giovanni tria

LO TENGONO IN BUGNO - IL CASO DELLA CONSIGLIERA DEL MINISTRO È IL PRETESTO PER IL MOVIMENTO 5 STELLE DI INDEBOLIRE DEFINITIVAMENTE GIOVANNI TRIA - LUI È INCAZZATO NERO: “HO SUBITO UN ATTACCO SPAZZATURA SUL PIANO PERSONALE. SE ANDASSI VIA DOVREMMO VEDERE QUALE SAREBBE LA REAZIONE DEI MERCATI” – IL CASO CDP E LA FIRMA CHE NON ARRIVA SUL DECRETO SUI RIMBORSI AI RISPARMIATORI TRUFFATI: LA TRINCEA DEL MEF

Federico Fubini per il “Corriere della Sera”

 

GIOVANNI TRIA CLAUDIA BUGNO

La diffidenza dei 5 Stelle verso Giovanni Tria si è radicata nei mesi di governo con le resistenze del ministro dell' Economia ad alcune delle richieste più audaci del Movimento. Non è un caso se gli attacchi dei leader del M5S ai suoi collaboratori più stretti sono iniziati in settembre, con le prime scelte sul bilancio.

 

claudia bugno

Ma il caso attorno alla consigliera Claudia Bugno sembra diventato per i 5 Stelle l' innesco per ciò che il Movimento cercava da tempo: un argomento per cercare di indebolire il ministro e magari renderlo più malleabile su tutto ciò che a M5S e Lega interessa. Nell' immediato, il decreto per il rimborso degli investitori che hanno perso i risparmi nelle banche; subito dopo, la partita per la gestione di Cassa depositi e prestiti e una sua eventuale vocazione di banca di Stato con il denaro dei contribuenti. Il ministro liquida le accuse di favoritismo alla sua collaboratrice in modo netto: «Ho subito un attacco spazzatura sul piano personale. Le cose possono apparire molto diverso a seconda di come si presentano», dice. Il ministro è furioso per come sia stata coinvolta la sua famiglia. «Ci sono violazioni della privacy - dice -. Mi chiedo chi è che passa ai giornalisti queste cose».

luigi di maio giovanni tria

 

Senz' altro all' emergere del caso Bugno i 5 Stelle hanno dapprima avevano pensato di far rotolare la testa del mite professore di Tor Vergata. Poi però ci hanno ripensato quasi subito, forse anche per la difficoltà di trovare un' altra figura adeguata al dialogo con i mercati, con Bruxelles e accettabile anche per il Quirinale.

 

Oggi però attrarre un profilo del genere è quasi impossibile per un governo litigioso, traballante, senza una chiara visione di politica economica. All' idea che qualcuno cerchi di spingerlo alle dimissioni, Tria taglia corto: «Sciocchezze. Se andassi via - si chiede - dovremmo vedere quale sarebbe la reazione dei mercati».

LUIGI DI MAIO GIOVANNI TRIA GIUSEPPE CONTE

 

Nasce forse anche dall' impossibilità di fare a meno di Tria la posizione che Lega e M5S stanno prendendo, riassunta dal vicepremier Matteo Salvini: «Dal governo non si dimette nessuno», ha detto il vicepremier leghista; che però ha aggiunto: «I risparmiatori stanno perdendo la pazienza, perché noi abbiamo messo i soldi (dei rimborsi, ndr ) a bilancio».

 

tria

Qualcosa di quasi identico ha poi detto ieri sera anche il suo pari grado di M5S Luigi Di Maio. Quanto a Tria, in queste ore probabilmente si sta chiedendo se gli attacchi alla sua persona proprio ora non nascondano un tentativo di indurlo a più miti consigli sui rimborsi ai risparmiatori e altri dossier. Non a caso dice: «L' intimidazione non passa».

Di sicuro, in queste settimane restano due grossi casi nei quali la posizione del ministro non è in linea con quella delle forze di maggioranza: il rimborso ai truffati delle banche, quelli veri o anche quelli presunti, e gli equilibri all' interno della Cassa depositi e prestiti.

DELVOX TRIA SALVINI DI MAIO

«Forse ci sono interessi più grandi di quelli di cui io stesso mi renda conto», riflette il ministro.

 

Sui rimborsi, da settimane Tria sta evitando di firmare il decreto sui pagamenti ai risparmiatori per una precisa ragione giuridica: rimborsare qualcuno con denaro pubblico senza una sentenza o un arbitrato che attestino la frode espone il ministro e i suoi funzionari a un rovinoso processo alla Corte dei conti.

 

salvini tria

I pubblici ufficiali possono dover rimborsare in proprio il denaro fatto avere ai risparmiatori delle banche senza un atto legale. I soldi dei contribuenti non si distribuiscono in base a semplici dichiarazioni. Dunque Tria non firma il decreto e i funzionari del ministero si rifiuterebbero comunque di far scattare i pagamenti sulla base dell' attuale dispositivo, perché questo è troppo sommario nello stabilire i diritti di rimborso .

 

daniele franco

Sembra meno controversa la nomina del nuovo Ragioniere generale dello Stato in continuità con l' uscente, Daniele Franco: dovrebbe toccare al suo numero due di fatto Biagio Mazzotta. Esiste però un altro dossier sensibile sul quale le idee del ministro non combaciano con quelle dei 5 Stelle e dell' amministratore delegato di Cassa depositi Fabrizio Palermo.

 

Quest' ultimo vorrebbe cambiare l' amministratore delegato di Sace Alessandro Decio, una scelta legittima per un manager come Palermo arrivato da poco alla guida operativa di Cdp. In ambienti del Tesoro si teme però che le pressioni della politica possano trasformare proprio Sace, che assicura l' export delle imprese italiane, nello snodo di una sorta di banca di Stato: garantire comunque il credito delle imprese con una società controllata indirettamente dal governo, infatti, può far ricadere sul contribuente il costo degli eventuali default. Dunque la maggioranza dei consiglieri espressi dal Tesoro in Cdp per ora blocca la mossa di Palermo su Sace, e i rapporti fra quest' ultimo e Tria si fanno sempre più tesi.

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...