vito crimi giuseppe conte

TE LO MES IN QUEL POSTO - SEGNATEVI LE PAROLE DI CRIMI: ''L'ITALIA NON FARÀ MAI RICORSO AL MES, NOI 5 STELLE NON POTREMMO ACCETTARLO. RENZI NON MI STUPISCE, MA MI STUPISCE IL PD, CHE METTE IN DISCUSSIONE IL PREMIER CONTE. IL MES SENZA CONDIZIONALITÀ NON ESISTE. INNANZITUTTO, PERCHÉ NON È STATO ANCORA APPROVATO. POI PERCHÉ QUESTE CONDIZIONALITÀ SAREBBERO ALLEGGERITE SOLO NELLA FASE DI PRE-VALUTAZIONE. MA COME E QUANDO SI DOVRÀ RESTITUIRE IL PRESTITO È TUTTO DA DEFINIRE''

Luca De Carolis per il “Fatto quotidiano

 

Niente sfumature, nessun appiglio: "L' Italia non farà mai ricorso al Mes, noi Cinque Stelle non potremo mai accettarlo". Così il capo politico reggente del M5S , Vito Crimi, replica alla pioggia di agenzie del Pd e di Italia Viva a favore del fondo salva-Stati.

VITO CRIMI GIUSEPPE CONTE

 

Per il segretario dem Nicola Zingaretti i soldi per il Mes vanno presi "perché servono per gli ospedali". E Matteo Renzi si è detto sicuro che l' Italia lo userà.

La posizione di Renzi non mi stupisce. Invece mi stupiscono le parole del Pd, perché mettono in discussione la linea del governo e del presidente del Consiglio Conte, che ha espresso la necessità di altri strumenti contro la crisi.

 

La trattativa con la Ue aperta: discuterne è lecito, no?

Il Mes senza condizionalità non esiste. Innanzitutto, perché non è stato ancora approvato. Poi perché queste condizialità sarebbero alleggerite solo nella fase di pre-valutazione del Paese che chieda di farvi ricorso. Ma come e quando si dovrà restituire il prestito è tutto da definire.

 

Appunto, si può trattare.

Accettando il Mes l' Italia metterebbe un' ipoteca sul suo futuro. Bisogna percorrere altre strade.

 

nicola zingaretti giuseppe conte

Alcuni economisti della Luiss hanno ricordato come la Spagna vi abbia fatto ricorso "per uno scopo specifico, senza condizionalità draconiane". E per Romano Prodi il no al Mes indebolirebbe l' Italia.

L' Italia non è la Spagna. Se altri Paesi riterranno di voler utilizzare un Mes light, nessun problema. Ma per noi rimane una fregatura. Non lo voteremo mai in Parlamento.

 

La frattura nella maggioranza rende più fragile Conte al tavolo europeo, non crede?

Sì, e dipende dall' atteggiamento sbagliato del Pd, che sta smentendo il premier.

 

Serve un chiarimento politico?

No, serve che il Pd chiarisca al Paese perché ha cambiato posizione.

romano prodi on the beach

 

A proposito di tenuta della maggioranza, ha provocato un putiferio quanto scritto su Facebook da un vostro senatore, Elio Lannutti: "Abbiamo subito sin troppo i diktat dei nipotini di Hitler".

Elio è un amico, ma quando gli amici sbagliano va detto, senza scuse. Le sue parole riaprono ferite. Ho telefonato all' ambasciatore tedesco: sulla solidarietà della Germania nei nostri confronti non ci sono dubbi.

 

C' è anche il fronte Rai, visto che voi 5Stelle avete attaccato in massa il presidente Marcello Foa, reo di aver criticato il Tg1 per un servizio con "fonti anonime" sull' ospedale di Alzano Lombardo.

Il Tg1 ha fatto giornalismo vero, e quella non era una fonte anonima, ma semplicemente tutelata. La verità è che in atto un tentativo di coprire le evidenti responsabilità della Regione Lombardia, guidata dalla Lega, nella gestione del coronavirus, Non a caso Salvini ha chiesto di sospendere le indagini sul Pio Albergo Trivulzio, proprio come Renzi fece per Expo.

elio lannutti foto di bacco

 

Il M5S non vuole più Foa presidente, nominato quando governavate con la Lega?

Il suo ruolo di garante è in forte discussione.

 

Se è per questo le opposizioni si lamentano dell' attacco subito da Conte in diretta sulla Rai, senza contraddittorio. Non hanno ragione?

No, in conferenza stampa Conte ha giustamente rassicurato gli italiani, svelando le fake news sul Mes di Salvini e Meloni. Falsità che poi hanno rilanciato il giorno dopo a reti unificate.

marcello foa foto di bacco

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?