scafarto bocchino romeo renzi

SPUNTANO NUOVE PISTE NEL CASO CONSIP: CAUSE PILOTATE E TELEFONI DA ESAMINARE - IL GIP, OLTRE A ORDINARE PIÙ VERIFICHE SU BABBO RENZI E ACCUSARE VERDINI, HA CHIESTO CHIARIMENTI SUI MANCATI CONTROLLI DI CELLULARI E SULLE SENTENZE CUSTODITE DAL FACCENDIERE CARLO RUSSO. LA SVOLTA DÀ RAGIONE AL NOE DI SCAFARTO

 

Giacomo Amadori per “la Verità

 

Come finirà l' inchiesta Consip? Fanno bene a tirare un sospiro di sollievo le difese che temevano l' imputazione coatta dei loro assistiti? Secondo noi, no. L' ordinanza con cui il gip Gaspare Sturzo ha disposto tre mesi di nuove investigazioni, l' iscrizione di altri indagati (tra cui Denis Verdini) e l' avvio di ulteriori filoni d' inchiesta non è un accoglimento delle tesi difensive. Nell' ordinanza si legge: «Il traffico illecito di influenze in concorso tra Alfredo Romeo e Italo Bocchino, Carlo Russo e Tiziano Renzi presso il pubblico ufficiale Luigi Marroni si deve intendere effettivamente realizzato». Considerate le sue certezze, Sturzo non poteva spedire gli imputati alla sbarra senza attendere 90 giorni?

SCAFARTO

 

Probabilmente no. E vi spieghiamo perché. Il gip ha ordinato alla Procura di iscrivere sul registro degli indagati Verdini, Ignazio Abrignani e l' imprenditore Ezio Bigotti per concussione e turbativa d' asta. Senza iscrizioni, niente rinvio a giudizio. È probabilmente per questo che non ci sono state le imputazioni coatte. Se le avesse fatte, avrebbe ulteriormente spezzettato il procedimento. Ma il giudice è stato chiaro: «Allo stato non è possibile immaginare ulteriori frazionamenti della presente indagine (due filoni sono già a processo, ndr), al di là dell' oggettivo potere del pm di operare degli stralci, in quanto - secondo questo giudice - sussiste una strettissima connessione soggettiva e oggettiva tra tutti gli eventi sopra analizzati».

 

Ecco perché tra 90 giorni difficilmente Renzi senior e i suoi coindagati verranno archiviati.

CLEMENTINA FORLEO

la gioia di SCAFARTOQuando ha letto sui giornali le novità di Consip, al maggiore Gianpaolo Scafarto si è aperto il cuore: «Fa piacere leggere un' ordinanza che sostanzialmente dice le stesse cose che noi carabinieri del Noe avevamo scritto nelle nostre informative più di tre anni fa. Comunque non era scontato che un gip leggesse con tanta attenzione le carte», ha commentato nello studio del suo avvocato, Giovanni Annunziata.

 

E pensare che nel 2017 Sturzo aveva emesso un' ordinanza interdittiva proprio contro Scafarto, poi bocciata da Riesame e Cassazione. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti. Per esempio il gup Clementina Forleo aveva scagionato Scafarto nell' ottobre scorso, con una sentenza che smentiva l' ipotesi dell' accusa, e Sturzo si è probabilmente accorto che nel lavoro del Noe c' erano molti indizi trascurati dalla Procura.

 

TIZIANO RENZI ALLA FESTA DELL UNITA DI RIGNANO -3

gli smartphoneScafarto e i suoi avevano più volte chiesto di intercettare gli indagati e di acquisire il cellulare di Tiziano Renzi. Ma, visti i risultati del sequestro del telefonino di Carlo Russo, il «faccendiere professionista» amico del babbo dell' ex premier, c' è da pensare che sarebbe stata una fatica inutile. Nell' ordinanza il gip pare sbigottito dal lavoro effettuato sullo smartphone di Russo: «Gli argomenti qui trattati sono stati individuati in quel che resta del cellulare sequestrato al Russo, a prescindere da quelli non rinvenuti o da quelli che non sono stati sottoposti a controllo tecnico, per cui questo giudice chiede espresso chiarimento dalla Procura, non essendo ben chiaro lo stato di tale ultima questione».

 

TOTÒ CUFFARO

Il gip si dedica anche alle fughe di notizie. Pare sconcertato per il comportamento del generale dei carabinieri Emanuele Saltalamacchia, ex comandante della regione Toscana considerato molto vicino a Matteo Renzi. Il militare nel marzo del 2017 si recò a casa di un suo caro amico, legato al fu Rottamatore e testimone delle fughe di notizie a favore di Tiziano Renzi, per avvisarlo che il giorno successivo «sarebbero arrivati probabilmente degli investigatori».

 

LUCA LOTTI

Effettivamente i pm arrivarono e il gip trasecola: «È un fatto che questo giudice ritiene eccezionalmente grave, quanto a un possibile inquinamento probatorio su una persona che doveva essere assunta a sommarie informazioni, di cui non è chiaro da chi e come avesse avuto notizie Saltalamacchia». È sempre più evidente che a Firenze tutto quello che riguardava l' inchiesta Consip fosse un segreto di Pulcinella.

 

Sturzo ha anche respinto la richiesta di archiviazione per rivelazione di segreto nei confronti dello stesso Saltalmacchia e dell' ex ministro Luca Lotti (a processo per favoreggiamento per gli stessi fatti). Gli inquirenti avevano chiesto di non procedere perché i due non avrebbero appreso le notizie «in forza della loro qualità».

 

Per il gip quella della Procura è «una complessa ricostruzione giuridica» che non condivide. E per ribaltare le conclusioni dell' accusa cita, un po' perfidamente, il processo penale contro l' ex governatore siciliano Totò Cuffaro, che venne condannato per rivelazione di segreto investigativo, pur essendo un politico, su richiesta, tra gli altri, di quel Giuseppe Pignatone che, da procuratore di Roma, aveva, invece, firmato la richiesta di archiviazione per Saltalamacchia e Lotti.

PIERO AMARA

 

SENTENZE E RICORSI

Nell' inchiesta compare anche l' avvocato Piero Amara, che ha già patteggiato due condanne per corruzione in atti giudiziari ed è il sedicente organizzatore del finto complotto ai danni dell' ad di Eni, Claudio Descalzi. Il legale è stato in contatto (persino socio) con diversi renziani eccellenti, e in passato si sarebbe interessato di mettere in relazione un giudice della Corte dei conti con il Giglio magico quando esplose il caso del volo di Stato a Courmayeur di Renzi. Amara e Verdini sponsorizzavano con Marroni l' imprenditore Ezio Bigotti. Contemporaneamente la squadretta presentava ricorsi davanti al Consiglio di Stato, dove Amara aveva addentellati.

 

L' arma del ricorso giudiziario serviva «per bloccare l' aggiudicazione e, magari, consentire di permanere nella gestione prorogata dei servizi per numerosi anni». È in questo quadro che il gip inserisce un dato investigativo non approfondito: l' 1 marzo 2017 i carabinieri hanno trovato a casa di Russo una sentenza del Consiglio di Stato del febbraio 2016 che riguardava Consip e un ricorso di Romeo gestioni contro un' aggiudicazione della centrale acquisti della Pa.

 

RENZI VERDINI

Lamenta Sturzo: «La presenza di questa copia di sentenza attinente alla cosiddetta guerra dei ricorsi, non appare essere stata minimamente presa in considerazione dalle indagini». Per il gip non è stato fatto nessun accertamento «per comprendere la relazione tra le pressioni di Verdini su Marroni a favore di Bigotti, la presenza di Amara» e i presunti «ricatti» di Russo.

 

Secondo Sturzo urge un' integrazione d' indagine sui documenti rinvenuti a casa di Russo: per scoprire «chi glieli avesse dati, quando e per farne cosa». Una pista che potrebbe aprire scenari sorprendenti sui rapporti tra magistratura e Giglio magico.

luigi marroni

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...