligatoria per salire su autobus, metropolitane, treni regionali e a lunga percorrenza, aerei e navi.

 

Green pass rafforzato

Dal 10 gennaio è in vigore una sorta di lockdown per le persone non vaccinate, che non possono accedere nei luoghi della socialità come bar, ristoranti, cinema, teatri, sale da concerto, né frequentare alberghi, piscine, palestre, stadi, palazzetti e praticare sport di squadra.

 

silvio brusaferro foto di bacco (3)

Off limits senza «rafforzato» anche musei, mostre, spogliatoi, centri benessere e termali, sale gioco, sale scommesse e casinò. Dal primo febbraio il green pass rafforzato sarà valido sei mesi dall'ultima somministrazione e non più nove mesi.

 

Quarta dose

Se ne discute da giorni, ma il presidente dell'Istituto superiore di sanità e membro del Comitato tecnico-scientifico, Silvio Brusaferro, invita a frenare: «Presto per parlare di quarta dose», la terza «protegge molto bene dalla malattia grave».

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?