vladimir putin

TEMPERATURA SOTTO LO ZAR - PUTIN PUNTA A MILITARIZZARE LA NUOVA ROTTA DELL'ARTICO, SFRUTTANDO LO SCIOGLIMENTO DEI GHIACCI: COSÌ MOSCA ACCUMULA UNA POTENZA BELLICA SENZA PRECEDENTI - LE PROVE SONO STATE FORNITE DALLE IMMAGINI SATELLITARI, L'OBIETTIVO È IL CONTROLLO DELLE RISORSE NATURALI - E ANCHE LA CINA SI ISCRIVE ALLA CORSA PER LA GELIDA GROENLANDIA, FINITA AL CENTRO DI INTERESSI GEOPOLITICI GLOBALI GRAZIE ALLA SUA RICCHEZZA DI METALLI, PETROLIO E GAS...

 1 - MISSILI, BASI E SOLDATI, PUTIN MILITARIZZA LA NUOVA ROTTA DELL'ARTICO

Giuseppe Agliastro per "La Stampa"

 

vladimir putin 3

La Russia si sta rafforzando militarmente nell'Artide e sta testando le sue armi di ultima generazione in una zona che l'emergenza climatica ha reso da poco libera dai ghiacci: a riportarlo è la Cnn, secondo cui le immagini satellitari che ha ottenuto dalla società Maxar mostrano «un evidente e continuo concentramento di basi e mezzi militari sulla costa artica del Paese», ma anche «strutture di deposito sotterranee» che l'emittente americana ritiene «probabilmente» destinate ad armi «ad alta tecnologia» come il drone-siluro sottomarino Poseidon: uno dei razzi ipersonici nucleari che Putin presentò al mondo poco prima delle presidenziali del 2018 e che sarebbe capace di affondare navi e sommergibili ma anche di colpire strutture costiere.

 

vladimir putin 2

Nell'Artide pare che la Russia abbia schierato bombardieri e jet multiruolo Mig31Bm, nonché nuovi sistemi radar vicino alla costa dell'Alaska. Le immagini citate dall'emittente mostrano inoltre «il lento e metodico rafforzamento» negli ultimi anni di aerodromi e basi dalla struttura a forma di «trifoglio» nei colori della bandiera russa.

 

La situazione preoccupa alcuni funzionari Usa, ma le basi si trovano comunque nel territorio della Russia e, secondo la stessa tv americana, fanno quindi «parte di una difesa legittima dei suoi confini e delle sue coste».

 

vladimir putin 1

«C'è chiaramente una sfida militare da parte dei russi nell'Artico», che include il rinnovamento delle loro vecchie basi risalenti alla Guerra Fredda e la costruzione di nuove strutture nella penisola di Kola, ha detto all' emittente un alto funzionario del Dipartimento di Stato Usa.

 

Da parte sua, il portavoce del Pentagono Thomas Campbell ha confermato che «la Russia sta ristrutturando aeroporti e installazioni radar d'epoca sovietica» e «sta costruendo nuovi porti e centri di ricerca e soccorso».

 

Le ambizioni geopolitiche di Putin dunque passano pure dall'Artide. Mentre continuano le tensioni con l'Occidente, riaccese nel 2014 dalla crisi ucraina, la Russia denuncia l'espansione della Nato nell'Est Europa e militarizza pian piano l'estremo Nord, tanto che gli esperti del Centro Carnegie sottolineano come la Flotta del Nord a gennaio sia stata strutturata come Quinto Distretto militare russo.

 

vladimir putin 4

Ma con lo scioglimento dei ghiacci, tanto pericoloso per il pianeta, Mosca punta a sfruttare sempre di più l'Artico anche a fini economici. Il riscaldamento globale rende infatti più facile l'accesso alle immense riserve di idrocarburi della regione e meno difficoltosa la navigazione, come dimostra il graduale sviluppo del Severnij Morskoj Put: la Rotta Marittima Settentrionale che attraversa le gelide acque dell'Artico e, evitando Suez, dovrebbe accorciare i collegamenti navali tra Europa e Asia.

 

Mosca scommette da tempo su questo «passaggio a Nord-Est», e dopo l'incidente della Ever Given che aveva bloccato il traffico di merci lungo il canale di Suez, l'ambasciatore russo per la cooperazione nell'Artico non ha perso tempo e ha subito rimarcato l'importanza di «rotte alternative»: a partire da quella del Nord ovviamente.

 

vladimir putin

Per sfruttare il Severnij Morskoj Put anche nei mesi più freddi, la Russia sta ampliando la sua flotta di rompighiaccio nucleari e ha inaugurato anche una nave cisterna rompighiaccio: la «Christophe de Margerie», che, stando ai media locali, due mesi fa è stata la prima nave commerciale ad attraversare la Rotta Marittima Settentrionale a febbraio, quindi in pieno inverno, viaggiando da Jiangsu, in Cina, a Sabetta, hub siberiano del gas liquefatto.

 

JOE BIDEN E VLADIMIR PUTIN

La via marittima potrebbe rafforzare i legami economici tra Mosca e Pechino, ma i funzionari Usa nutrono dubbi sulla legittimità di alcune norme che la Russia starebbe cercando di imporre.

 

«Chiedono a ogni nave che passa dalle acque internazionali della Rotta di avere un pilota russo a bordo», dice il portavoce del Pentagono, secondo cui la Russia starebbe anche «tentando di chiedere ai vascelli stranieri un permesso speciale».

 

L'obiettivo, afferma da parte sua un funzionario del Dipartimento di Stato Usa, sarebbe quello di «stabilire alcune regole» che siano accettate tacitamente dalla comunità internazionale «per poi affermare che è questo il modo in cui si suppone che le cose debbano funzionare».

 

2 - PECHINO PUNTA ALLE TERRE RARE NASCOSTE IN GROENLANDIA

Monica Perosino per "La Stampa"

 

innalzamento delle temperature in groenlandia

Le temperature si alzano, i ghiacci si sciolgono, l'accesso alle terre artiche diventa sempre più facile ed economico. E la gelida Groenlandia, la più grande isola del mondo, finisce al centro di interessi geopolitici globali, simbolo e nodo cruciale della trasformazione dell'Artico per il suo ruolo strategico, cruciale sia per la sua posizione geografica che per le sue immense risorse. Talmente cruciale che due anni fa Donald Trump voleva addirittura comprarsela («Sarebbe un ottimo affare»), suscitando le reazioni sdegnate di Copenhagen.

 

groenlandia 1

Di sicuro c'è che le elezioni generali di oggi non saranno seguite con attenzione solo dai 56 mila abitanti dell'isola, ma soprattutto dall'industria mineraria internazionale e dalle super-potenze in gara per il controllo del Passaggio a Nord.

 

In ballo, per il territorio autonomo del Regno di Danimarca, ci sono essenzialmente due temi interconnessi: estrazione mineraria e indipendenza. I groenlandesi sono chiamati a decidere se sostenere o meno i partiti schierati a favore dello sfruttamento di vasti giacimenti di terre rare su cui le compagnie internazionali hanno messo gli occhi, che sarebbero decisivi, secondo alcuni, per la ripresa economica e l'indipendenza dell'isola artica da Copenhagen.

 

groenlandia iceberg si stacca a innaarsuit

Il risultato è tutt'altro che scontato: il precedente governo di coalizione è crollato a febbraio proprio a causa dei disaccordi sul progetto Kvanefjeld, un gigantesco piano d'estrazione di terre rare e uranio della società australiana Greenland Minerals (ora controllata dalla cinese Shenghe Resources Holding).

 

La concessione delle miniere sarebbe andata a coprire una parte di quei 500 milioni di euro stanziati ogni anno da Copenaghen, un passo importante verso l'indipendenza, almeno quella economica.

 

groenlandia

Ma il governo è saltato perché le istanze di chi non vuole venire «colonizzato» economicamente hanno prevalso. E oggi il partito d'opposizione verde e di sinistra Inuit Ataqatigiit (Comunità Inuit), avanti nei sondaggi, si oppone all'estrazione perché teme che possa minacciare l'ecosistema, mentre i socialdemocratici di Siumut, che dominano la politica dell'isola dal 1979, è dietro nei sondaggi anche a causa del sostegno al progetto minerario.

 

ghiacci della groenlandia

La terra degli inuit ha un prodotto interno lordo di 2,5 miliardi di euro e un'economia che dipende principalmente dalla pesca e dalle sovvenzioni di Copenaghen. Gli analisti sostengono da anni che la Groenlandia abbia bisogno di diversificare, migliorare i gravi problemi sanitari e abitativi e affrontare i problemi sociali tra cui l'alcolismo, gli abusi sessuali e il più alto tasso di suicidi al mondo.

 

GROENLANDIA

Ma per questo ci vogliono soldi, e mentre Copenhagen e Nuuk si facevano beffe di Trump e della sua idea strampalata, venivano siglati accordi con Pechino. Proprio la Cina prevede investimenti per 20 miliardi in miniere di ferro e zinco, la costruzione di aeroporti e basi per la ricerca «scientifica», mentre gli Stati Uniti si sono offerti di aiutare la Danimarca a costruire tre nuovi aeroporti e giocare d'anticipo sulla Cina, e la Russia aspira ad estendere il controllo sulle rotte marine.

 

GROENLANDIA

La corsa non è che all'inizio: il bottino delle terre artiche non si limita a uranio e terre rare (il giacimento potenzialmente più grande del mondo). Nel suo sottosuolo, sempre più accessibile, riposano giacimenti di rubini, diamanti, oro, zinco, per non parlare di petrolio e gas.

 

GROENLANDIA

La Groenlandia è strategica anche per la Ue (unico "piede" nella partita artica), ma soprattutto per gli Stati Uniti e per la Nato che hanno nella base di Thule la postazione strategica di ascolto e di difesa antimissile più importante nell'emisfero settentrionale. Da qui si controlla, per esempio, l'avanzata militare russa nell'intera regione.

Iceberg in Groenlandia GHIACCI IN GROENLANDIA narsarsuaq groenlandiaGROENLANDIA

Ultimi Dagoreport

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…