giorgio gori

TE LO DO IO IL PROCURATO ALLARME - GIORGIO GORI: ''PAZIENTI LASCIATI MORIRE? NON PARLO PER SENTITO DIRE, È UNA COSA DRAMMATICA''. A ''CIRCO MASSIMO'' IL SINDACO DI BERGAMO, UNA DELLE PROVINCE PIÙ COLPITE DAL CORONAVIRUS, RIBADISCE LA VERITÀ DI QUANTO DETTO NELL'AUDIO DI ''MARTINA'' LA CARDIOLOGA: ''HO COGNIZIONE DI CASI PRECISI, DI PERSONE CHE CONOSCO CHE MI HANNO DETTO COSA È SUCCESSO AI LORO GENITORI. I MEDICI DEBBANO DECIDERE CHI INTUBARE E CHI NO''

 

da Circo Massimo - Radio Capital

 

Il decreto del governo, che ha deciso di chiudere tutti i negozi a parte alcune eccezioni, non ha convinto tutti. Fra i critici, anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori: "Abbiamo chiesto un passo più deciso di quello che è stato poi deliberato. La decisione di queste ore riguarda i pubblici esercizi, ma restano aperte tante attività di lavoro, dalle imprese agli studi professionali. Ci saremmo aspettati qualcosa in più", dice Gori a Circo Massimo, su Radio Capital, "Non lo dico per far polemica ma perché bisogna aver cognizione della gravità delle cose. E secondo me quell'aspetto andava deciso con maggiore coraggio. Credo però che ci sia spazio per la coscienza dei datori di lavoro, degli imprenditori, e degli stessi lavoratori, che immagino chiederanno il più possibile di stare a casa, in ferie o con permessi speciali, e di lavorare da casa".

 

giorgio gori alla leopolda

Gori riconosce che "ci sono dei settori che non possono chiudere, penso alle acciaierie o alle filiere alimentari, ma questo è diverso da come è uscito il decreto ieri sera. Ci aspettavamo che si mettesse il motore dell'economia al minimo necessario, in questo caso forse siamo ancora un po' troppo aperti". Il sindaco poi rivolge un appello alle imprese: "Un appello di responsabilità agli imprenditori, ai datori di lavoro, che si mettano una mano sul cuore e decidano qual è la cosa più importante. Se la cosa più importante  è la salute, devono decidere di mettere il motore al minimo in queste ore.

 

Se FCA ha deciso di chiudere quattro stabilimenti, vuol dire che è possibile farlo. Serve senso civico anche da parte di chi fa impresa a tutti i livelli". Molti, però, potrebbero essere aperti perché non c'è stata chiarezza su un eventuale rinvio degli adempimenti fiscali: "Lo Stato è giustamente preoccupato dei conti pubblici, le imprese sono preoccupate nel chiedersi 'ma se io chiudo, poi chi paga?'. Un conto è organizzarsi autonomamente e mettere lavoratori in ferie e dargli permessi, altro è che si possa rispondere a un ordine che arriva dall'alto e che dica 'chiudete tutto'", riconosce Gori, "A quel punto, la responsabilità sta in capo allo Stato che lo ha chiesto e deve provvedere. Siccome non c'è certezza che provveda, la gente tiene aperto".

terapia intensiva

 

Ha fatto discutere un tweet in cui il sindaco di Bergamo scriveva che "i pazienti che non possono essere trattati sono lasciati morire": "Sono sicuro di quello che ho detto, ho cognizione di casi precisi, di persone che conosco che mi hanno detto cosa è successo ai loro genitori, non parlo così per sentito dire. Forse ho sbagliato nell'affrontare un tema così delicato in modo così diretto. Ma quello che succede in alcuni ospedali è che i medici debbano decidere chi intubare e chi no, quindi una persona con più di 80 anni con un quadro clinico complicato ha buone probabilità di non essere tra quelli sottoposti a terapia intensiva.

 

pronto soccorso ospedale bergamo

È una cosa drammatica, che credo possa straziare qualunque medico, e non se ne può parlare con leggerezza. Ma", continua Gori, "nonostante l'impegno che si sta producendo, purtroppo la soluzione è a questo livello di gravità. Lo dico perché si capisca dove così ancora non è, nelle altre regioni e negli altri paesi d'Europa: ci si deve preparare. In Italia abbiamo ritardato, io per primo ho capito tardi cosa stesse succedendo. Chi ha la fortuna di non essere tra i primi a essere investiti dall'urto di questa epidemia ha un vantaggio. E deve sfruttarlo a favore dei cittadini".

 

Nell'onda d'urto, intanto, bisogna muoversi tutti insieme: "In queste circostanze non serve andare ognuno per la sua strada", dice il sindaco di Bergamo, intervistato da Massmio Giannini e Oscar Giannino, "La richiesta di sovraordinare i poteri delle autonomie locali con una decisione del governo l'abbiamo fatta noi, abbiamo chiesto di impedire ai sindaci di fare ordinanze, per evitare che qualche nostro collega vada per la propria strada e s'inventi ordinanze bizzarre.

 

terapia intensiva 1

E lo diciamo a maggior ragione rispetto alle regioni che ci hanno messo in difficoltà. Pensiamo alla regione Marche, dove il presidente della Regione ha fatto un pasticcio inventando delle disposizioni in contrasto con quelle del governo. Hanno avuto ragione loro? Lo dico nel principio, e non nel merito. Se vale il principio dell'autonomia, in tempi di emergenza deve esserci una clausola di supremazia chiarissima che dice chi comanda e chi deve obbedire. Noi in questo caso siamo tra quelli che devono obbedire".

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."