conte salvini

TASCHE VUOTE, CONSENSO IN CALO - LA “FASE 2” FA SCENDERE LA FIDUCIA NEL GOVERNO E, IN UN ANNO, LA LEGA HA PERSO DIECI PUNTI NEI SONDAGGI - AUMENTANO I DUBBI SULL’EFFICACIA DEL “DECRETO RILANCIO” ANCHE PERCHÉ LE PROMESSE DI CONTE E GUALTIERI NON TROVANO SODDISFAZIONE - GHISLERI: “QUASI IL 70% DEI CITTADINI CHIEDE LA SOSPENSIONE DEI CONTRIBUTI FISCALI ALMENO FINO A FINE ANNO ACCOMPAGNATA DA ALTRE MISURE PER IL SOSTEGNO DEL REDDITO. L’EUROPA NE ESCE A PEZZI: DUE SU TRE BOCCIANO L’UE…”

Alessandra Ghisleri per “la Stampa”

 

giuseppe conte salvini meloni

Troppe aspettative tradite, cala la fiducia degli italiani nei confronti del governo Conte. Ma cala anche, significativamente, nei confronti di Matteo Salvini. A un anno esatto dalla data delle elezioni europee che sancirono il grande successo della Lega al 34,33%, tutto è cambiato: oggi la Lega è al 24,5%. Trecentosessantasei giorni hanno modificato in toto l' assetto politico del nostro Paese: abbiamo una nuova maggioranza e stiamo attraversando una pandemia sanitaria.

 

giuseppe conte matteo salvini

L' importante scostamento nei dati del partito di Salvini è avvenuto proprio nel periodo del lockdow. Pre-Covid, a inizio gennaio, il governo e il presidente del Consiglio avevano un indice di fiducia intorno al 27-30%, mentre Salvini veleggiava su percentuali anche al di sopra del 40%. Oggi il clima si è invertito con due percorsi che si sono incontrati a metà strada: i primi (esecutivo e Conte) hanno raggiunto il culmine nel pieno del picco Covid-19 di marzo, il secondo (Salvini) ha iniziato a scendere nei primi 15 giorni del contagio. Oggi la fiducia nel governo è al 35%, mentre Giuseppe Conte è al 44%; Matteo Salvini al 32%.

MATTEO SALVINI LEGGE BUTTAFUOCO MENTRE SCRIVE A CONTE

 

UN PAESE IN FERMENTO

Da questa serie di dati emerge l' immagine di una società in movimento che, specie in prospettiva, è capace di sconvolgere gli equilibri in maniera veloce mettendo in moto una catena di reazioni che possono anche essere non pianificabili.

 

Per i cittadini l' influenza del Covid-19 ha modificato la percezione della realtà.

In termini di consapevolezza nei momenti di massima minaccia si tende a riunire le nostre attenzioni verso quei punti fermi, istituzionali, che possono e devono offrire supporto. È una reazione emotiva che ha portato la gente a rivolgere il proprio sguardo al governo e a chi lo rappresentava, nel bene e nel male.

 

conte salvini

La fiducia si è tradotta facilmente in speranza e le speranze a loro volta in lunghe attese che devono ancora essere soddisfatte. Da qui l'inghippo, perché se la buona comunicazione ha aiutato Salvini e Conte a raggiungere ampi consensi, la mancanza di risposte concrete rischia di offrire messaggi fuorvianti e poco funzionali alla ripresa.

La caduta del governo l'8 agosto del 2019 ha lasciato i sostenitori della flat tax e di una possibile rivoluzione fiscale a bocca asciutta.

 

L'ex ministro dell' interno si era battuto con vera determinazione nel promuovere la sua iniziativa fiscale e di punto in bianco ha abbandonato la cabina di regia poco prima di avere la possibilità di rendere concreto questo cambiamento con la manovra economica di autunno. In un primo momento il calo di consensi riguardava solo la sua persona, oggi ha coinvolto anche il suo partito.

salvini e meloni

 

EFFETTO FASE 1 SUL PREMIER

Il presidente Conte si è trovato nella scomoda posizione di guidare un paese colpito da una emergenza senza precedenti che tuttavia gli ha dato la possibilità di trovarsi in prima fila. A parte alcune scivolate gli italiani hanno apprezzato il suo comportamento, soprattutto perché proprio durante il lockdown le persone hanno tralasciato oggni atteggiamento di polemica non costruttiva.

 

Oggi la situazione è in trasformazione. La mutazione è in atto, i cittadini desiderano riconquistare il solito tran-tran cercando di imparare, in questa fase 2 e ¾, a convivere con il virus con tutte le difficoltà del caso. Le parole molto generose non hanno ancora lasciato spazio ai fatti e quindi gli equivoci sul decreto Rilancio hanno già trasformato i giudizi positivi di una settimana fa in ragionevoli dubbi.

giuseppe conte e ursula von der leyen a bruxelles

 

Mentre rimane stabile il 3% di coloro che apprezzano «in toto» le pianificazioni del governo, il credito nei confronti della manovra è a tempo. Ogni giorno che passa compromette agli occhi dei cittadini la reale efficacia di misure che dovrebbero rilanciare l' economia del Paese e che invece rischiano, secondo il 48,9% del 15 maggio e il 43,3% oggi, di esaurirsi dopo una spinta - di sola comunicazione- iniziale.

 

Il dato interessante è che tra coloro che potremmo definire «ottimisti» troviamo anche il 42,3% degli elettori di Forza Italia che, seguendo le indicazioni del loro presidente vogliono essere più fiduciosi nel possibile rilancio. Al Sud e nelle isole riconosciamo il pubblico più confidente.

 

MERKEL RUTTE

DUE SU TRE BOCCIANO L'UE

Cosa chiedono gli italiani? Quasi il 70% dei cittadini chiede la sospensione dei contributi fiscali almeno fino a fine anno accompagnata da altre misure per il sostegno del reddito. Insomma meno tasse e maggiori investimenti. Il tema riguarda non solo il governo, ma anche il suo rapporto con l' Europa che da questa vicenda - ad oggi- ne esce a pezzi. Due cittadini su tre bocciano l' Unione Europea in questa fase di emergenza Covid.

 

Il vero tema riconosciuto dall' opinione pubblica è il rilancio della nostra politica economica perché la vera paura degli italiani è quella di non poter più mantenere o creare il proprio benessere. Una prospettiva che sta facendo crescere ulteriormente le tensioni sociali e potrebbe mettere a rischio la tenuta del Paese, come già avevamo evidenziato proprio su La Stampa due settimane fa.

 

RUTTE KURZ MERKEL

L' Europa viene vista lontana, come un ente che chiede e non concede. Gli italiani sono convinti che sul nostro territorio ci siano imprenditori capaci, idee innovative e creative.

Perciò chiedono che l' Europa non castighi e penalizzi il buon risparmio privato e, anzi, pretendono che il nostro governo si batta per difenderlo affinché contribuisca allo sviluppo del Paese Italia.

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO