giuseppe conte antonino monteleone iene alpa

SUL SUO RAPPORTO CON ALPA, CONTE CONTINUA A SCAVARSI LA FOSSA - VIDEO: MENTRE PERDE LA BROCCA CON MONTELEONE DELLE ''IENE'' (''LEI È FUORI DI TESTA''), ''FANPAGE'' RIVELA CHE L'ANAC NON HA MAI DETTO CHE TRA I DUE NON C'ERANO INTERESSI ECONOMICI IN COMUNE, COME INVECE AVEVA DETTO IL PREMIER. L'AUTORITÀ ALLORA GUIDATA DA CANTONE AVEVA ARCHIVIATO LA FACCENDA PERCHÉ NON C'ERANO DOCUMENTI A FAVORE O CONTRO ''L'AVVOCATO DEGLI ITALIANI''. MA ORA I DOCUMENTI CI SONO, TIRATI FUORI DALLE ''IENE''…

 

 

 

Il premier Conte non ci sta alle accuse della Iena sulla fatturazione in comune con Guido Alpa, nell'ambito del concorso universitario di Caserta nel 2002. "Lei è fuori di testa", dice l'inquilino di Palazzo Chigi al giornalista in conferenza stampa. "Monteleone, se ne faccia una ragione: non riuscirà a dimostrare una fatturazione in comune con Alpa", ha aggiunto Conte rispondendo alla provocazione dell'inviato della trasmissione di Italia Uno.

 

 

 

Marco Billeci per www.fanpage.it

 

ANAC SU CONTE E ALPA

C’è un passaggio nell’arringa difensiva dell’avvocato Giuseppe Conte di fronte alle polemiche sul concorso con cui l’attuale premier è diventato professore ordinario che rischia di rivelarsi un boomerang. “L’Anac ha detto che non c’è nessun conflitto d’interessi”, ha affermato più volte il premier per ribattere alle accuse circa la presenza del suo mentore Guido Alpa nel collegio che nel 2002 gli assegnò una cattedra all’università di Salerno.

 

I documenti visionati da Fanpage.it, che riportiamo in questo articolo, dimostrano che le cose non stanno proprio così. La vicenda – scoperchiata per la prima volta da Repubblica nell’ottobre 2018 – è stata riportata alla ribalta negli ultimi giorni dalla trasmissione televisiva “Le Iene”. L’innesco del caso, come detto, è la presenza del professor Guido Alpa nel collegio dei docenti chiamati a giudicare i candidati del concorso vinto dall'attuale Presidente del Consiglio.

 

ANAC SU CONTE E ALPA

Alpa è considerato il maestro professionale di Conte e  ha condiviso per anni con lui l’indirizzo dello studio professionale. I due hanno anche lavorato insieme in diverse occasioni. Secondo “Le Iene”, la collaborazione tra Conte e Alpa andava al di là della condivisione degli spazi e degli incarichi e si configurava invece come un vero e proprio sodalizio economico e professionale. Di conseguenza, Alpa non sarebbe potuto essere uno dei commissari chiamati a giudicare il premier nel suo concorso universitario.

 

Falso, replica Conte che sottolinea innanzitutto come la sua promozione sia avvenuta all’unanimità, per cui il giudizio di Alpa non sarebbe stato decisivo. Ma soprattutto, il premier rivendica che la sua attività professionale e quella di Alpa si siano sempre svolte in parallelo, senza alcun tipo di associazione professionale che avesse potuto gettare l’ombra di conflitto d’interessi sul concorso sostenuto nel 2002 dall’avvocato del popolo.

 

Per avvalorare la sua tesi, Conte nella sua difesa sui media ha citato più volte i pareri sul tema dell’Autorità Nazionale Anticorruzione che lo assolverebbero. L’ultima volta lo ha fatto rispondendo alle domande dell’inviato delle Iene, come documentato nella versione integrale dell’intervista pubblicata sul profilo Facebook ufficiale del premier.  “L’Anac ha già detto che non c’è nessuna cointeressenza d’interessi”, dice Conte nel video.

antonino monteleone guido alpa le iene

 

 

L’autorità guidata all’epoca da Raffaele Cantone è stata chiamata a pronunciarsi sul caso a seguito dell’esposto dell’avvocato pesarese Silvio Ulisse.  Nel maggio 2019,  l’Anac  risponde all'avvocato Ulisse, con una lettera che ricalca le conclusioni a cui è giunta l'istruttoria in merito al concorso universitario sostenuto da Conte. Nella lettera, che pubblichiamo integralmente, si sottolinea come la vicenda riguardi “fatti molto risalenti nel tempo e, in quanto tali, nemmeno modificabili in autotutela”. In pratica, si prende atto dell’impossibilità di intervenire sull’esito di un concorso che si è tenuto ormai 17 anni fa. Di conseguenza, l’autorità riguardo al procedimento “ritenendo preclusa qualunque possibile valutazione nel merito, ne ha disposto l’archiviazione”.

 

giuseppe conte guido alpa

 

L’Anac dunque non ha mai detto che tra Conte e Alpa non c’era conflitto d’interessi. Più semplicemente, l’organismo anticorruzione ha valutato come sia ormai impossibile modificare il corso degli eventi e quindi si è fermato prima di pronunciarsi sul merito della questione. Se parlassimo di un processo, si tratterebbe di prescrizione e non di assoluzione.

 

prospetto di fattura guido alpa giuseppe conte

Conte nella sua difesa chiama in causa in realtà anche un'altra delibera dell’Anac. Si tratta di un documento del marzo 2017 in cui Raffaele Cantone afferma che “ai fini della sussistenza di un conflitto di interessi fra un componente la commissione di concorso e un candidato, la collaborazione professionale o la comunanza di vita […] deve presupporre una comunione di interessi economici o di vita tra gli stessi di particolare intensità e tale situazione può ritenersi esistente solo se detta collaborazione presenti i caratteri della sistematicità, stabilità, continuità tali da dar luogo ad un vero e proprio sodalizio professionale.”

 

Questo parere, tuttavia, si limita a fissare dei criteri generali di incompatibilità fra esaminante ed esaminato, riguarda una vicenda distinta da quella che ha coinvolto il premier ed è comunque precedente allo scoppio della vicenda Conte-Alpa. L’unico pronunciamento dell’Anac sul caso specifico è quello rivelato adesso da Fanpage.it. Non condanna Conte, ma nemmeno lo assolve.

 

Le parole di Cantone nel 2018 sul concorso di Conte

GIUSEPPE CONTE

Sul caso del concorso grazie al quale Conte è diventato professore ordinario si era espresso, nell’ottobre del 2018, anche il presidente dell’Anac, Raffaele Cantone. Che affermava: “Conte dà una spiegazione plausibile. Il fatto che un soggetto possa scrivere un libro insieme o si trovi a essere co-difensore in un procedimento non integra di per sé gli estremi della comunione di interessi”.

 

Un giudizio, quello di Cantone, che è diverso dal parere dell’autorità, che sostanzialmente non entra nel merito. Cantone sottolinea ancora: “Abbiamo provato a spiegare che non basta l’esistenza di un rapporto fra maestro e discente, c’è bisogno di una comunione di interessi economici”. Un concetto ribadito qualche giorno dopo: “Una collaborazione sporadica e l’ufficio condiviso non bastano per stabilire che vi sia comunanza di interessi tra lui e il prof Guido Alpa”.

 

 

 

 

 

raffaele cantone foto di bacco

 

GUIDO ALPA E GIUSEPPE CONTE DIVIDEVANO LO STUDIOla prova che giuseppe conte e guido alpa lavoravano insieme prima del concorso

Ultimi Dagoreport

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)

FARE SESSO A 40 GRADI (ALL’OMBRA): COSA SUCCEDE AL NOSTRO CUORE? - IL SALVA-VITA DEL PROF. COSIMO COMITO: “IN CONDIZIONI NORMALI E CON LA GIUSTA TEMPERATURA, UN RAPPORTO SESSUALE EQUIVALE A FARE 2-3 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. LO STESSO RAPPORTO IN UN AMBIENTE CALDO-AFOSO, LO SFORZO EQUIVALE A FARE 4-5 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. IN TAL CASO, GLI UOMINI CHE HANNO PIÙ DI 50 ANNI COME FANNO SCIENTIFICAMENTE AD ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI AVERE UN INFARTO O UN ICTUS AL POSTO DELL’ORGASMO? (ATTENZIONE ALL’”AIUTINO”)…”